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Abbiamo provato Fight of Gods, purtroppo

Un videogioco non può reggersi solo sulla provocazione

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   16/09/2017

Fight of Gods è un picchiaduro a incontri in stile Street Fighter da poco lanciato nella sezione Accesso Anticipato di Steam, che è diventato famoso per essere stato bandito da due nazioni (almeno finora). Il motivo? I combattenti sono tutti divinità o figure prominenti di religioni morte o esistenti. Che ne direste di un bello scontro tra Gesù e Zeus? E tra Buddha e Amaterasu? Detto che la censura ci sembra sempre la soluzione peggiore possibile per affrontare questioni simili, dopo qualche partita a Fight of Gods non abbiamo potuto evitare di chiederci se una provocazione da sola possa bastare a reggere un intero gioco.

Abbiamo provato Fight of Gods, purtroppo

Provocazione nemmeno troppo originale a dirla tutta, visto che Faith Fighters di Molleindustria, un altro picchiaduro a incontri, ha fatto molto di meglio nel 2008, avendo il coraggio di inserire nel roster dei combattenti non solo personalità di religioni generalmente più tolleranti come quella cattolica e quella buddista, contro le quali ormai è davvero facile scagliarsi, almeno qui in Occidente, ma anche alcune di religioni più problematiche come quella islamica e Scientology. Inoltre lì il tema dell'intolleranza religiosa era ben esplicitato nel gameplay, mentre Fight of Gods in un certo senso mitizza le figure rappresentate, privandole di ogni forma di critica sociale. Insomma, sembra il classico gioco da "lulz" che dopo aver strappato un sorriso, rischia di lasciare il tempo che trova.

Divinità a confronto

Nonostante sia stato dato grande risalto alla disfida Gesù contro Budda, ottima mossa di marketing che ha consentito al titolo di ottenere una certa fama, i personaggi giocabili di Fight of Gods sono molti di più. Per ora ce ne sono dieci, tutti con le loro caratteristiche e le loro tecniche speciali, comprese delle super particolarmente potenti che si possono eseguire quando si sono riempite due barre posizionate nella parte bassa dello schermo.

Come già detto, tutti personaggi del roster appartengono alla mitologia o a qualche religione. Quelli selezionabili sono i già citati Gesù, Budda, Zeus, Amaterasu, ma anche Atena, la dea norrena Sif, il dio egiziano Anubi, Mosè, il generale cinese Guan Gong e Odino. Le modalità di gioco sono invece tre, se non consideriamo una piccola enciclopedia con le biografie dei personaggi: la classica modalità arcade, in cui bisogna affrontare in sequenza gli altri combattenti, la classica modalità versus, in cui si combatte contro un singolo avversario umano (solo in locale) e la classica modalità di allenamento, di cui vi lasciamo indovinare i contenuti. Siamo davvero alle basi del genere, ma non è un grosso problema visto il prezzo davvero irrisorio del gioco. Lo stesso si può dire del lato tecnico, molto povero ma dignitoso dato il livello produttivo. Gli scenari in particolare sono un po' spogli e peccano nei dettagli, ma i personaggi sono passabili, nonostante siano caratterizzati in modo banalotto.

Abbiamo provato Fight of Gods, purtroppo

Le animazioni sono passabili: alcune sono divertenti, come Gesù che spezza le braccia della croce prima di iniziare a combattere, mentre altre sono spettacolari, come quella della super di Budda. Ce ne sono anche di bruttine, ma finché non diventano compromettenti per il gameplay, ci si fa poco caso. La situazione si complica quando si inizia a esaminare il gioco vero e proprio.

Picchiamale

Fight of Gods è un picchiaduro approssimativo, con un sistema di collisioni terribile e alcune meccaniche semplicemente mal implementate. Oltretutto i personaggi sono squilibratissimi, ma questo è davvero il minimo visto che non crediamo che gli sviluppatori abbiano ambizioni competitive. A essere gravissimo è il fatto che i colpi scivolino sui personaggi, evidentemente cosparsi di olio invisibile. In particolare è molto difficile parare o evitare alcune super, per colpa di alcune animazioni approssimative. Ad arricchire un quadro già di suo disastroso ci pensa anche l'intelligenza artificiale, efficace per non più di un paio di incontri.

Abbiamo provato Fight of Gods, purtroppo

Dopo averne compresi i buchi, vincere ripetendo sempre gli stessi schemi d'attacco diventa una passeggiata, al punto che si perde qualsiasi interesse nel perfezionarsi. Le cose migliorano un po' selezionando il massimo livello di difficoltà, ma anche questo non offre una sfida duratura. Insomma, vedere Gesù prendere a schiaffi Budda potrà fare anche ridere, ma se il gameplay rimarrà questo in fase di recensione la risata si tramuterà in una smorfia stizzita.

Allo stato attuale Fight of Gods è un titolo privo di qualsiasi appeal, che dovrebbe essere rivisto da cima a fondo per diventare decente. È vero che è ancora in Accesso Anticipato, ma qui si parla di migliorare l'Intelligenza Artificiale e rivedere da zero tutto il sistema di collisioni, non di aggiustare qualche dettaglio. Più che un picchiaduro moderno, sembra uno di quelli che infestarono il mercato subito dopo l'uscita di Street Fighter 2: alcuni erano dignitosi, ma tanti altri, in particolare le produzioni occidentali come Body Blows, Dangerous Streets o Rise of the Robots, erano davvero indecenti. Insomma, attualmente sul mercato ci sono dei picchiaduro infinitamente migliori, anche per PC (le serie di SNK, quelle di Capcom, Tekken 7, le serie di Arc System Works e altri ancora), quindi non si capisce a chi possa interessare questa roba. Comunque non vogliamo essere troppo cattivi e gli daremo sicuramente una seconda chance in fase di recensione. Per ora evitatelo.

CERTEZZE

  • Qualcuno potrebbe essere attratto dalla provocazione da chierichetto frustrato di far combattere tra loro delle figure mitologiche e religiose...

DUBBI

  • Peccato che il resto del gioco provochi solo delle brutte reazioni fisiologiche
  • Le collisioni andrebbero completamente riviste, così come l'intelligenza artificiale