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Le mani sulla beta di Destiny 2

Dopo mesi di attesa, è il momento per tutti i guardiani di mettere le mani sull'atteso titolo Bungie. Destiny 2 beta è qui!

PROVATO di Marco Cremona   —   21/07/2017

Dopo aver provato più volte il nuovo titolo Bungie, è arrivato il momento per tutti i giocatori di verificare con mano quello di cui vi abbiamo parlato negli ultimi mesi. La beta di Destiny 2 è finalmente arrivata e sarà disponibile per tutti dal 21 fino al 23 luglio. Se non avete una console non preoccupatevi, la beta PC sarà disponibile nel mese di agosto in data da determinare. Tra le novità principali anche la possibilità di selezionare un personaggio e cambiare sottoclasse con un click, questo ci ha permesso di analizzare nel dettaglio ogni singolo gameplay di ognuna delle sottoclassi dei personaggi di Destiny. Le sorprese non sono poche e tra un menu e l'altro dell'interfaccia, troviamo pure una personalizzazione molto più completa così come la conferma di molti altri aspetti che fino a una manciata di giorni fa erano solo speculazioni. C'è da dirlo, uno degli elementi più discussi tra i fan è anche tra i più interessanti: paragonando questa beta a quella del primo capitolo, ci ritroviamo con meno della metà dei contenuti giocabili rispetto al passato, ma dietro quella che può sembrare superficialità nella scelta dei contenuti potrebbe in realtà celarsi la ricerca di un feedback molto più mirato.

La beta e i suoi contenuti

Finita la prima missione della campagna che, come vi abbiamo detto più volte, ci fa intuire una narrazione finalmente completa e ricca di cinematiche e trama, è molto facile trovarsi spiazzati dalla schermata del menu della beta che comprende solamente tre attività. Se il primo Destiny era un grandissimo punto interrogativo e doveva ricevere feedback su quelle che erano le dinamiche base del gioco e di tutto il sistema di progressione, Destiny 2 parte da delle solide basi rifinite in tre anni di attività, patch dopo patch, fortemente influenzate dalle voci dei giocatori. La beta include l'assalto La Spirale Invertita, che mette alla prova il giocatore su dinamiche già ben rodate in passato fornendo quello che probabilmente sarà solo la punta dell'iceberg a livello di sfida PvE. Un terreno poco battuto è invece il PvP e quindi tutta la modalità crogiolo. Come già accennato in passato, il multiplayer competitivo di Destiny 2 viene profondamente trasformato dai cambiamenti fatti al gameplay di base del titolo, senza considerare la scelta da parte del team di sviluppo di abbandonare totalmente il 6v6 per favorire scontri quattro contro quattro caratterizzati da un maggior teamplay e un time to kill radicalmente più alto. I pochi contenuti, quindi, dovrebbero essere guardati dall'ottica dell'effettivo bilanciamento finale del gioco, tenendo in mente il concetto che riuscire a bilanciare un gioco caratterizzato da un'enorme numero di armamenti, dove ogni giocatore ha un personaggio totalmente unico e diverso da tutti gli altri, è un'impresa titanica. Oltre al fattore bilanciamento, l'infrastruttura dei server del titolo Bungie è sempre estremamente delicata, non basandosi sul classico "server dedicato" ma proponendo una valida alternativa adatta alle dinamiche di gioco e non è raro trovare drastici errori come per esempio MOOSE che sta venendo attualmente investigato dal team. Nonostante alcune difficoltà, stando a quello che abbiamo provato, le premesse in realtà sembrano ottime.

Le mani sulla beta di Destiny 2

Bilanciamento, Team Play e Competizione!

Riprendendo proprio quanto scritto sopra, Destiny 2 è decisamente indirizzato verso il PvP competitivo. Tutte le abilità dei guardiani si ricaricano con la stessa velocità, influenzata solamente dalle nostre azioni in combattimento. Questo significa che se tutti i giocatori non facessero nulla per tutta la partita, le loro super abilità sarebbero completamente cariche nello stesso esatto momento. Il ruolo delle armature è quindi più realistico, non impattando le abilità del giocatore ma le varie caratteristiche tra velocità di movimento, resistenza ai colpi e velocità di rigenerazione della salute. Nonostante allo stato attuale il numero di equipaggiamenti ottenibili tramite il sistema di drop a fine partita sia estremamente limitato, l'attuale bilanciamento ci ha colpiti in maniera piuttosto positiva. Nessun'arma riesce a prevalere sulle altre, ognuna è adatta a seconda delle circostanze, ma in genere si fa fatica a trovare un vero "Meta" che faccia sfigurare tutte le altre. La qualità delle connessioni e il netcode di gioco, inoltre, sembrano aver fatto passi in avanti. La ricezione dei colpi da parte dei nemici era ottima, così come in generale l'intera esperienza di gioco che è sempre rimasta fluida e reattiva in qualsiasi situazione; sarà curioso vedere come le connessioni meno spinte si rapporteranno con i server di gioco. Parlando ora degli scontri, questi sono finalmente caratterizzati da un vero e proprio Team Play, complice la scomparsa delle armi "speciali" ora divenute armi pesanti, rilasciate con più frequenza ma ottenibili solo da un giocatore alla volta. Nella beta, scegliere la voce partita veloce ci permette di giocare Controllo, mentre selezionando la playlist Competitiva verremo proiettati sulla nuova modalità Detonazione. Mentre nella prima è ancora possibile scorrazzare individualmente qua e là nella mappa conquistando i territori e sconfiggendo i nemici, messo piede su Detonazione il gioco di squadra regna su tutto. Come ci aspettavamo, sono stati fatti numerosi accorgimenti per rendere l'esperienza di gioco più competitiva, prima di tutto la ricerca per gruppo, ogni volta che siamo andati in ricerca con un nostro compagno di squadra, il sistema matchmaking selezionava altri tre gruppi da due per completare le squadre, lo stesso dicasi per quanto riguarda la ricerca in full team da quattro giocatori. Andare in ricerca da solo su Detonazione, può indubbiamente portare a scontri meno combattuti e partite più leggere, ma se si mette piede nella modalità con un team, dovremo prepararci a utilizzare al massimo ogni nostra risorsa. Con il fatto che il gioco garantisce l'assist come uccisione, proponendo un sistema che ricorda quanto visto su Overwatch, focalizzarsi sulle uccisioni di squadra battendo i nemici sul proprio numero e sfruttando la mappa per coperture e posizioni tattiche diventa assolutamente necessario per conquistarsi la vittoria. Detonazione è sicuramente il primo approccio verso la competizione, che fa ben sperare in un futuro in cui saranno anche presenti dei veri e propri ranghi a seconda della classificazione ottenuta, ma fino a conferma ufficiale da parte di Bungie, possiamo solo augurarci il meglio.

