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I migliori mostri di Monster Hunter: World

Li abbiamo aspettati, li abbiamo cacciati: ora è il momento di tirare le somme sui migliori mostri del nuovo Monster Hunter

SPECIALE di Christian Colli   —   08/02/2018

Inutile girarci intorno: noi saremo anche diventati i più grandi cacciatori del web, ma i mostri sono e saranno sempre i veri protagonisti di Monster Hunter. Sono i pilastri della serie Capcom, il gameplay è costruito intorno a loro, ogni arma esiste in funzione di essi: secondo lo sviluppatore nipponico, ci sono voluti dagli otto ai dieci mesi per sviluppare i mostri più importanti del gioco. Questo ovviamente vale per le creature completamente inedite, perché in Monster Hunter: World gironzolano anche vecchie conoscenze che i veterani della serie hanno già trucidato centinaia di volte in passato. Ecco perché in questa classifica abbiamo escluso, per esempio, il Rathalos e la Rathian, l'Uragaan, il Lavasioth e alcuni draghi anziani come il Kirin o il Teostra: ci siamo voluti concentrare sui mostri nuovi, anche se la maggior parte di essi è stata costruita su basi predefinite. In totale, Monster Hunter: World conta trenta mostri inediti, tra i quali diciotto di grandi dimensioni, e noi ne abbiamo scelto i dieci che ci hanno colpito di più.

Bezelgeuse

Amorevolmente soprannominato "Boeing 737" da chi ha avuto la sfortuna di vederselo precipitare addosso, questa viverna comincia a farsi viva nelle mappe di alto grado quando il giocatore meno se l'aspetta: di solito compare all'improvviso e si schianta sul terreno mentre stiamo combattendo un altro mostro, facendo fuoco e fiamme con le sue durissime scaglie esplosive. Le prime volte che si incontra è un'esperienza letteralmente agghiacciante e la musica che lo accompagna sembra gridarvi di scappare a gambe levate. Ovviamente col tempo e la pazienza diventa un altro trofeo da aggiungere alla nostra collezioni di armi e armature, ma ci ha molto colpito il fatto che il gioco lo introduca in modo così violento e imprevedibile, senza anticiparne l'esistenza attraverso missioni o cinematiche.

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Paolumu

Il Paolumu vince il premio per essere il mostro più pacioccoso del gioco... almeno finché non rivela la sua vera identità, e cioè quella di una cattivissima viverna volante capace di gonfiarsi come un palloncino e galleggiare a mezz'aria. Il suo aspetto a metà tra un pipistrello e uno scoiattolo può trarre in inganno: è un mostro infido e la sua forma lo rende anche imprevedibile. Sfortunatamente per lui, non è molto potente e risiede agli ultimi posti della catena alimentare nel suo habitat di origine, gli Altipiani Corallini. È tuttavia uno dei design più originali che Capcom abbia escogitato a questo giro, perciò si è meritato un posto nella nostra classifica.

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Pukei Pukei

Restiamo in tema "kawaii" con un altro mostro tutt'altro che spaventoso: è impossibile non scoppiare a ridere quando si affronta per la prima volta il Pukei Pukei, una coloratissima viverna strabica che ricorda un'iguana. È così simpatica che menarla dispiace quasi, almeno finché non comincia a tirare fuori sei metri di lingua e a vomitare succhi gastrici velenosi. In un certo senso, il Pukei Pukei vorrebbe sostituire un drago anziano del passato, il Chameleos, e anche se non è altrettanto potente - e fastidioso - dobbiamo dire che il design di questo mostro ci è piaciuto molto, soprattutto perché abbiamo immaginato i nuovi giocatori che, poco dopo, sono andati incontro alla Rathian pensando fosse della stessa pasta. Ah ah.

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Legiana

Il design di questa viverna è uno dei più affascinanti in assoluto: il modo in cui Capcom l'ha animata, la scelta dei colori e i suoi poteri rendono il Legiana un vero spettacolo. Si incontra per la prima volta sugli Altipiani Corallini: il Legiana fa il nido in cima alla montagna, sopra una fitta coltre di nuvole, e ogni tanto scende a cacciare, in quanto mostro predominante nella regione. Oltre a possedere un paio di zampe posteriori massicce, il Legiana genera una forte corrente ghiacciata che danneggia i cacciatori, prosciuga la loro resistenza e brilla letteralmente come neve al sole. È un mostro spettacolare e divertentissimo da combattere: sinceramente speriamo che Capcom si inventi una versione ricolorata come la Rathian Rosa, perché se la meriterebbe davvero.

