112

PlayStation 4 Pro e 1080p: un cambio di rotta?

Si registrano cambiamenti sulle soluzioni adottate nei giochi per la nuova console Sony, scopriamo quali

SPECIALE di Dario Rossi   —   05/01/2017

Tra pochi giorni PlayStation 4 Pro segnerà due mesi di vita, un piccolo cammino per la nuova revisione della console Sony, che guarda con una certa decisione al mercato 4K, ma non ancora perfettamente definito. Sembra che gli sviluppatori stiano sperimentando diverse soluzioni per lasciare esprimere al meglio l'hardware, che ricordiamo presenta rilevanti migliorie sul versante grafico, il tutto seguendo la necessaria linea guida che impone una completa compatibilità con il modello base. Il quadro si fa ancora più intricato se consideriamo anche i televisori dove viene collegata la console, il supporto per display Full HD e Ultra HD aggiunge infatti un ulteriore livello di complessità sulle risoluzioni da utilizzare nei giochi, tanto che risulta difficile capire le scelte specifiche di ogni casa di sviluppo. Le strade da seguire come abbiamo visto sono diverse: si può scegliere se optare per una soluzione univoca, adattando la medesima risoluzione a diversi output, oppure elaborare specifici profili in base al tipo di collegamento video. Nello specifico abbiamo notato qualche segno che farebbe propendere per la seconda possibilità, vediamo come.

1080p e sessanta fotogrammi possono diventare uno standard su PlayStation 4 Pro?

4K per tutti

Al momento del lancio di PlayStation 4 Pro, abbiamo assistito all'arrivo del supporto per una piccola parte della libreria titoli già in circolazione, che sono stati aggiornati per adeguarsi alle caratteristiche della console. Ricordiamo ancora, non fa mai male, che questa nuova revisione presenta un'architettura Butterfly in grado di adattarsi al tipo di codice avviato. In sostanza, se vengono fatti girare i vecchi titoli PlayStation 4 privi di supporto Pro, questi funzionano allo stesso modo del modello base, mentre solo quelli graziati dal marchio "Enhanced" sono in grado di sfruttare le capacità grafiche aggiuntive. Queste informazioni arrivano direttamente da Mark Cerny che rivolge l'attenzione all'utilizzo dell'HDR e il mercato dei televisori 4K grazie alla capacità della console di arrivare fino a risoluzioni native 2160p, o avvicinarsi attraverso l'innovativa tecnica del checkerboard rendering. In entrambi i casi è logico che la macchina risulti molto appetibile per i possessori di televisori Ultra HD, sempre più popolari e diffusi, ma sappiamo che il quadro è ben più ampio e anche gli utenti con display 1080p, ovvero la maggior parte del mercato attuale, godono di diversi benefici con i titoli aggiornati su PlayStation 4 Pro rispetto al modello standard. Ci ricolleghiamo quindi con quanto scritto all'inizio, i primi titoli aggiornati, o con supporto nativo, hanno condiviso la stessa configurazione a prescindere dall'uscita utilizzata, ma ultimamente la tendenza sembra favorire maggiormente soluzioni specifiche. I motivi come vedremo in seguito non sono probabilmente incomprensibili, ma bisogna valutare anche il prezzo da pagare. Scendiamo in qualche esempio pratico: The Elder Scrolls V: Skyrim Special Edition gira a 4K nativi su PlayStation 4 Pro, offrendo quindi un ragguardevole spettacolo visivo quando collegato a un televisore compatibile; in caso contrario l'immagine viene ridimensionata automaticamente sfruttando la tecnica del downsampling. In relazione diretta con questo scenario, su un normale pannello 1080p possiamo godere di un'immagine straordinariamente pulita, grazie all'alto numero di pixel di partenza, ma il supersampling rimane una tecnica onerosa, in grado di impattare sulle prestazioni. Oltretutto, come già detto il gioco Bethesda gira a risoluzione nativa su 4K, soffrendo di qualche calo nel frame rate che si riversa inevitabilmente anche al passaggio verso il Full HD. Il risultato è paradossale proprio sui televisori 1080p, visto che a parità di risoluzione vediamo penalizzata la versione PlayStation 4 Pro rispetto a quella PlayStation 4 standard, il tutto al prezzo di una maggiore pulizia a schermo. Problematiche simili si sono verificate anche per altri titoli, inclusi Rise of the Tomb Raider e The Last of Us, ed è proprio quest'ultimo a rappresentare uno dei casi più emblematici.

Sliding Doors

The Last of Us Remastered come già detto ha dato il via a una svolta da osservare con attenzione: il titolo Naughty Dog è stato inizialmente aggiornato su PlayStation 4 Pro con l'aggiunta del supporto alla risoluzione 4K nativa, con un guadagno quindi che non ha risparmiato nemmeno un titolo che già si era rifatto il look per questa generazione. Lo splendore dei 2160p non poteva certo essere ignorato sui televisori Ultra HD, mentre passando ai più comuni Full HD si poteva comunque contare nel già citato downsampling, meno di impatto ma comunque più che apprezzabile.

PlayStation 4 Pro e 1080p: un cambio di rotta?
PlayStation 4 Pro e 1080p: un cambio di rotta?

