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Il passato e il futuro dei videogiochi di South Park

Per immaginare i prossimi videogiochi di South Park, dobbiamo prima conoscere i precedenti

SPECIALE di Christian Colli   —   24/11/2017

Dopo tanti rinvii, anche South Park: Scontri Di-retti ha fatto il giro di console e PC, riportandoci nell'omonima cittadina del Colorado, tra scoregge e battute dissacranti. Sulla serie televisiva creata nel 1997 da Matt Stone e Trey Parker abbiamo speso fiumi di parole nelle scorse settimane, proponendovi anche la nostra personalissima top 10 dei migliori episodi dedicati ai videogiochi: il successo del tie-in Il Bastone della Verità, uscito qualche anno fa, ha riportato la serie sotto i riflettori videoludici, azzeccando il genere giusto per rappresentare le avventure dei bambini più sboccati d'America in un videogame dopo un discreto numero di pessimi esperimenti.

La prima generazione

Nel lontano 1998, appena un annetto dopo l'esordio della serie televisiva, usciva infatti South Park per PlayStation, PC e Nintendo 64: sviluppato da Iguana Entertainment, il gioco era uno sparatutto in prima persona in cui si controllavano Cartman, Kyle, Stan o Kenny. Lo scopo era salvare la città, sconfiggendo i tacchini e gli altri animali mutanti che una meteora aveva trasformato passando vicino alla Terra. La trama ovviamente era ridicola, ma il gioco era di una bruttezza disarmante, monotono e ripetitivo sia nel gameplay sia nel comparto tecnico. Le musiche e gli effetti sonori, in particolare, facevano venire letteralmente il mal di testa. L'anno successivo fu invece il turno di South Park: Chef's Luv Shack, una pessima compilation di minigiochi sviluppata dallo Studio Austin di Acclaim per PlayStation, PC, Nintendo 64 e SEGA Dreamcast. A parte il fatto che in modalità single player non si poteva perdere, Chef's Luv Shack era strutturato in un modo assurdo: i giocatori dovevano rispondere a dei quiz imbarazzanti e ogni tre domande dovevano affrontare anche un minigame di natura arcade in cui, per esempio, dovevano intercettare le scatolette di fagioli nei panni di un Cartman più obeso del solito. Inutile dire che non lo apprezzarono neppure i fan.

Il passato e il futuro dei videogiochi di South Park

Nel 1999 si cimentò con la licenza lo sviluppatore Tantalus Interactive, realizzando per PlayStation, Nintendo 64 e Dreamcast un titolo corsistico sulla falsariga degli ottimi Super Mario Kart e Crash Team Racing. Più che altro, South Park Rally era un clone maldestro che imitava - malissimo - due tra i titoli più amati per le console di quell'epoca. Il sistema di controllo era scomodo e lento, i power-up poco ispirati, le piste banali e piene di bug. Non bisogna stupirsi se tra quell'esperimento e il successivo tie-in passarono ben dieci anni. Nel 2009, infatti, Stone e Parker acconsentirono a cedere nuovamente i diritti sulla serie proprio a Microsoft, pretendendo però di essere coinvolti nella lavorazione dei giochi visto che nei casi precedenti non erano stati neppure presi in considerazione. Per questo motivo, South Park Let's Go Tower Defense Play! fu sviluppato per la piattaforma digitale Xbox Live Arcade da ben tre compagnie contemporaneamente: Doublesix, Microsoft e South Park Digital Studios. Il risultato non fu esattamente memorabile ma, se non altro, riuscì meno offensivo dei precedenti. Come suggerisce il nome, si trattava di un titolo appartenente al genere strategico in tempo reale noto come "tower defense" in cui bisognava sconfiggere orde di avversari collocando delle appositi torri sul loro percorso. Più interessante invece, il platform South Park: Tenorman's Revenge sviluppato nel 2012 da Other Ocean Interactive per Xbox 360. Anche in questo caso non ci troviamo certo di fronte a un capolavoro, ma Trey e Parker scrissero la trama del gioco e graficamente sembrava proprio una puntata della serie TV. Il problema era che le meccaniche platform non si adattavano bene allo spirito della serie e lo sviluppatore non aveva grandissima esperienza, perciò il level design mediocre affossò anche questo tie-in.

Il passato e il futuro dei videogiochi di South Park

L'unica generazione che conta

Il Bastone della Verità di Obsidian e Scontri Di-retti di Ubisoft San Francisco sembrerebbero aver trovato la formula vincente nei giochi di ruolo: il genere consente infatti di mescolare in modo più fantasioso e creativo varie soluzioni di gameplay con una sceneggiatura dinamica, ricca di dialoghi. Se infatti priviamo un tie-in di South Park dell'umorismo satirico e dell'interazione tra i vari personaggi, il risultato non può che essere un prodotto sostanzialmente inutile che della serie televisiva cult ha solo l'aspetto. Lo ha dimostrato anche il recente South Park: Phone Destroyer, un clone di Clash Royale per sistemi mobile piuttosto mediocre che però fa leva sulla comicità e il fan service. L'idea di far ruotare le storie e i giochi intorno alle avventure "live action RPG" dei bambini di South Park, che si immedesimano nei loro eroi fantasy e fantascientifici, ha funzionato perfettamente e ha permesso a Stone e Parker di scrivere storie strampalate ma molto divertenti. Noi temiamo però che la formula sia diventata già ridondante, e fatichiamo a immaginare un'altra avventura nei panni del Procione o della controparte magica di Cartman. Calare il giocatore nei panni del Novellino appena arrivato a South Park funziona e consente un buon livello di personalizzazione del nostro avatar, grazie anche e soprattutto alla generosa dose di costumi e indumenti buffissimi che è possibile raccogliere in giro per la città.

Il passato e il futuro dei videogiochi di South Park

Dunque South Park dovrebbe tornare assolutamente nella forma di un gioco di ruolo, magari con l'ottimo sistema di combattimento strategico a turni impiegato in Scontri Di-retti, dove il posizionamento e l'interazione tra le unità in campo consentivano una gran varietà di tattiche. Solo bisognerebbe cambiare soggetto e magari agganciarsi a tematiche più attuali e realistiche, anche soltanto introducendo nella narrativa i personaggi che Stone e Parker hanno pian piano aggiunto alle ultime due stagioni della serie TV. Per esempio, anche se abbiamo visto Gesù in entrambi i giochi, non ci siamo ancora imbattuti né in Satana né in Saddam Hussein, due antagonisti particolarmente molesti che farebbero ottimamente squadra col Presidente, l'esilarante signor Garrison in versione Donald Trump. Le ultime due stagioni televisive hanno anche schierato in campo un nuovo personaggio: Heidi Turner, la fidanzata di Cartman, anche se non sappiamo come e se la poveretta supererà la serie in corso. Il prossimo South Park potrebbe scadere ancora di più nel soprannaturale, magari abbracciando l'eterna lotta tra il bene e il male in cui il giocatore possa decidere con chi schierarsi: immaginate uno scenario tipo quello del film Facciamola finita! in versione South Park e tutta una serie di nuovi rompicapo ambientali o personaggi da reclutare e controllare insieme ai bambini, come per esempio Randy o Ike. Purtroppo al momento non sappiamo ancora se i ragazzi di Ubisoft intendano proseguire l'ottimo lavoro svolto su South Park, ma incrociamo le dita e speriamo di saperne di più nei prossimi mesi e, soprattutto, di non dover aspettare anni prima di farci di nuovo quattro grosse risate.