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Dodogama

Aaaaw... non è un amore? Questo rospo esplosivo gironzola per il Torrente Eterno e predilige gli ambienti caldi, le caverne magmatiche e la compagnia dell'Uragaan: non è raro beccarli insieme a giocare a carte tra cristalli e fiumi di lava. Ogni tanto passa anche il Lavasioth, ma quello è un vero bullo e se la prende sempre col Dodogama che, poveretto, vorrebbe tanto farsi i fatti suoi. E invece no, dobbiamo arrivare noi a riempirlo di mazzate. Il Dodogama vomita lava a distanza e può riempirsi la bocca di macigni che poi sputa, roventi, come fossero proiettili esplosivi. L'apparenza, insomma, può ingannare: a tratti ricorda il Tetsucabra, ma fortunatamente non è altrettanto aggressivo. Tutto sommato, anche se è uno degli ultimi mostri che incontriamo, è un vero pacioccone.

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Nergigante

Il mostro copertina di Monster Hunter: World non è poi l'avversario temibile che ci aveva fatto credere essere la beta, ma Capcom lo ha caratterizzato in modo molto interessante. Il Nergigante è infatti un drago anziano che si nutre di altri draghi anziani, e le prime volte lo abbiamo incontrato addirittura sul dorso dello Zorah Magdaros come una specie di parassita. Alla fin fine, è un mostro molto simile al Gore/Shagaru Magala e i veterani degli ultimi capitoli per Nintendo 3DS non riscontreranno enormi problemi a schivare i suoi attacchi, ma per sconfiggerlo serve sicuramente un'ottima preparazione. Il suo aspetto aggressivo e feroce non mente: il Nergigante è veloce, dannoso e pericolosissimo.

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Tobi-Kadachi

Tra i vari mostri inediti, il Tobi-Kadachi è uno di quelli esteticamente più originali. Ricorda un incrocio tra una lince e uno scoiattolo volante: è sinuoso e agile e i suoi attacchi elettrici sono incredibilmente fastidiosi se si è ancora alle prime armi e non si conoscono alcune dinamiche del gioco. È comunque uno dei primi mostri che si affrontano sia a grado basso che alto, perciò non rappresenta una grande minaccia, ma è molto divertente da combattere, specialmente se decide di arrampicarsi sugli alberi per attaccare da angolazioni imprevedibili con la coda elettrificata. Speriamo che Capcom, in futuro, sfrutti questo archetipo più spesso.

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Odogaron

Come il Tobi-Kadachi, anche l'Odogaron è una novità di Monster Hunter: World. Ammettiamolo, come mostro fa un po' schifo: è un ammasso di muscoli, carne e sangue con due file di artigli, le ossa appuntite che sporgono attraverso la pelle viva della coda e, nonostante la stazza, è uno dei mostri più agili e veloci del gioco. Lo incrociamo per la prima volta nella Valle Putrefatta, dove si aggira tra le esalazioni velenose e le grotte in cui trascina i cadaveri dei mostri uccisi: quest'ultima caratteristica lo rende particolarmente inquietante e serve a caratterizzarlo meglio. Sentivate la mancanza del Seregios? Ecco, l'Odogaron è più cattivo. E mette l'effetto di sanguinamento pure lui.

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Zorah Magdaros

Ci sarebbero altri due draghi anziani che potrebbero occupare il suo posto nella nostra classifica, ma non vogliamo anticiparvi nulla su Vaal Hazak e Xeno'jiiva... anche perché nella campagna non facciamo altro che inseguire questo mostro gigantesco per scoprire la sua vera natura. Lo Zorah Magdaros non è tutta 'sta meraviglia a livello estetico, intendiamoci: sembra più che altro una montagna di fango con le fauci e la missione in cui dobbiamo respingerlo si sogna l'epicità della battaglia col Jhen/Dah'ren Moran dei precedenti Monster Hunter. Tuttavia la storia che lo riguarda è affascinante; inoltre è veramente enorme e ci si può arrampicare sopra, dove peraltro si aggira il Nergigante come in una specie di mostruosa scatola cinese. Non sarà il miglior mostro del mucchio, ma il contesto è sicuramente tra i più originali.

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Anjanath

Questa specie di Tyrannosaurus Rex non è esattamente originalissimo: in passato abbiamo affrontato creature molto simili come il Deviljho o il Glavenus, inoltre si smette di temerlo relativamente presto e tutto sommato è facile anticipare i suoi attacchi. Detto questo, l'Anjanath è stato uno dei primi mostri a dimostrare i muscoli di Monster Hunter: World. Le prime volte che abbiamo attirato la sua attenzione, ci siamo ritrovati a scappare per i cunicoli della Foresta Antica credendo di esserci messi al sicuro, salvo poi girarci e scoprire che l'Anjanath stava letteralmente sfondando le pareti naturali pur di raggiungerci e divorarci. È un'immagine che ci è rimasta impressa e che ha confermato la spettacolarità di questo nuovo Monster Hunter.

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