Con l'ultimo aggiornamento 1.08 però le cose sono cambiate: il supersampling è scomparso in favore di un ritorno ai 1080p. La decisione sembra in qualche modo legata alle precedenti problematiche dell'aggiornamento, che peggiorava le prestazioni proprio sui 1080p ed è a questo punto difficile non associare al downsampling, una tecnica che come già specificato ha un peso sulle prestazioni. Forzare l'uscita al Full HD risolve quindi il paradosso di una versione che non dovrebbe proprio girare in modo peggiore rispetto al modello originale, ma tira un bilancio più severo proprio per chi non possiede un pannello 4K. In questo specifico caso le differenze rispetto alla versione standard si fanno davvero sottili e risulta difficile giustificare l'aggiornamento, ovviamente sempre rimanendo confinati in questa specifica fascia di utenza, e si va a perdere una tecnica - il supersampling - che garantisce comunque risultati non indifferenti. Altri casi li abbiamo visti con Assassin's Creed: The Ezio Collection, che su PlayStation 4 Pro gira a 2160p nativi solo in caso di collegamento con un pannello adeguato, altrimenti è sostanzialmente identico alla versione base, mantenendo 1080p nativi e 30 fotogrammi al secondo. In altri casi ancora i guadagni in effetti ci sono, ma rimangono limitati, come Pro Evolution Soccer 2017, che vede confermato lo stesso identico iter, con la differenza del framerate migliorato nei replay; per il resto vale quanto detto per il titolo Ubisoft. Con simili decisioni si vanno a creare sostanzialmente due realtà parallele di utenza, con i possessori di televisori Ultra HD che si godono tutti i vantaggi conferiti dalla maggiore definizione, mentre quelli che si accontentano dei 1080p rischiano di rapportarsi con differenze meno eclatanti rispetto alla PlayStation 4 normale e subire la pigrizia dei programmatori. Ma c'è una luce in fondo al tunnel.

Una nuova realtà a 1080p?

Diciamoci la verità, in ambito gaming il Full HD è ben lungi dal risultare un formato obsoleto, dal momento che deve ancora affermarsi pienamente come standard in questa generazione. Il modello base di PlayStation 4 non sempre riesce a toccare il magico valore di 1920x1080 pixel, anzi stanno statisticamente aumentando i titoli che ripiegano su risoluzioni inferiori o dinamiche per garantire le prestazioni, d'altronde i giochi si fanno sempre più complessi e gli sviluppatori devono stabilire delle priorità. È qui che una console come PlayStation 4 Pro comincia a farsi sentire, se dobbiamo guardare un bicchiere pieno di soddisfazioni solo per metà in questi due mesi di vita, non limitiamoci a valutare solo la parte mancante.

PlayStation 4 Pro e 1080p: un cambio di rotta?

Ci sono stati problemi, e forse altri se ne presenteranno, ma è indubbio che i lati positivi portati dalla console anche in ambito 1080p sono incontestabili: questa risoluzione sulla macchina Sony è ora uno standard e non vedremo mai giochi futuri girare al di sotto di questo valore, anche quelli con il frame buffer dinamico. Le prove sono sotto gli occhi di tutti, prodotti come Call of Duty: Black Ops 3, Infinite Warfare e Battlefield 1 superano sempre il Full HD, portando quindi maggiore pulizia e dettaglio, ma anche miglioramenti alla fluidità e i filtri grafici come l'anisotropico, o la qualità delle texture. Nonostante sia già stato analizzato nella demo, Platinum Games ha confermato che Nier Automata girerà a 1080p su PlayStation 4 Pro contro i 900p della versione base. The Last Guardian si esprime al suo meglio proprio sulla revisione della console Sony, presentando un frame rate più stabile. E Ancora. Produzioni come Steep e Rise of the Tomb Raider, attualmente la punta di diamante dei titoli enhanced per PlayStation 4 Pro, raddoppiano letteralmente i fotogrammi, una differenza che non può certo essere considerata marginale. Nel caso specifico del titolo invernale Ubisoft vediamo un quadro delle intenzioni molto definito, che focalizza sui 1080p nativi e sessanta fotogrammi al secondo, anche se non stabili. Il sequel del reboot della saga di Lara Croft è invece il migliore esempio di cosa può fare la console se messa nelle mani giuste, e anche se in pichi finora hanno seguito la saggia pista delle opzioni grafiche intrapresa da Crystal Dynamics, possiamo affermare che la rinuncia forzata del downsampling potrebbe rappresentare un prezzo adeguato da pagare, se finalizzato a titoli sempre più vicini allo standard dei 1080p e 60 fotogrammi, che per un hardware come quello di PlayStation 4 Pro è senz'altro auspicabile. Lasciare all'utente la possibilità di scegliere liberamente la risoluzione o le opzioni grafiche rimane ancora la scelta migliore, ma anche una divisione definita con i possessori di pannelli Ultra HD può trovare un buon equilibrio, se ognuna delle distinte parti è in grado di beneficiare di specifici e concreti vantaggi. Ovviamente tutte queste sono semplici speculazioni, è ancora presto per valutare un quadro che si farà più nitido nel corso dell'anno, ma possiamo già farci un'idea di quelle che potranno essere le decisioni delle case di sviluppo nel futuro.