Quante volte abbiamo sentito frasi del tipo: "Un portatile non potrà mai essere potente quanto un desktop", oppure "i notebook vanno bene per chi si accontenta di un dettaglio medio, ma chi vuole giocare al massimo punta a un sistema fisso". Affermazioni veritiere nella maggioranza dei casi ma non nel caso del neonato di casa MSI, il GT80. Iniziamo subito col dire che l'azienda con base a Taipei non è nuova ad imprese "monstre": su queste stesse pagine abbiamo recensito, qualche tempo fa, la pazzesca mainboard Big Bang Marshal, dotata addirittura di 8 porte PCI-Express e il futuristico All-In-One AG2712A caratterizzato da una diagonale di ben 27" e da una componentistica hardware di prim'ordine. Difficilmente però saremmo riusciti ad immaginare una belva come quella che ci accingiamo a recensire.
Il GT80 è in grado di rivaleggiare con PC desktop di fascia alta
Il notebook definitivo
Presentato al CES del 2015, il GT80 2QE Titan SLI (questo il nome completo) è uno dei notebook più imponenti e ricchi presenti sul mercato, destinato specificamente alla fascia che comunemente si indica col termine "enthusiast". Le dimensioni ne tradiscono una vocazione poco "mobile": le misure dichiarate sono di 456mm di larghezza x 330mm di lunghezza e 49mm di profondità, ed un peso complessivo di circa 4,5 kg. La parte superiore della scocca è in alluminio spazzolato con degli inserti rossi a ricordare l'appartenenza del notebook alla Gaming Series di MSI; due venature conferiscono un tono ancora più aggressivo al portatile, quasi a richiamare il cofano di una vettura sportiva. Proprio come in una fuoriserie al centro campeggia lo scudetto con il logo del Dragone, che si illumina (così come le due listelle più grandi) quando il notebook è acceso. Lungo i bordi, ampiamente traforati per consentire lo sfogo dell'aria calda prodotta all'interno, sono presenti numerose connessioni. Nella parte posteriore c'è la presa per l'alimentatore a 8 celle, un'uscita HDMI, due DisplayPort e un attacco del tipo RJ45; a sinistra troviamo invece l'unità ottica, un card reader, tre porte USB 3, un'uscita ottica del tipo S/PDIF e i due jack per microfono e cuffie; a destra altre due porte USB 3 e infine sullo spigolo anteriore i classici led di funzionamento. Una volta aperto, un'altra delle caratteristiche che risalta subito all'occhio è la presenza di una tastiera meccanica retroilluminata realizzata da SteelSeries, una delle aziende maggiormente affermate in questa tipologia di periferiche: l'azienda taiwanese può vantarsi di essere stata la prima ad introduttore questa feature in un portatile. Il confronto con le tradizionali tastiere a membrana è impietoso: i tasti Cherry MX brown garantiscono infatti una digitazione più precisa e rilassante, oltre ad essere gradevoli al tatto.
A completare i dispositivi di input sulla destra si trova un touch pad tanto scenografico quanto utile, visto che si può trasformare in un comodo tastierino numerico virtuale. Il prezzo da pagare per tutto questo ben di dio è rappresentato ovviamente da una maggiore profondità dello chassis, ma anche in questo caso i tecnici di Taipei hanno saputo ottimizzare gli spazi richiesti dall'imponente sistema di raffreddamento impreziosendo la zona superiore con un inserito in alluminio dove fa sfoggio la serigrafia del dragone MSI e dove si trovano i tasti di accensione, di regolazione della velocità delle ventole e di selezione della GPU. Proporzionato con le dimensioni complessive del prodotto anche il monitor, un IPS da 18,4" dotato di trattamento antiriflesso. Apprezzabile la scelta di non spingersi oltre la risoluzione FullHD per evitare alle GPU carichi di lavoro che non avrebbero sicuramente valso la candela. Utilizza la tecnologia Wide View Angle Display che permette di avere angoli di visuale molto ampi; i colori risultano accesi e carichi di contrasto, forse non ottimali per un utilizzo in ambito professionale, ma sicuramente apprezzabili in contesti ludici e multimediali come quelli a cui si propone il notebook. Ottima invece la luminosità, caratteristica propria ormai di tutti gli schermi IPS. Annegata nello chassis ovviamente non poteva mancare una webcam in grado di catturare filmati ad alta risoluzione a 30 frame al secondo.
