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Fari nella notte

Nuovo contatto con l'ultima creazione degli ex Criterion

PROVATO di Andrea Centini   —   07/10/2015

Dopo il recente e approfondito test effettuato negli uffici di Ghost Games a Goteborg, del quale potete leggere il nostro resoconto cliccando sul seguente link, siamo nuovamente tornati sulle strade dell'atteso Need for Speed, cogliendo al balzo il lancio della breve ma intensa Closed Beta organizzata da EA in questi giorni. Il nuovo incontro con l'ultimo capitolo della longeva saga di racing game è avvenuto su PlayStation 4, dove abbiamo potuto saggiare le dinamiche del multiplayer online e l'interfaccia, approfondendo altresì alcuni aspetti del gameplay e della mappa, finalmente apprezzabile nella sua completa estensione. Per i dettagli più intimi del titolo vi rimandiamo all'articolo scritto dal nostro Lorenzo; in questa sede ci limiteremo a descrivere le novità emerse durante la prova.

Tutto il fascino di Ventura Bay nella Closed Beta di Need for Speed

Sul filo del rasoio

Una delle feature maggiormente criticate del nuovo Need for Speed risiede nella necessità di una costante connessione a internet, anche per il gioco in solitaria, un dettaglio che rievoca gli "spettri" del disastroso lancio di Sim City e che storicamente viene mal digerito dall'utenza. Benché le beta vengano utilizzate per compiere test e non rappresentino naturalmente la qualità finale di un prodotto, dobbiamo specificare che la nostra esperienza con quella di Need for Speed sia stata tutt'altro che agevole, in particolar modo per quel che concerne la creazione della propria "Crew" e relativa entrata nel mondo di gioco con i compagni desiderati.

Fari nella notte

Pur essendo basilare dal punto di vista delle meccaniche, con slot ben visibili da riempire attraverso semplici inviti, il sistema non funzionava efficacemente, con richieste che rimanevano in sospeso, caricamenti a vuoto e impossibilità di unirsi alle partite.

Fari nella notte

I problemi si presentavano soprattutto dopo aver effettuato l'accesso in una sessione pubblica attraverso la funzione Alldrive e Join Crew del menù principale: avviata la nuova partita online, preceduta da tempi di caricamento piuttosto lunghi, diventava impossibile abbandonare la Crew creata arbitrariamente, inoltre non si riusciva più a invitare i propri amici o a entrare nella loro squadra. L'unico metodo efficace per aggirare il problema consisteva nel chiudere l'applicazione, riavviarla e formare il gruppo prima di muovere qualunque passo all'interno del gioco. Superato il fastidioso scoglio della formazione della squadra, molto probabilmente legato ai lavori in corso, Need for Speed si presenta immediato nell'organizzazione delle gare, dando a chiunque all'interno del gruppo la possibilità di avviare un evento libero o dello story mode. L'aspetto più intrigante dell'esperienza risiede nel fatto che ci si trova proiettati con la propria Crew in un mondo aperto, dove si incontrano altri giocatori impegnati a darsi battaglia fra loro o magari a fuggire dalla polizia, un dettaglio che aggiunge sale e molta imprevedibilità alle competizioni. Ci insospettisce l'assenza di un sistema di matchmaking e simili; valuteremo in sede di recensione. Durante i nostri test non abbiamo mai sofferto di problemi di latenza, e solo in un'occasione è capitato che un giocatore scattasse in maniera scomposta, come talvolta accade nei racing game. Purtroppo, poiché Need for Speed richiede una connessione online per essere fruito, ogni problema del server o della linea si traduce in una caduta della sessione con conseguente perdita dei progressi non salvati. Ci è successo soltanto un paio di volte, ma è stato parecchio fastidioso: chi possiede una linea poco stabile deve mettere in conto anche questo aspetto non esattamente irrilevante.

Tradizione e innovazione

Il rinnovato menù principale di Need for Speed strizza l'occhiolino alle moderne dashboard, tuttavia i vari riquadri con le opzioni selezionabili sono raggruppati al centro dello schermo, formando un'immagine leggermente inclinata verso l'alto. Nel rettangolo superiore troviamo la voce MY NFS, ove è possibile visualizzare la percentuale di completamento del gioco, il livello di reputazione raggiunto, i collezionabili sbloccati e gli eventi completati. Questi ultimi si dividono in Gare su Circuito, Drift (Contest, Trial e Train), Corse Sprint, Time Attack, Time Trial, Gymkhana e i peculiari Touge su percorsi tortuosi, dove è necessario esibire uno stile di guida versatile orientato alle derapate ma anche molto preciso e veloce.

