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Il Gioco del Mese - Giugno 2016

In un periodo particolarmente povero di uscite redazione e lettori si dividono, chi sarà il gioco del mese?

RUBRICA di Lorenzo Fantoni   —   30/06/2016

Dopo la scorpacciata di maggio, giugno è stato un mese decisamente più morigerato per quanto riguarda i giochi in uscita. D'altronde quando a pranzo ti mangi due pizze fritte, lo spaghetto allo scoglio e quattro babà è normale che a cena ti butti sull'insalatina leggera. A rendere ancora più essenziale l'offerta di questo mese ci ha pensato ovviamente anche l'E3, che con la sua presenza tende ad accentrare su di sé il dibattito del mondo videoludico, scoraggiando l'uscita di tutti quei titoli che non vogliono rischiare una scarsa esposizione mediatica. Questo mese avevamo Valentino Rossi: The Game, che poteva contare su uno dei nomi più famosi nel settore del motociclismo e l'esperienza di Milestone, Lego: Star Wars - Il Risveglio della Forza, che però è uscito pochi giorni fa, quindi difficile da giudicare, Mirror's Edge Catalyst che si è rivelato un buon titolo, ma sotto le aspettative, Umbrella Corps che... vabbe', e poi Odin Sphere: Leifthraisir, la riedizione aggiornata di un classico perduto dell'era PlayStation 2. Con un ventaglio di scelte così variegato e privo di un titolo veramente forte, per la prima volta da quando abbiamo istituito questa rubrica il voto del pubblico e quello della redazione non vanno d'accordo. I primi hanno infatti premiato il parkour di Mirror's Edge Catalyst mentre il nostro staff ha optato per Odin Sphere, incredibile amici!

Quale sarà stato il gioco del mese di Giugno? Pubblico e redazione si dividono!

La parola ai lettori

Il Gioco del Mese - Giugno 2016

Vista la difficoltà del voto, anche i commenti al sondaggio sono stati particolarmente accesi. Per molti il mese è stato così "moscio" che non hanno votato niente, altri invece hanno apprezzato la presenza di titoli che normalmente vengono poco seguiti, come Tokyo Mirage Sessions #FE o Odin Sphere: Leifthraisir. Inevitabilmente Valentino Rossi ha fatto valere la sua importanza, che gli ha permesso di racimolare un discreto numero di voti a dispetto della sua scarsa presenza tra i commenti. Indicativo il parere di un lettore che ha chiaramente dichiarato di votare il suo gioco solo per il nome che porta. Evidentemente Milestone ha fatto la scelta giusta in termini di testimonial. Alla fine però, nonostante le buone intenzioni di chi cercava giochi di nicchia e il carisma di Vale a spuntarla è stato anche stavolta il gioco che più di tutti si avvicinava al concetto di blockbuster, quel Mirror's Edge Catalyst che ha saputo risvegliare in alcuni commentatori le stesse emozioni vissute col primo capitolo. Probabilmente il fascino dell'ambientazione distopica e l'emozione di vivere il parkour in prima persona hanno pesato più di una città che nella nostra recensione è apparsa poco interessante e un finale decisamente caotico.

Il parere della redazione

Di tutt'altro avviso sono stati i componenti della nostra redazione che probabilmente erano molto affezionati ai propri ricordi della PlayStation 2, visto che hanno votato quasi all'unanimità Odin Sphere: Leifthraisir, anche se quasi sempre affiancato a Mirror's Edge Catalyst o altri titoli. Questo perché in redazione possiamo dare tre preferenze invece di una sola. Alla fine dei giochi a spuntarla è stato l'action RPG di Vanillaware per evidenti meriti artistici. Il gioco originale uscì quando ormai il grande sole di PlayStation 2 stava calando e tutti pensavano solo al futuro, questo purtroppo non permise a Odin Sphere di venire apprezzato nel modo giusto. Oggi finalmente, grazie a questa versione riveduta e corretta, possiamo ammirarne gli incredibili paesaggi, le meccaniche di combattimento raffinate e una storia che vi terrà occupati almeno 40 ore. D'altronde il giudizio finale del nostro Emanuele Gregori, che ha premiato il gioco con un 9 tondo tondo, parla chiaro: "Siamo di fronte ad un titolo che lascerà il segno. Nonostante sia ormai passato quasi un decennio dalla sua uscita, nessuno degli elementi del gioco accusa il peso del tempo, e quelle piccole magagne o meccaniche meno riuscite dell'originale sono state risolte. Per tutti coloro che sono schiavi del passato, è addirittura possibile giocare la versione classica, così da mettere d'accordo veramente chiunque". Un plauso va dunque anche ai distributori, che posizionando il gioco in maniera strategica gli hanno permesso di brillare. Adesso la parola passa a voi: siete più d'accordo con la decisione del pubblico o della redazione?