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A sgasare sullo sterrato

Ubisoft ci ha fatto provare WRC 5 a poche settimane dall'uscita

PROVATO di Mattia Comba   —   30/09/2015

Nelle sue ultime incarnazioni videoludiche, la serie rallystica basata su licenza ufficiale WRC non ha avuto particolari fortune. Dispiace dirlo, soprattutto perché a curarne gli ultimi capitoli ci ha pensato Milestone, software house italiana che da anni bazzica nel mondo di titoli su licenza motoristica. Con WRC 5 le cose sono cambiate, la licenza è stata rilevata interamente da BigBen Interactive che si è affidata alla software house francese Kylotonn Games per lo sviluppo e a Ubisoft per la distribuzione. Il titolo arriverà nei negozi su PC e console di vecchia e attuale generazione il prossimo 19 ottobre, ma noi abbiamo avuto la possibilità di provarlo per un paio d'ore e farci un'idea delle qualità del titolo francese, a cui spetta l'arduo compito di riaccendere la scintilla negli occhi dei giocatori amanti dello sterrato che da questo cambio di sviluppatore si aspettano una rinascita del brand.

Cambio di sviluppatore per WRC 5, che scalda i motori in vista del debutto fissato per il 16 ottobre

Rally per tutti

Avendo a disposizione una versione quasi finale del titolo, abbiamo avuto la possibilità di avere un assaggino delle modalità ad eccezione di quelle online, constatando che si tratta di un corsistico abbastanza standard nella struttura ludica. Dopo aver affrontato alcune prove della scuola di rally per prendere confidenza con il mezzo e il sistema di guida, ci siamo subito buttati nella Gara Veloce per tastare la macchina su asfalto, ghiaia e neve. Joypad Xbox One alla mano, abbiamo subito constatato come il modello di guida, sebbene non completamente simulativo, offra un certo livello di profondità alimentato dalla possibilità di intervenire su diversi parametri legati alla fisica della vettura per rendere l'esperienza più o meno impegnativa. Come la maggior parte dei titoli su licenza, anche WRC 5 punta a farsi apprezzare dal più ampio spettro di pubblico possibile, senza precludere il divertimento per neofiti e veterani e scendendo perciò a qualche compromesso.

A sgasare sullo sterrato
A sgasare sullo sterrato

Il feeling di guida tuttavia ci è apparso da subito molto buono, con il controllo dei mezzi difficoltoso il giusto anche per i più esperti e la necessità di prendersi qualche minuto per prendere confidenza con l'inerzia e la gestione di una vettura da rally che freccia a tutta velocità su un percorso sabbioso e sconnesso. In tal senso, infatti, la variazione di terreno richiedono un comportamento diverso al volante soprattutto nell'impostazione di curva, dosando in maniera certosina l'angolo di entrata e l'erogazione del gas per evitare di andare a sbattere contro alberi e muretti o, peggio, finire giù per un fosso. Disattivando tutti gli aiuti alla guida per un'esperienza simulativa bisognerà fare molta attenzione a tenere la macchina ben in pista per evitare danni meccanici che potrebbero compromettere interamente l'esito della gara. Gomme e sospensioni si usurano al passare dei chilometri, ma basta una collisione troppo veemente con un ostacolo per mandare fuori usi la centralina oppure danneggiare il cambio ed essere costretti a finire la manche in terza marcia accumulando qualche minuto di ritardo. Allo stesso modo i danni sono anche estetici, ma la perdita di un alettone o la deformazione della carrozzeria non ci hanno dato l'impressione di andare a influire sulla guidabilità o la tenuta di strada del mezzo, ma ci riserviamo una prova più approfondita in fase di recensione per esprimerci definitivamente su questo aspetto. Tuttavia questo è sicuramente un palese segnale della natura meno simulativa del titolo, che anche in fase di aiuti alla guida propone un ventaglio piuttosto limitato di parametri sul quale intervenire: Aiuto in frenata e Aiuto Stabilità sono le voci principali che vanno a influire sulla profondità del modello di guida, ma per entrambi abbiamo la possibilità di attivarlo e disattivarlo senza avere settaggi intermedi. È possibile invece variare il livello di danni per vedere quanto andranno a incidere sulla guidabilità e ovviamente decidere se impostare il cambio in automatico o in manuale. In quest'ultimo caso però abbiamo notato che se utilizzate la visuale interna al veicolo, lo schermo con indicata le velocità, il numero di giri del motore e la marcia ingranata è incastonato proprio dietro il volante, in una posizione di difficile lettura.