Fari nella notte
Fari nella notte

Nonostante il discreto numero di proposte, le sfide possono essere raggruppate nella manciata di tipologie generiche presenti in ogni racing game che si rispetti. Per quanto concerne i collezionabili troviamo i Donut Spots, aree specifiche dove effettuare le cosiddette "ciambelle", i Vista Spots, ovvero scorci particolarmente suggestivi di Ventura Bay, pezzi di ricambio sotto il nome di Free Parts e Cars Beaten, una selezione di vetture da sfidare negli eventi spontanei. Nel cuore del menù principale, oltre al rettangolo dedicato alla funzione Play dove si può avviare l'Alldrive per l'online o la partita in solitaria, troviamo gli Snaphots (non disponibili nella beta) e soprattutto i Daily Challenges, sfide organizzate dagli sviluppatori che permettono di guadagnare crediti e reputazione extra, legati a una classifica mensile con peculiare sistema di ranking. Nella parte bassa della schermata principale, infine, troviamo un collegamento al sito ufficiale di Need for speed, la sezione dedicata alla creazione della Crew e il classico menù dei setting dove regolare interfaccia, comandi, audio e così via. Nella beta abbiamo finalmente potuto percorrere la mappa di Ventura Bay nella sua interezza, e nonostante essa sia dominata da aree urbane e industriali, a suffragio del sostrato narrativo e ludico dell'esperienza, nel suo complesso ci è parsa ben caratterizzata, varia e soprattutto sufficientemente vasta, con un numero di strade doppio rispetto a quello presente in Need for Speed Rivals. Al di là delle ambientazioni classiche come porti, stazioni, fabbriche e parchi cittadini, nell'ultima fatica di Ghost Games troviamo anche scorci naturalistici, laddove l'area montana chiamata Crescent Mountains è espressamente pensata per eventi di drifting e Touge. L'orizzonte visivo risulta particolarmente suggestivo quando si osservano dalla distanza le aree residenziali e i ponti illuminati, il cui realismo aumenta sensibilmente con la pioggia battente, in grado di esaltare i modelli poligonali delle auto e le aree urbane più degradate.

Nonostante l'impatto grafico affascinante, non ci è piaciuto molto il passaggio dalla notte all'alba e viceversa, con repentini cambi di illuminazione dovuti all'assenza del ciclo circadiano, inoltre i filtri adottati potrebbero far storcere il naso a qualcuno.

Fari nella notte

La fluidità, legata ai discussi trenta fotogrammi al secondo, risulta nel complesso solida, ciò nonostante a bordo di una veloce Porsche Carrera 911 abbiamo notato più di qualche tentennamento nel motore, soprattutto giocando online contro altri giocatori. Il fenomeno appariva comunque meno invadente al volante di una più docile Honda Civic: faremo le dovute considerazioni col codice finale. Per quanto concerne il gameplay, è possibile plasmare il comportamento delle vetture con diversi parametri per orientarle al drifting o alla guida pulita, tuttavia, pad alla mano il modello fisico non risulta dissimile da quello degli ultimi capitoli di Need for Speed. Siamo dunque innanzi a un arcade purissimo, dove la difficoltà principale consiste nel dosare correttamente le derapate, per le quali è necessario fare pratica e soprattutto trovare l'impostazione più adatta al proprio stile di guida. Nonostante l'assenza di velleità simulative, le voci dedicate alla personalizzazione dei mezzi sono molteplici: al di là del tuning legato all'acquisto di nuovi pezzi, è ad esempio possibile regolare la pressione degli pneumatici, l'angolo di sterzata, il livello di apertura/chiusura del differenziale, i valori dei freni e persino gestire il launch control. Nella beta si confermano i problemi legati all'intelligenza artificiale, soprattutto a causa dell'effetto elastico troppo accentuato, e l'eccessivo utilizzo del telefono da parte dei nostri compagni dello story mode, che continuano a chiamarci ininterrottamente per commentare le nostre prestazioni o presentarci nuove sfide. Non ci resta che rimandarvi alla nostra recensione per l'analisi definitiva del nuovo capitolo di Need for Speed.

CERTEZZE

  • Tuning estetico e meccanico approfondito
  • Ottimi effetti di illuminazione e modelli delle auto
  • Buon netcode una volta scesi in pista...

DUBBI

  • ...ma problematico nella formazione della Crew
  • Intelligenza artificiale molto datata
  • Troppe telefonate