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MSI GT72S 6QE Dominator Pro G

Giocare in mobilità con numerose soluzioni all'avanguardia

SPECIALE di Luca Olivato   —   10/12/2015

La famiglia gaming di MSI è quella specificamente indirizzata ai giocatori con esigenze di mobilità: ne fa parte anche il mostruoso GT80 recensito qualche tempo fa. Il GT72S è l'ultima evoluzione della serie ed è particolarmente interessante perché concentra al suo interno tutte le più recenti tecnologie che gli permettono, ancora una volta, di imporsi come uno dei notebook più performanti del mercato: su tutte la presenza della super-CPU Intel Skylake, al suo debutto nel mondo mobile.

Un notebook in grado di sposare le esigenze di mobilità con le prestazioni

L'estetica

Il design è quello aggressivo a cui siamo ormai abituati: il top è in alluminio satinato con delle poderose nervature e lo scudetto col dragone; sui lati anteriore e posteriore troviamo invece degli inserti rossi che risultano molto scenografici soprattutto guardando il portatile da dietro, dove le ampie feritoie e le griglie ricordano i terminali di scarico di una macchina sportiva, mentre quelli sotto i poggiapolsi sono in realtà dei fasci luminosi che si accendono solo all'avvio del PC e che nascondono molto elegantemente (nella zona sinistra) i led di funzionamento. Quel che si apprezza sin dal primo contatto è la solidità costruttiva: il GT72S è davvero robusto e assemblato con grande precisione. Non è certo un peso piuma: l'importante sistema di dissipazione e la batteria a 9 celle richiesta per garantire un'autonomia adeguata alla ricchissima dotazione hardware fanno salire il peso quasi alla soglia dei 3,8kg, un valore non certo trascurabile ma ancora sufficiente per rimanere nel minimo sindacabile richiesto dai giocatori.

MSI GT72S 6QE Dominator Pro G

Fantastica l'autonomia: disabilitando la scheda discreta (tramite un pulsante dedicato e bypassando la non sempre efficace tecnologia Optimus di NVIDIA) e diminuendo la luminosità del monitor siamo riusciti a superare abbondantemente le quattro ore nell'utilizzo di office e nella navigazione internet; ovviamente se si cercano le massime prestazioni nei videogame la vita della carica si abbatte, ma rimane ben al di sopra dell'ora e un quarto anche con l'apporto della GeForce. Tutto merito del processo produttivo a 14nm proprio della CPU Intel Core i7 e delle ottimizzazioni software di Windows 10 che permettono di calibrare in tempo reale le frequenze di Skylake per aumentare la longevità della batteria. Analizzando il portatile dal punto di vista della connettività troviamo la solita e sterminata dotazione in grado di soddisfare ogni esigenza. Dietro, oltre all'ingresso per l'alimentatore, ci sono una presa ethernet, una HDMI, una Mini DisplayPort (il portatile è in grado di pilotare segnali 4K), una nuova USB 3.1 e un attacco Thunderbolt. Spostando l'attenzione sulla zona sinistra l'espandibilità è garantita da 4 porte USB3, quattro jack per gli output e input audio (più avanti capiremo il motivo di tanta generosità), e il lettore di memorie SD; dalla parte opposta invece c'è il masterizzatore Blu-ray e altre due USB3. Il monitor è un IPS da 17,3" dotato di una risoluzione FullHD, caratterizzato da una frequenza di refresh a 75Hz e dal supporto alla tecnologia G-Sync di NVIDIA; non può mancare la webcam in grado di registrare filmati in alta risoluzione a 30 frame al secondo. La zona della tastiera è molto ordinata: come al solito per i suoi prodotti di punta MSI si è affidata a Steelseries che offre in questo caso una scenografica retroilluminazione personalizzabile; inoltre si apprezza la presenza del comodo tastierino numerico, aspetto non del tutto scontato su un notebook. Il feeling dei tasti è gradevole grazie a una copertura in gomma che rende molto precisa la digitazione e anche con delle pressioni energiche non si avvertono scricchiolii, a ulteriore riprova della solidità costruttiva. Il touch pad è affidabile e veloce, mentre sulla sinistra ci sono cinque pulsanti dedicati all'accensione, alla selezione della GPU, alla frequenza di rotazione delle ventole, all'avvio della suite XSplit Gamecaster e alla selezione dei preset di illuminazione.

