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Vediamo le origini del Drago di Dojima nella videorecensione di Yakuza Kiwami

Un ottimo remake per il primo capitolo della serie SEGA dedicata a Kazuma Kiryu

VIDEO di Raffaele Staccini   —   22/08/2017

Dopo l'ottimo prequel Yakuza 0, la serie Yakuza torna a far parlare di sé con Yakuza Kiwami. Si tratta infatti del remake del primo capitolo della serie SEGA, uscito originariamente su PlayStation 2 nel lontano 2006.

Yakuza Kiwami, tuttavia, non si limita a essere una semplice remaster, bensì si presenta come un vero e proprio remake, che non solo utilizza gli asset di Yakuza 0 per ridisegnare completamente la grafica, ma aggiunge alla campagna diverse scene d'intermezzo inedite che fanno luce sugli aspetti più oscuri della trama, nonché un gran numero di quest secondarie in grado di allungare in modo sostanziale la durata dell'esperienza. La storia narra gli eventi corrispondenti all'ascesa e alla caduta di Kazuma Kiryu, "il drago di Dojima", un astro nascente della Yakuza che un giorno decide di sacrificarsi per i suoi più cari amici, assumendosi la responsabilità dell'omicidio del boss del suo stesso clan e finendo per scontare dieci anni di carcere. Quando esce di prigione, tuttavia, le cose sono molto cambiate: l'amico fraterno di un tempo, Akira "Nishiki" Nishikiyama, è diventato una persona spietata e assetata di potere, mentre la ragazza a cui teneva particolarmente, Yumi, sembra scomparsa nel nulla. Il clan Tojo è inoltre in subbuglio: qualcuno ha rubato dieci miliardi di yen dalle casse dell'organizzazione e subito dopo il presidente Sera è stato assassinato. Ma cosa ha a che fare questa situazione con la bambina che Kazuma incontra per caso fra le strade di Kamurocho? Sta al giocatore scoprirlo, mentre si dedica alla campagna principale e alle tantissime attività secondarie offerte dal gioco.

Trovate maggiori dettagli su Yakuza Kiwami e il nostro giudizio sulla nuova fatica di SEGA nella videorecensione in testa all'articolo.