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Fire Emblem Warriors: una formula classica, anche troppo

Ci siamo seduti per provare il musou in uscita entro l'anno per Nintendo Switch

PROVATO di Umberto Moioli   —   14/06/2017

Non passa una fiera di settore senza un musou sviluppato da Omega Force: il team è talmente specializzato nel genere che diverse case di sviluppo si affidano a loro per portare a termine spin off a tema, titoli action dalla formula oramai oggettivamente abusata che, evidentemente, riescono a ritagliarsi una fetta importante di pubblico senza essere produttivamente troppo onerosi. O si amano o si odiano insomma, non ci sono vie di mezzo e diversamente non potrebbe essere considerando quanto radicale e unica sia una simile proposta videoludica nel 2017. In ogni caso, quest'anno tocca a Fire Emblem Warriors che quantomeno ha dalla sua una proprietà intellettuale molto interessante, negli ultimi anni davvero molto forte su portatile, e poi il fatto che si tratta del debutto del genere su Nintendo Switch, console che grazie ai recenti successi sembra generare interesse praticamente ogni qual volta viene annunciato un titolo a lei dedicata. E la giornata di ieri è stata particolarmente ricca in questo senso. Ci siamo messi comodi nello stand della casa giapponese e abbiamo speso una buona mezz'ora tra centinaia di nemici e qualche problema di troppo.

Una mappa per quattro

L'idea di fondo è la solita: enormi mappe con centinaia di nemici chiedono di essere ripulite a suon di mazzate, facendosi largo tra una folla quasi inerme fino al boss di turno, capace di darci un po' di filo da torcere in più. Non si può dire che non sia divertente, perché comunque è gratificante spazzare via tutta quella carne da macello, però è indubbio che una simile formula si presta a diventare ripetitiva rapidamente. Caratteristica di Fire Emblem Warriors è piuttosto la scelta di affidare al giocatore un party composto da quattro personaggi tra cui scegliere in qualsiasi momento, con gli altri che restano controllati dall'intelligenza artificiale fintanto che non li vogliamo usare direttamente. Gli eroi sono stati presi dai capitoli Shadow Dragon, Awakening e Fates, ma c'è una porzione del roster inedita, che verrà introdotta dalla trama scritta ad hoc per l'occasione. Carina la possibilità di comandare i compagni che non gestiamo direttamente, così da dirgli di darci man forte piuttosto che muoversi in autonomia e velocizzare il completamento dei vari obiettivi che di volta in volta ci vengono proposti.

Le statuine Amiibo dedicate a Fire Emblem saranno compatibili, perciò aspettatevi dei contenuti dedicati a tema.

È stato inoltre inserito un nuovo sistema di mosse finali, da eseguire sugli avversari più tosti un po' come accade nella serie regolare di Fire Emblem. Si tratta di alcuni piccoli richiami trasportati nel mondo dei musou, ma supponiamo che i fan possano ritenersi soddisfatti da tali aggiunte. Meno esaltante è invece la resta tecnica del prodotto. Fire Emblem ha una sua estetica, per carità, però trasportata nel motore di Omega Force questa tende un po' a perdersi e l'assenza di un gran numero di elementi iconici, come invece è accaduto per Hyrule Warriors ma anche per One Piece, rende l'esperienza non troppo suggestiva a meno di non essere davvero molto addentro la serie di riferimento. Inoltre se è vero che questo action game gira fluidamente sulla piccola Nintendo Switch senza praticamente mai alcuna incertezza, è altrettanto innegabile che il forte pop in dei nemici diventi presto fastidioso con scene a tratti comiche, come quando capita che sferrato un colpo gli avversari si materializzino sullo schermo già colpiti. Molto del successo di questa operazione andrà comunque valutato dopo aver messo mano al prodotto finale: il numero di personaggi giocabili, la componente ruolistica che è parsa invero piuttosto leggera e il numero di modalità di gioco saranno aspetti da tenere in considerazione per capire se valga la pena oppure no investire i propri soldi su questo ennesimo musou. In compenso le vostre statuine amiibo dedicate a Fire Emblem sono compatibili, perciò aspettatevi dei contenuti dedicati a tema. Il giorno del rilascio è già stato scelto in Giappone, dove arriverà sugli scaffali il 28 settembre, mentre negli Stati Uniti e in Europa si parla di un generico "autunno". Dovremmo insomma averlo tra le mani nel periodo caldo, quello di Super Mario Odyssey e compagnia.

Abbiamo provato Fire Emblem Warriors senza pregiudizi e ci siamo tutto sommato anche divertiti. È però innegabile che il titolo affonda a piene mani negli stilemi un po' abusati del genere, un punto di partenza che lo farà amare a chi in cerca di questa particolare esperienza, ma che non riuscirà ad attirare tutti gli altri. Il problema non è la voglia di piegare una proprietà intellettuale nota su una formula versatile, piuttosto la pigrizia di Omega Force che non sembra capace o interessata a darle una quantomai necessaria svecchiata.

CERTEZZE

  • Immediato e divertente
  • Alcune aggiunte a tema Fire Emblem sono carine

DUBBI

  • La formula è davvero sempre uguale a se stessa
  • Tecnicamente poco ambizioso
  • Non sappiamo ancora nulla della trasposizione per Nintendo 3DS