La tecnologia

Se quello che "si vede" mette già l'acquolina in bocca, la mascella si spalanca spulciando le caratteristiche tecniche di questo GT72S. Si tratta di un vero e proprio concentrato di tecnologia, a partire dalla CPU Intel Core i7 6820HK, una delle declinazioni più potenti dell'architettura Skylake per sistemi mobile. Il processore è dotato di una frequenza impostata a 2,7 GHz che può toccare i 3,6 GHz in modalità turbo boost. I core sono naturalmente 4 ma la tecnologia HyperThread li raddoppia, mentre il TDP è di appena 45Watt: abbiamo già scritto di come sia parsimonioso, aggiungiamo anche l'estrema brillantezza in tutti i contesti multimediali. È alloggiato su una scheda madre dotata di chipset CM236, su cui sono installati 16 Gbyte del nuovo tipo di RAM DDR4 impostata a 2133 MHz, espandibili fino a 64 Gbyte. Anche per la sezione video MSI ha scelto quanto di meglio offra attualmente il mercato, ossia la GeForce GTX 980M dotata di 8 Gbyte di DDR5: non c'è bisogno di fare grandi presentazioni per questo mostriciattolo, che è più o meno equivalente ad una GeForce GTX 780Ti da desktop, come dimostrano i benchmark poco più sotto.

MSI GT72S 6QE Dominator Pro G

Merita invece una menzione il fatto che, grazie allo slot MXM su cui è alloggiata, possa essere in futuro sostituita con modelli ancora più potenti, garantendo così anche una maggiore longevità al notebook. Al momento non c'è gioco che non riesca a gestire al massimo del dettaglio e alla risoluzione nativa del display; non abbiamo potuto testarne le prestazioni su un monitor 4K ma è chiaro che non si tratta dell'ambiente in cui il GM204 si trova più a suo agio. Ottimo anche il sottosistema storage: al tradizionale hard disk da 1 TB in cui salvare i dati personali si affianca un'accoppiata di Toshiba SSD M.2 PCIe3 dotati di tecnolgia NVMe e impostati in modalità RAID0 che garantiscono una velocità fuori dal comune sia nell'accesso che nella scrittura dei dati. Le due unità, da 128 Gbyte cadauna, ottengono il punteggio fantascientifico di 2822 MB/s in lettura e un più "normale" 1002 in scrittura nel benchmark CrystalDiskMark. La connettività alla rete è affidata al collaudato chipset Killer che, oltre a gestire la Gigabit LAN, garantisce un collegamento WiFi sino al protocollo ac, quindi le reti dual band sono coperte. Anche il reparto audio riserva delle ghiotte novità: col GT72 debutta infatti il chispet ESS che si affianca all'inossidabile Realtek HD. Il Sabre HIFI è un DAC che si apprezza soprattutto quando si collega il jack delle cuffie: l'audio è decisamente pulito e "potenziato" rispetto alle uscite tradizionali - scelta promossa a pieni voti. Un po' meno invece l'impianto messo a punto da Dynaudio: ci saremmo aspettati qualcosa in più dal famoso produttore di speaker la cui collaborazione con MSI è di lunga data, mentre dobbiamo registrare purtroppo una resa acustica che, pur essendo buona rispetto alla media dei competitor, non risulta all'altezza di altri notebook della casa di Taiwan, nonostante la suite software Nahimic ne aumenti un po' il punteggio giocando con l'equalizzatore.

