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Sembra Skynet ma non è, serve a darti l'allegria

Housemarque è sinonimo di shooter adrenalinici, ma cosa succede quando la casa collabora con una delle figure storiche dello sviluppo che ha ispirato i suoi lavori? La risposta è Nex Machina.

PROVATO di Aligi Comandini   —   05/12/2016

Dopo la release di Resogun, gli Housemarque hanno rapidamente scalato la classifica dei "team indipendenti preferiti da Sony e dagli amanti degli shooter", concentrandosi sul genere degli sparatutto arcade ultra veloci e ribadendo il loro talento con l'ottimo Alienation.

Sembra Skynet ma non è, serve a darti l'allegria

I lavori della casa non sono però nati dal nulla: in larga parte ispirati dai progetti di Eugene Jarvis, creatore di Defender e Smash TV, sono praticamente evoluzioni di questi classici del passato e le loro influenze appaiono evidenti all'occhio del giocatore esperto. Se però Defender e Resogun hanno molto in comune, è anche vero che gli Housemarque fino ad oggi non si sono mai dedicati allo sviluppo di un seguito spirituale di Smash TV. Per farlo, si sono rivolti a Jarvis stesso, incontrato in occasione del DICE Summit 2014. Il risultato di questo incontro voluto dal fato è Nex Machina, un twin stick shooter con visuale dall'alto che si rifà ancora alla frenesia dei mangiamonete da cabinato, ma mette in campo il solito gameplay affinato in modo quasi maniacale e godibile a più livelli a cui gli Housemarque ci hanno abituato. Lo abbiamo provato per qualche divertente minuto alla Playstation Experience di Anaheim, ed è riuscito a sorprenderci nonostante una demo ancora pelle e ossa.

Gli Housemarque ne hanno fatta un'altra delle loro: Nex Machina è uno shooter velocissimo e spassoso

War of the machines

La premessa di Nex Machina è piuttosto familiare per chi ricorda una certa serie di film con il buon Arnold Schwarzenegger: le macchine prendono coscienza della loro individualità, si rendono conto di essere superiori agli esseri umani e si ribellano, combinando un bel casino su scala globale. Qua però niente ribellioni guidate da John Connor, l'eroe è infatti un tizio di blu vestito dalle origini ignote, interpretato dal giocatore.

Sembra Skynet ma non è, serve a darti l'allegria

È quindi il caso di aspettarsi una campagna single player con tanto di storyline (probabilmente abbozzata) nell'ultima opera di Housemarque, ma non c'erano missioni di questo tipo nella demo da noi provata: per mostrare il gameplay, infatti, la software house ha preferito mettere a disposizione dei presenti una serie di livelli arena a punti, chiusi da battaglie con i boss piuttosto impegnative. Le basi del gioco sono le seguenti: sia il giocatore che i nemici si muovono a grande velocità, ma spesso non è possibile seminare i robot o evitare i proiettili con la sola camminata base, dunque va usata una schivata con una discreta finestra di invulnerabilità - direzionabile a piacere ed estremamente rapida - per sopravvivere. Al contempo, è possibile facilitarsi la vita raccogliendo power up vari sparsi per le (minute) mappe di gioco, con bonus che vanno da una spada per eseguire devastanti attacchi dalla corta distanza, al tipico scudo che permette di reggere un colpo extra. Prevedibilmente, un colpo preso in pieno equivale ad una dipartita istantanea. La finezza sta tutta nella velocità dei livelli - rapidissimi e con bonus di punteggio se li si completa senza morire - e nella capacità di raccogliere bonus multipli, che si accumulano donando al protagonista, oltre alla spada sopracitata, la capacità di eseguire scatti extra in rapida successione, di creare onde esplosive dopo una schivata, e quant'altro.