Sotto la scocca
Le caratteristiche tecniche del nuovo notebook di MSI sono di assoluto rilievo: per la sezione CPU i tecnici di Taiwan si sono affidati alla potente CPU Intel Core i7-4720HQ, una tra le più potenti declinazioni mobile dell'architettura Haswell. Il processore, dotato di 4 core fisici, può raddoppiare i thread mediante la tecnologia HyperThreading; la frequenza base è di 2,6 GHz e può toccare i 3,6 GHz nella modalità Turbo Boost. Il processore è alloggiato su una scheda madre dotata di chipset HM87, sulla quale trovano disposizione anche la bellezza di 16 Gbyte di memoria DDR3 (espandibili a 24).
Non c'è spazio per i compromessi nemmeno per quanto riguarda il sottosistema storage: due SSD mSATA marchiati Kingston da 128 Gbyte cadauno, impostati in modalità Raid0 (è possibile comunque potenziare la configurazione aggiungendone ulteriori due), rappresentano la piattaforma di lancio per Sistema Operativo e applicativi, mentre al tradizionale hard disk di tipo meccanico a 7200rpm è affidata l'archiviazione dei dati personali. Per la connettività di rete MSI si è affidata al rinomato produttore Killer, di cui viene utilizzato il chip DoubleShot Pro, in grado di pilotare contemporaneamente sia il segnale ethernet tramite il processore E2200, sia quello wi-fi grazie al Wireless-AC 1525 che supporta lo standard 802.11ac. Non poteva mancare ovviamente anche l'unità ottica, di marca LG, in grado di masterizzare Blu-ray disc. Per la parte audio è stato utilizzato l'inattaccabile chipeset Realtek ALC892-GR, compatibile con la tecnologia Creative Sound Blaster Cinema 2, i cui segnali vengono inviati al raffinato sistema 4.1 realizzato come di consuetudine da Dynaudio: la presenza di quattro tweeter e di un subwoofer garantiscono al GT80 una valida resa acustica, difficilmente ritrovabile in prodotti concorrenti, anche se avremmo preferito un po' di corposità in più per quanto riguarda i bassi. Da questo punto di vista forse si potrebbe muovere una delle poche critiche al notebook MSI: con le generose dimensioni in ballo, il diametro delle casse sarebbe potuto essere maggiore, invece si è preferito prendere in prestito la stessa componentistica utilizzata per il più snello GT72.
Gli interni
Raggiungere i device interni è molto semplice: svitando due viti si rimuove il pannello in alluminio serigrafato, avendo così accesso al masterizzatore, agli stick di memoria (ci sono due slot liberi) e all'hard disk da 2,5". Si notano anche i quattro tweeter dell'impianto Dynaudio. Il sistema di dissipazione merita applausi sia per l'ingegnosità che per l'estremo raziocinio con cui è stato implementato, e si raggiunge capovolgendo il GT80. È composto da due ventole poste agli angoli superiori della base: ciascuna di queste è raggiunta da 4 heatpipe che conducono verso l'esterno il calore raccolto da due (piccoli) radiatori. Da questo lato si raggiungono anche i moduli di memoria RAM, il subwoofer e le due schede video che possono essere sostituite con modelli più potenti.
Un aspetto molto sponsorizzato da parte del produttore asiatico è difatti la "upgradabilità" del notebook: è stato confermato che le future soluzioni mobile di AMD e NVIDIA verranno rese disponibili sul sito ufficiale della casa madre. Questo perché MSI ha scelto di adottare schede video in formato MXM3, uno standard creato da NVIDIA per realizzare schede video per notebook uguali per qualsiasi produttore. Come abbiamo potuto constatare sino a questo momento il GT80 è una vera fuoriserie, con caratteristiche tecniche uniche. Il vero asso nella manica è però rappresentato dalla sezione video che lo porta a surclassare, oltre che tutta la concorrenza, anche una buona fetta di PC desktop, grazie allo SLI di GeForce GTX 980M. Stiamo parlando della migliore offerta di NVIDIA nel settore mobile, contraddistinta dall'adozione della seconda versione dell'architettura Maxwell. Le due schede di tipo MXM sono quindi dotate di chip GM204 con una frequenza base impostata a circa 1 GHz e 1536 CUDA Core. Il corredo di memoria è generoso: si parla di 8 Gbyte di DDR5 (per scheda) impostati ad una frequenza di 2,5GHz e un'interfaccia di memoria a 256bit. Tra le tecnologie supportate, oltre alla compatibilità con le future DirectX 12, c'è da segnalare che OPTIMUS, quel particolare algoritmo per cui i driver decidono autonomamente se utilizzare la GPU discreta piuttosto che quella più parsimoniosa integrata nella CPU, è stato disabilitato dai tecnici MSI. Se si desidera risparmiare batteria eleggendo l'HD 4600 a scheda primaria bisogna premere fisicamente un pulsante posto a fianco di quello d'accensione, che solamente per il riavvio successivo disabiliterà le due GeForce. Si tratta di un espediente sicuramente apprezzabile perché spesso capita che OPTIMUS non gestisca correttamente le priorità in base al carico di lavoro. Una singola GTX 980M riesce ad avvicinarsi alle performance di una GTX 780 desktop; la potenza combinata delle due GPU in parallelo permette di raggiungere agevolmente ed in alcuni casi addirittura di superare i livelli di una GTX 980 classica. Si tratta di valori, comprovati dai benchmark che seguiranno, che riescono ad entusiasmare anche chi ha sempre guardato con un occhio di sospetto il mondo dei portatili, ritenendoli difficilmente paragonabili ai computer fissi.
