Assembla che ti Passa #77

Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.

Il sipario del 2017 si apre sull'immancabile appuntamento con il CES, ancora nel pieno dello svolgimento, che quest'anno include prodotti basati su due nuove famiglie di CPU, informazioni sulle nuove GPU di fascia alta AMD e a parecchia altra carne al fuoco tra tecnologie virtuali, automobili elettriche, intelligenze artificiali, monitor OLED da oltre 70 pollici, nuove SSD, ultraportatili sottili come un paio di monete e persino un progetto Razer, chiamato Project Valerie, equipaggiato con tre schermi da 17 pollici capaci di mettere in campo una risoluzione complessiva di 11.520 x 2160 pixel. Terrorizzati dal possibile prezzo di un portatile del genere, ci spostiamo sul settore desktop ma saltiamo portatili e costosi preassemblati equipaggiati con le CPU Kaby Lake, già trattate in questo articolo, per concedere un piccolo spazio ai processori Summit Ridge Ryzen.

Le nuove CPU AMD basate su architettura Zen non hanno una data di lancio definita, ancora indicata con un generico primo trimestre 2017, ma stanno scaldando i motori com'è evidente dalla presenza sullo showfloor del CES di svariate motherboard, incluse soluzioni di fascia alta come la ASRock Taichi X 370. Con le nuove CPU, tutte overclockabili, AMD si mette finalmente al passo con Intel, processo a 14 nanometri e RAM DDR4 dual channel inclusi, ma affronta anche un grosso cambiamento, a partire dal socket per il processore, che si traduce nella necessità di nuove soluzioni di raffreddamento. La buona notizia è che l'intera gamma dei dissipatori aftermarket più conosciuti, dalla Noctua NH-D15 fino alle soluzioni a liquido EKWB, dovrebbe essere pronta per il lancio delle CPU Zen, offrendo da subito un'ampia possibilità di personalizzazione agli acquirenti. Sono invece ancora scarse le informazioni sulle schede video Vega, eccetto i rumor sull'uscita nella prima metà del 2017 e l'esistenza di una presumibilmente mostruosa versione dual-GPU, nonostante una presentazione tutta dedicata alla nuova architettura grafica AMD che viene indicata come le più scalabile di sempre, capace di passare senza problemi dal calcolo a mezza precisione a quello a doppia precisione orientato al settore professionale. Grazie a questa soluzione che punta alla versatilità come fa Zen nel campo dei processori, AMD ha la chiara intenzione di tallonare NVIDIA dal punto di vista dei supercomputer e dell'intelligenza artificiale, cavalcando un'architettura tutta nuova tra i cui punti di forza spicca l'impiego della minuta ma estremamente performante memoria HBM2.

Cinonostante la flessibilità delle nuove GPU sarà sfruttata anche nel gaming di fascia alta, come evidenziato dal prototipo di una scheda Vega capace di alte performance con Doom e Star Wars, ma parliamo di soluzioni di lusso che non eliminano dall'orizzonte delle possibilità eventuali schede della serie RX 500 basate su architettura Polaris. Anzi, pare piuttosto probabile che la Radeon RX 560M, destinata ai portatili, sia equipaggiata con il chip Polaris. La nuova GPU a basso consumo potrebbe essere un rebrand della RX 460M, visto l'uso di 4GB di semplice memoria GDDR5, ma potrebbe anche essere basata su tecnologia Polaris 12, possibile evoluzione di Polaris 11 comparsa recentemente nei driver AMD per MacOS. Inoltre non sono da escludersi schede Polaris superiori alla RX 480 e destinate a confrontarsi con la GeForce GTX 1070, così com'è probabile l'arrivo di schede Vega depotenziate, ed equipaggiate con memoria GDDR5X, destinate a mettere i bastoni tra le ruote alla GTX 1080. Le possibilità, è chiaro, sono innumerevoli ed è possibile che qualche altra informazione emerga anche nella giornata di oggi anche se, lo abbiamo già detto, siamo propensi a credere che la presentazione effettiva della serie RX 500 ci aspetti durante un nuovo evento in stile Capsaicin, possibilmente pianificato per movimentare la GDC 2017 di fine febbraio. Nel frattempo NVIDIA non ha ancora presentato la GTX 1080 Ti preferendo farsi bella con il materiale inedito di Mass Effect Andromeda, presentare il servizio streaming GeForce Now in relazione al quale si rumoreggiano prezzi folli e sostenere il progetto Nvidia Shield che nella nuova versione punta al 4K sia per i servizi video, inclusi quelli di Netflix e Amazon Prime, sia per i videogiochi, con il supporto HDR.

In tutto questo la possibilità di pagare 25 dollari per dieci ore di gioco in streaming, sebbene il prezzo garantisca prestazioni da GTX 1080, è quanto di meno esaltante si possa immaginare, soprattutto considerando le ancora inevitabili problematiche legate alla connettività, ed è per questo che guardiamo a un altro paio di annunci legati a NVIDIA che riguardano la tecnologia regina del CES. Parliamo dei monitor, come sempre protagonisti della manifestazioni di Las Vegas, che quest'anno sono sotto i riflettori sia per l'annuncio di nuovi pannelli a 4K ad alto refresh, sia per l'introduzione della possibilità di combinare tecnologie G-Sync e FreeSync, per l'occasione passata alla versione 2, con l'HDR. Considerando come sono andate le cose con i monitor 4K a 120Hz presentati l'anno scorso e mai arrivati sul mercato, la nostra speranza è che le cose nel 2017 vadano diversamente anche perchè l'uscita di una generazione di monitor 4K con refresh superiore ai 60Hz dovrebbe abbassare i prezzi delle soluzioni 1440p ad alto refresh attualmente sul mercato. Gli schermi presentati da NVIDIA, ovviamente equipaggiati con tecnologia G-Sync, sono l'ASUS ROG Swift PG267UQ e l'Acer Predator XB272-HDR, entrambi contraddistinti da tecnologia Quantum Dot Led, supporto HDR10, DisplayPort 1.4 e HDMI 2.0. La tecnologia Quantum Dot Led, o QLED, si basa su microcristalli, poco più grossi di una molecola d'acqua e impiegati anche nei nuovi televisori Samsung, che garantiscono una fedeltà dell'immagine decisamente superiore e la possibilità di essere impiegati in schermi flessibili. Ma torniamo ai monitor presentati da NVIDIA che vantano una retroilluminazione suddivisa in 384 zone controllabili indipendentemente, cosa che dovrebbe garantire colori vividi e neri quasi assoluti. Ed è un qualcosa che ci intriga parecchio pur aspettandoci prezzi da capogiro e dovendo affrontare una problematica non da poco. I 144 frame per secondo a 4K sono difficili da raggiungere anche con titoli piuttosto leggeri e sono ancora fuori portata, persino con due GPU di fascia estrema, quando entrano in campo i giochi più pesanti.

Il primo Assembla che ti Passa del nuovo anno è tutto all'insegna del CES di Las Vegas

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