Sembra Skynet ma non è, serve a darti l'allegria

Per la cronaca, niente checkpoint intermedi: se si crepa il livello va ripetuto dall'inizio, quindi il gioco ha una struttura trial and error che non può venir aggirata. Si avanza imparando pattern nemici e usando al meglio le proprie abilità, non accumulando vite. Inoltre, la demo da noi testata contava anche nemici poco variegati, ma questo non l'ha resa meno difficile. Tra laser da schivare, punti di rigenerazione degli avversari e ragni robotici corazzati più difficili del normale da buttar giù, Nex Machina riesce ad offrire un livello di sfida elevatissimo, ulteriormente innalzato dalla presenza di umani da salvare nelle varie mappe (una cosa che va fatta rapidamente, perché i nemici li inseguono cercando di convertirli in altre macchine da combattimento). Lodevole anche il boss finale, una grossa testa meccanica fluttuante che ha riempito lo schermo di proiettili, costringendoci a usare al meglio la schivata e un attacco caricato recuperato poco prima. Questa base essenziale, comunque, verrà ampliata nel gioco finito, con nuovi nemici, power up e, molto probabilmente, armi alternative tra cui scegliere. Di certo la demo ci è bastata a provare sulla nostra pelle ancora una volta il talento di Housemarque. Ci aspettiamo un altro grande shooter dal team.

War of the machines

La premessa di Nex Machina è piuttosto familiare per chi ricorda una certa serie di film con il buon Arnold Schwarzenegger: le macchine prendono coscienza della loro individualità, si rendono conto di essere superiori agli esseri umani e si ribellano, combinando un bel casino su scala globale. Qua però niente ribellioni guidate da John Connor; l'eroe è infatti un tizio di blu vestito dalle origini ignote, interpretato dal giocatore. È quindi il caso di aspettarsi una campagna singleplayer con tanto di storyline (probabilmente abbozzata) nell'ultima opera di Housemarque, ma non c'erano missioni di questo tipo nella demo da noi provata: per mostrare il gameplay, infatti, la software house ha preferito mettere a disposizione dei presenti una serie di livelli arena a punti, chiusi da un boss piuttosto impegnativo.

Sembra Skynet ma non è, serve a darti l'allegria

Le basi del gioco sono le seguenti: sia il giocatore che i nemici si muovono a grande velocità, ma spesso non è possibile seminare i robot o evitare i proiettili con la sola camminata base, dunque va usata una schivata con una discreta finestra di invulnerabilità - direzionabile a piacere ed estremamente rapida - per sopravvivere. Al contempo, è possibile facilitarsi la vita raccogliendo power up vari sparsi per le (minute) mappe di gioco, con bonus che vanno da una spada per eseguire devastanti attacchi dalla corta distanza, al tipico scudo che permette di reggere un colpo extra. Prevedibilmente, un colpo preso in pieno equivale ad una dipartita istantanea. La finezza sta tutta nella velocità dei livelli - rapidissimi e con bonus di punteggio se li si completa senza morire - e nella capacità di raccogliere bonus multipli, che si accumulano donando al protagonista, oltre alla spada sopracitata, la capacità di eseguire scatti extra in rapida successione, di creare onde esplosive dopo una schivata, e quant'altro. Per la cronaca, niente checkpoint intermedi: se si crepa il livello va ripetuto dall'inizio, quindi il gioco ha una struttura "trial and error" che non può venir aggirata. Si avanza imparando pattern nemici e usando al meglio le proprie abilità, non accumulando vite. Inoltre, la demo da noi testata contava anche nemici poco variegati, ma questo non l'ha resa meno difficile. Tra laser da schivare, punti di rigenerazione degli avversari e ragni robotici corazzati più difficili del normale da buttar giù, Nex Machina riesce ad offrire un livello di sfida elevatissimo, ulteriormente innalzato dalla presenza di umani da salvare nelle varie mappe (una cosa che va fatta rapidamente, perché i nemici li inseguono cercando di convertirli in altre macchine da combattimento). Lodevole anche il boss finale, una grossa testa meccanica fluttuante che ha riempito lo schermo di proiettili, costringendoci a usare al meglio la schivata e un attacco caricato recuperato poco prima. Questa base essenziale, comunque, verrà ampliata nel gioco finito, con nuovi nemici, power up e, molto probabilmente, armi alternative tra cui scegliere. Di certo la demo ci è bastata a provare sulla nostra pelle ancora una volta il talento di Housemarque. Ci aspettiamo un altro grande shooter dal team.

CERTEZZE

  • Velocissimo, adrenalinico ed estremamente affinato
  • Sistema semplice ma ricco di profondità

DUBBI

  • Si manterrà divertente a lungo come Resogun e Alienation?