Inizia il campionato

Sebbene quindi non vi sia un livello simulativo estremo, WRC 5 risulta comunque estremamente gradevole da giocare con tutti gli aiuti alla guida disattivati e a livello di difficoltà difficile. In questo modo i tempi da stampare sul cronometro diventano decisamente impegnativi e ogni piccolo sgarro può compromettere la prestazione sulla singola prova e quindi l'intero evento di rally. Come da tradizione però anche in questo caso ritorna il rewind, che non riavvolge gli ultimi secondi di gara ma riporta al check point precedente.

A sgasare sullo sterrato
A sgasare sullo sterrato

La gestione dei danni assume una rilevanza maggiore nella classica modalità Carriera, nella quale si parte con un contratto nella classe Junior WRC per poi attirare l'interesse delle scuderie maggiori a suon di buoni risultati per raggiungere la classe regina. Seguendo la classica formula, abbiamo a disposizione un intero campionato in cui gareggiare in tappe e location del calendario ufficiale, e tra una prova speciale e l'altra sarà possibile gestire vari aspetti relativi alla macchina, come appunto la riparazione dei danni, la modifica all'assetto, ai differenziali e ai rapporti del cambio variando configurazione in base alla conformazione del tracciato. Proprio come nella realtà abbiamo a disposizione un tempo limitato per apportare le dovute riparazioni, scaduto il quale verranno erogate sanzioni in termini di secondi aggiuntivi. Bisogna quindi fare la massima attenzione una volta scesi in pista, guidando sull'equilibrio tra una buona prestazione sul cronometro e la giusta accortezza per non danneggiare eccessivamente la macchina. Oltre ai tre tipi di fondi stradali già citati in precedenza (asfalto, ghiaia e neve) ci saranno le condizioni climatiche e le impegnative gare in notturna a complicare ulteriormente le cose. La pioggia non inciderà solamente a livello grafico, ma anche sulla guidabilità del mezzo, modificando l'aderenza e la visibilità. Sul fronte dei contenuti, WRC 5 gode ovviamente di tutte le licenze ufficiali dei piloti e dei team attualmente iscritti al campionato, mentre per i tracciati non si tratta di una fedele riproduzione uno a uno dei percorsi, bensì di un mix volto e ridurne in parte la lunghezza. Tecnicamente il lavoro fatto dai ragazzi di Kylotonn Games soffre inevitabilmente della natura cross-gen del progetto, con i modelli poligonali della auto che lasciano per strada qualche dettaglio, soprattutto negli interni decisamente poveri e carenti anche dal punto di vista dell'accuratezza delle texture. Durante la gara invece il risultato è accettabile grazie al buon lavoro svolto sull'effettistica dei particellari che restituisce dei bei polveroni durante le derapate su sterrato. Di contro ci siamo imbattuti in sporadici cali di frame rate dovuto ai bruschi movimenti della telecamera, soprattutto in occasione di curve a gomito e tornantini. Piccole incertezze che comunque non andranno a inficiare l'esperienza di gioco di WRC 5, che nonostante l'approccio più soft votato all'accessibilità a questa prima prova si è rivelato comunque solido e degno di attenzione.

CERTEZZE

  • Modello di guida interessante
  • Licenze ufficiali WRC
  • Modalità carriera bella corposa

DUBBI

  • Online è tutto da provare
  • Graficamente non è il top