Le mani sulla beta di Destiny 2

Inventario e personalizzazione

Indubbio passo avanti è la gestione dell'inventario che, nonostante riprenda molto le linee del suo predecessore, riesce a portare sostanziali novità che strizzano l'occhiolino a una personalizzazione unica. Ogni armamento, comprese navette, astori, spettri, armi e armature, sono personalizzabili tramite gli shader, ovvero, delle piccole modifiche da applicare al singolo pezzo per cambiare totalmente il colore dell'equipaggiamento. Se nel primo Destiny ci ritrovavamo a dover fare i conti con un unico shader per tutta la nostra armatura, ora saremo liberi di applicarlo singolarmente a qualsiasi cosa ci venga in mente. Ad attirare la nostra attenzione sono i telai per le armi. Mentre non è ancora possibile selezionare un telaio diverso o applicare qualche modifica che non si basi sul sistema di perk, l'esistenza di questi lascia sperare nella possibilità di applicare moduli alle armi per cambiarne radicalmente il loro funzionamento. Amato o odiato, torna il sistema di infusione, applicabile a tutto l'equipaggiamento. Tramite questo sistema, una volta trovato un equipaggiamento di livello superiore al nostro, al posto di forzarci a scegliere quale equipaggiare, potremo infondere quello più alto in quello di livello più basso in modo da fargli fare un vero e proprio level-up. Oltre alla predisposizione dell'inventario, purtroppo, non abbiamo potuto provare nessuna personalizzazione, ma la presenza delle varie opzioni ci permette di comprendere la direzione in cui sta puntando il team di sviluppo.

Le mani sulla beta di Destiny 2

Conclusione

La beta di Destiny 2 è un'anteprima assolutamente interessante, prima tra tutte la possibilità di provare finalmente il titolo anche su console base come Xbox One e PlayStation 4. In tutta sincerità, visto il gioco su PC e PlayStation 4 Pro eravamo preoccupati dell'effettiva resa finale sulle console meno potenti, ma l'upgrade grafico è abbastanza evidente indipendentemente dalla piattaforma scelta. I modelli prima di tutto sono molto più grandi e dettagliati, gli effetti ambientali e la qualità di ombre e riflessi sono di prim'ordine, ogni esplosione porta inoltre con sé tanti effetti particellari rendendo il gioco una fantastica esperienza da vedere su schermo. Mentre alcune scelte potranno non essere gradite dalla totalità della community, Bungie sembra avere le idee chiare sul gioco che avrà il difficile compito di rimanere estremamente accessibile ed essere completamente godibile da una grandissima varietà di videogiocatori. Ogni giocatore trova in Destiny il proprio motivo personale per cui continuare a giocare, che si tratti di passare una serata in compagnia con gli amici o di affrontare le sfide più difficili. Il team di sviluppo, sta fornendo ai giocatori tutti gli strumenti necessari per godere al massimo l'esperienza di gioco una volta rilasciato il titolo il 6 settembre 2017, fino ad allora, possiamo augurarci soltanto che la beta risolva tutti i problemi ai server riscontrati dagli utenti e che renda le prime settimane di gioco godibili per tutti.

Dalla beta abbiamo potuto ricavare molte informazioni in più e confermare l'idea che ci siamo fatti durante le varie prove fatte a Los Angeles. La resa tecnica su console standard è ottima al contrario delle nostre aspettative. La missione della campagna presenta qualche dettaglio in più aumentando ancora le nostre aspettative sulla storia del gioco. Il multiplayer va nella direzione giusta, con quella che sembra essere una buona qualità delle connessioni e un ottimo bilanciamento, proponendo scontri basati sulle armi primarie e sul team play. Se il bilanciamento delle armi rimane quello che abbiamo provato in beta, Destiny 2 potrebbe avere un futuro competitivo, introducendo playlist dedicate ai giocatori professionisti. In tutto questo, non va assolutamente dimenticata l'importanza della componente PvE e, più in generale, del fattore divertimento che dovrà garantire attività adeguate per tutti i giocatori indipendentemente dai loro gusti.

CERTEZZE

  • Miglior bilanciamento multiplayer
  • La storia sembra andare nella direzione giusta
  • Le varie sottoclassi sono tutte divertenti da giocare
  • Teamplay e possibile futuro competitivo
  • Qualità delle connessioni e server migliorata

DUBBI

  • Problemi di accesso ai server per numerosi giocatori
  • Allo stato attuale, troppi pochi contenuti