Sotto torchio
Abbiamo testato il GT80 con alcuni dei titoli più esigenti in circolazione, senza risparmiare sul dettaglio grafico: tutte le impostazioni sono state spinte al massimo livello e alla risoluzione nativa del monitor, ossia 1920x1080. I risultati sono stati davvero eccezionali. Per puro spirito di curiosità abbiamo confrontato i valori del notebook MSI con quelli di un desktop con caratteristiche simili, dotato però di una GeForce GTX 980 tradizionale. Sono dati da prendere un po' con le pinze perché ovviamente i due sistemi non sono fedelmente replicabili, ma possono restituire un'immagine realistica delle potenzialità di questo sistema.
Siamo partiti col piede leggero, installando l'ultimo episodio della serie di BioShock. Infinite è stato sviluppato sulla terza edizione del motore di Unreal e non rappresenta certo un banco di prova impegnativo, nonostante alcune feature DirectX 11. Il nostro SLI è andato benone, raggiungendo un frame rate medio di 141 fotogrammi al secondo. Tanto per intenderci un sistema fisso con simili caratteristiche e una GTX 980 si ferma sui 135 frame al secondo. Crysis 3 è stato invece uno dei "pezzi da novanta" che volevamo dare in pasto al GT80: con un motore molto esigente (il CryEngine 3) è ritenuto uno dei benchmark più impegnativi per le moderne schede video. Il contatore dei fotogrammi si è fermato ai 70 frame al secondo, un risultato eccellente che riesce a pareggiare quello della GTX 980. Battlefield 4 e il suo Frostbite Engine sono alla portata di molte configurazioni, quindi lo stupore nel vederlo girare fluidamente anche sul 18.4" del GT80 è stato relativo. Molto più interessante verificare la forbice con la GTX 980 che in questo caso raggiunge probabilmente l'ampiezza massima: le due GPU mobile staccano la sorella maggiore di circa quindici punti percentuali (115 frame al secondo contro 100). Medesime riflessioni anche per un altro FPS che, dopo un accurato lavoro di patch, riesce a scalare benissimo nelle configurazioni in parallelo: stiamo parlando ovviamente di Far Cry 4 di Ubisoft. La seconda versione dello spettacolare motore Dunia è particolarmente apprezzata dallo SLI di 980M che stacca il biglietto dei 108 frame al secondo, contro i "miseri" 95 della povera GTX 980. Situazione inversa invece per l'esigente Call Of Duty: Advanced Warfare. Qui gli 8Gbyte di memoria video si fanno sentire, così come la non perfetta implementazione per il supporto dello SLI. Il nostro MSI ha segnato un ottimo valore di 112 frame al secondo, ma con la GTX 980 si riesce a salire di una decina di punti. Concludiamo la nostra rassegna con il riempipista dell'estate 2015, il fantastico The Witcher 3: Wild Hunt. Sono stati spesi fiumi di parole sulle esagerate richieste hardware del titolo di CD Project RED, e quindi ci saremmo attesi qualche incertezza impostando tutti i dettagli al massimo, compreso l'ammazza-performance HairWorks. Nulla di più sbagliato, il buon Geralt si è mosso con grande disinvoltura per le strade di Vizima, stabilizzandosi sui 60 frame al secondo, proprio come avrebbe fatto con la GTX 980.
