Sembra che i bambini - e gli adulti - di South Park non si stanchino mai delle guerre civili. Dopo il conflitto fantasy ne Il Bastone della Verità e la battaglia tra supereroi nel più recente Scontri Di-retti, adesso tocca a un'altra irriverente pagliacciata: cowboy contro indiani. In realtà, quello è solo l'inizio: il primo titolo mobile di Ubisoft ispirato a South Park fa il verso a Clash Royale e ci fa vestire ancora una volta i panni del Novellino o Coglionazzo, trasferitosi da poco nella ridente cittadina del Colorado, senza sapere a che cosa andava incontro quando ha fatto "amicizia" con Cartman...
Tutti contro tutti
La nostra abilità nell'utilizzo del cellulare e delle app ci permetterà di schierare i più famosi personaggi della serie sotto forma di "minion" che accompagnano lo sprite del protagonista, personalizzabile all'inizio del gioco e poi in qualsiasi momento con vari costumi, lungo le strade di South Park: ogni missione è infatti un breve stage a scorrimento in cui dovremo affrontare numerosi nemici prima di una specie di miniboss, impiegando le "carte" a nostra disposizione. Ogni carta ha un ruolo specifico e capacità particolari, per esempio Cartman Sceriffo e un "tank" e può attirare l'attenzione dei nemici, mentre Calamity Wendy infligge moltissimi danni ma ha pochissima vita. Il giocatore ovviamente può costruire il proprio mazzo, basandosi non solo sui ruoli e sulle abilità delle carte, ma anche sul loro costo. L'indicatore nella parte inferiore dello schermo, infatti, aumenta gradualmente e si consuma ogni volta che giochiamo una carta trascinandola sul campo di battaglia, dunque per giocare le carte migliori, come la micidiale Palla di fuoco che infligge danni ad area, bisogna aspettare più tempo.
Purtroppo la componente strategica finisce praticamente qui. Non essendoci "lane" su cui schierare le carte, né ostacoli di intermezzo tra noi e il nostro obiettivo, i vari stage di South Park diventano presto una bolgia di sprite che se le danno di santa ragione, scegliendo arbitrariamente i loro bersagli. Noi non possiamo scegliere in che punto esatto far comparire un alleato e possiamo intervenire attivamente nello scontro soltanto toccando l'icona che attiva le super mosse di alcuni personaggi, quando esse diventano disponibili. Il resto è praticamente tutto automatizzato e, nonostante cambino i temi dei vari capitoli, l'azione si fa ben presto ripetitiva. In questo senso, South Park non differisce granché dalla maggior parte dei giochi mobile dello stesso genere: c'è ovviamente un negozio dove acquistare nuove buste di carte impiegando i dollari guadagnati giocando o semplicemente strisciando la carta di credito reale e poi è possibile potenziare le carte consumando i materiali ottenuti alla fine delle missioni.
Non manca, oltretutto, una modalità PvP che però si insinua fastidiosamente nella campagna single player. Per proseguire dovremo talvolta sfidare per forza un altro giocatore umano in un match PvP e se le prime partite sono abbastanza bilanciate, dato che i nuovi giocatori possiedono più o meno le stesse carte, man mano che ci si spinge nella campagna si sbatte la testa contro quello che il gioco stesso chiama ironicamente Great Paywall of China: non è raro imbattersi in avversari che, grazie alla fortuna o al loro portafoglio, hanno arricchito i loro mazzi di carte troppo forti per le nostre. In questi momenti si sente quindi tutto il peso degli acquisti in-app che nel resto dell'esperienza si avverte poco e niente, il che ovviamente è un gran peccato perché South Park: Phone Destroyer è un titolo molto curato sotto ogni altro aspetto. A differenza di tanti altri giochi simili, racconta una storiellina spassosa in modo molto originale, infarcendola di cutscene doppiate dal cast storico e di battute divertenti che strapperanno più di un sorriso ai fan del cartone animato cult di Matt Stone e Trey Parker.
Conclusioni
South Park: Phone Destroyer è un clone di Clash Royale tutto sommato ben realizzato nell'aspetto e nel fanservice, ma piacerà soltanto agli appassionati della serie. Per tutti gli altri rappresenta un titolo abbastanza caotico e ripetitivo in cui la strategia serve a ben poco e le famigerate microtransazioni, apparentemente invisibili, influiscono sull'esperienza in modo inopportuno, soprattutto perché Ubisoft sembra prendere in giro il polemizzatissimo trend degli acquisti in-app pur approfittandone sfacciatamente.
PRO
- Fanservice a iosa
- Tecnicamente molto curato
- Le gag e le battute sono sempre divertenti
CONTRO
- Il gameplay è poco tattico e molto confusionario
- Le missioni della campagna si assomigliano tutte
- Il PvP obbligatorio va a braccetto con le microtransazioni