I benchmark

MSI GT72S 6QE Dominator Pro G

Il GT72S è soprattutto un notebook gaming, quindi quello che conta è valutare il suo comportamento con i titoli più recenti. Per valutare il frame rate la risoluzione impostata è quella nativa del monitor, ossia 1920x1080, mentre tutti i dettagli sono stati settati al massimo livello. Battlefield 4, lo sparatutto di DICE che utilizza l'engine Frostbite 3, ha raggiunto la lodevole soglia dei 70 frame al secondo. Si tratta però di un titolo del 2013 e quindi ampiamente alla portata della GTX 980M: più interessante allora valutare come si muove il notebook di MSI nelle stradine di Watch Dogs, il free roaming di Ubisoft pubblicato lo scorso anno. Anche in questo caso i risultati raggiunti sono brillanti, nonostante l'engine Disrupt sia noto per essere particolarmente pesante: 48 fame al secondo sono un valore che permette di giocare senza troppi patemi. Le cose migliorano in Far Cry 4, altro blockbuster del publisher francese che usa però un motore grafico diverso rispetto Watch Dogs: si tratta dell'avvenente Dunia Engine che viene digerito a dovere dalla GeForce che elabora le movenze di Ajay Ghale con una velocità leggermente superiore ai 60 fotogrammi per secondo. Avvicinandosi ai giorni nostri la musica non cambia e la scheda video mobile di NVIDIA continua a dettar legge. Star Wars: Battlefront è un buon riempitivo per ingannare l'attesa per il settimo episodio di Guerre Stellari: anche l'action di DICE utilizza, come Battlefield 4, il Frostbite ed infatti i risultati sono in linea con quelli del seguitissimo sparatutto. Niente male il frame rate di Fallout 4: il GDR di Bethesda viene mosso dal software proprietario Creation e veleggia ampiamente sopra i 60 frame al secondo. In Black Ops 3, sparatutto hollywoodiano targato Activision, cambiano genere e ambientazioni ma rimane pressoché invariato il frame rate prossimo al limite fisico imposto dalla frequenza di referesh del monitor: del resto il l'IW engine ha una certa esperienza sulle spalle ed è rinomato per i requisiti non certo proibitivi. Per mettere davvero sotto torchio il ninja-notebook di MSI abbiamo allora voluto utilizzare l'artiglieria pesante, chiudendo la generosa rassegna con altri due candidati al gioco dell'anno. Da un lato c'è il premiatissimo e pesantissimo RPG The Witcher 3: qui l'attivazione della chiacchierata feature NVIDIA Hairworks prende a mazzate il chipset Maxwell che riesce comunque ad elaborare i paesaggi attorno a Vizima con un dignitoso frame rate di 33 frame al secondo. Folle in delirio anche per Grand Theft Auto V che si è rifatto il trucco per la "next-gen": probabilmente i programmatori di Rockstar hanno usato un po' troppo fondotinta per il motore RAGE, visto che la nostra scheda non riesce a raggiungere i 40 fotogrammi al secondo con tutti i dettagli al massimo. Anche in questo caso però l'esperienza di gioco è più che soddisfacente.

Conclusioni

Il GT72S 6QE Dominator Pro G è una vera belva che, per certi aspetti, risulta quasi più impressionante del colossale GT80 che avevamo avuto il piacere di testare qualche tempo fa. Non si parla naturalmente di performance pure che parlano a favore della macchina che monta due schede video in configurazione SLI e che riesce a mettere in imbarazzo una grande fetta di PC desktop, quanto piuttosto della capacità elaborativa abbinata al mondo dei portatili. Laddove il GT80 si inseriva nella categoria dei notebook risultando però inadeguato ad un utilizzo privo dell'alimentatore, questo GT72S brilla per la propria versatilità che lo rende un ottimo compagno di viaggio in grado di vestire i panni di potente stazione da gioco quando non ci si pone il problema della durata della batteria.

MSI GT72S 6QE Dominator Pro G

Il portatile di MSI si pone ai vertici della categoria anche come temperature di esercizio (per merito del solito e raffinato sistema di dissipazione) e rumorosità delle ventole: anche giocando ai titoli più pesanti non si sente quasi mai il bisogno di affidarsi alla modalità turbo studiata dal produttore taiwanese che "spara" al massimo la velocità di rotazione. La dotazione tecnica è fantastica e non solo per quanto riguarda la CPU Skylake, che trova il proprio terreno ideale all'interno del GT72S: praticamente ci sono chicche in ogni sottosistema, partendo da quello storage (con la coppia di SSD NVMe), passando alla RAM (16 Gbyte di DDR4 a 2133Mhz), proseguendo con l'audio (il DAC Sabre di ESS riesce ad infondere nuova vita ai vecchi diffusori) e chiudendo con la chicca del G-Sync che verrà particolarmente apprezzato dai giocatori più incalliti, mercato al quale si rivolge per natura. Di certo il prezzo non è alla portata di tutte le tasche: il listino ufficiale di MSI riporta un valore di 2899€ (sebbene su noti siti di e-commerce sia possibile spuntare dei valori inferiori) che, pur essendo giustificato dalla dotazione tecnica, è chiaramente un valore molto elevato. La futura espandibilità garantita dallo standard MXM rappresenta comunque un ulteriore valore aggiunto che ci permette di consigliarlo a tutti coloro che non vogliono rinunciare al minimo dettaglio pur avendo bisogno di un portatile che sappia garantire un'eccellente autonomia.

Conclusioni

PRO

  • Contenuti di assoluto livello
  • Eccellente autonomia
  • Prestazioni fantastiche

CONTRO

  • Peso leggermente sopra la media
  • Prezzo al di fuori della portata di molti
  • Comparto speaker sottotono