Software e bundle
Il corredo software è di prim'ordine e molto vasto, pensato per impreziosire la dotazione hardware al fine di permettere all'utente di sfruttarla al meglio. L'utility regina è MSI Dragoon Gaming Center: questa suite permette di visualizzare le informazioni hardware e di monitorarne consumi energetici, temperatura e frequenza di funzionamento, nonché di creare profili personalizzati di avvio dei vari programmi dove andare a decidere quali servizi del sistema operativo debbano essere attivi o meno. Con SHIFT Speed, attiva solamente quando è in funzione l'alimentazione elettrica, è possibile selezionare tre profili di risparmio energetico: si parte con il "green" per passare poi a "comfort" ed infine "sport", modificando di volta in volta le frequenze di funzionamento di CPU e GPU, arrivando ad avere un leggero overclock per tutti e tre i chip.
In base al profilo scelto viene poi regolato di conseguenza il regime di rotazione delle ventole di dissipazione al fine di ottenerne un'adeguata efficienza. MSI True Color permette, selezionando tra una serie di profili preimpostati, di ottenere le tonalità dei colori dello schermo più appropriate all'utilizzo che ne stiamo facendo: è ovviamente possibile creare delle combinazioni personalizzate e di impostare quale set utilizzare a seconda del programma che si sta lanciando. Sound Blaster Cinema 2 è un software creato e sviluppato da Creative per la gestione di diverse configurazioni audio al fine di ottimizzare la gestione degli altoparlanti. Sempre in questo ambito MSI è in procinto di rilasciare a breve una nuova utility denominata Nahimic, che dovrebbe raggiungere gradi di coinvolgimento ancora maggiori. Per la personalizzazione della tastiera con relative macro corre in aiuto lo Steelseries Engine 3, mentre il ben noto Xsplit Gamecast è un must per la condivisione su piattaforme social delle proprie sessioni di gioco. Queste ultime due applicazioni godono di un pulsante dedicato per velocizzarne l'esecuzione. La dotazione "fisica" è a sua volta estremamente ricca e comprende uno zaino nero con finiture rosse di ottima fattura in grado di contenere il bestione con i propri accessori, tra cui il mouse gaming e il set di cuffie Syberia v2 griffate ovviamente da Steelseries, con le opportune e gradevoli personalizzazioni MSI; il mousepad con il dragone, mascotte della compagnia taiwanese, e delle dot tags di MSI in metallo.
Autonomia, ergonomia e considerazioni finali
Come scritto inizialmente per questo portatile MSI si è affidata ad una batteria da 8 celle contraddistinta da una potenza di 89Wh, coadiuvata da un alimentatore davvero imponente (pesa da solo circa mezzo chilogrammo). Per quanto si tratti di un'unità generosa non è sufficiente a garantire un'autonomia adeguata: navigazione e utilizzo di suite di office automation la scaricano in poco meno di due ore, mentre se qualcuno si sognasse di giocare senza aver collegato il cavo di alimentazione si troverebbe con la batteria KO in poco più di mezz'ora. Ci pensa come detto la grafica integrata a dare un tocco di mobilità in più, praticamente raddoppiando i valori di sopravvivenza in condizioni di utilizzo standard. Siamo alle battute finale e non ci dovrebbero essere più dubbi al riguardo: il GT80 è il notebook più potente sul mercato - fondamentalmente non è possibile trovare nulla di meglio in termini di performance pure e ricchezza di dotazione. Il sacrificio da pagare sull'altare delle prestazioni è rappresentato dalla portabilità e dall'autonomia, oltre che dal prezzo vero e proprio. Per quanto riguarda i primi due aspetti dovrebbe essere chiaro a tutti che si tratta di un vero e proprio desktop replacement, indicato per quegli utenti "seminomadi" che non hanno la necessità di continui spostamenti e vogliono godersi al massimo ogni videogame presente sul mercato. Il costo ovviamente non è alla portata di tutti: proprio come le fuoriserie sono destinate a una nicchia benestante del mercato, alla stessa stregua il GT80 è indirizzato a chi non ha problemi a sborsare più di 3000€ per un PC portatile.
Conclusioni
PRO
- Prestazioni al top
- Componenti di qualità
- Possibilità di upgrade futuri
CONTRO
- Prezzo molto elevato
- Dimensione delle casse un po' limitata