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Miracolo sul ghiaccio

Abbiamo rotto il ghiaccio con NHL 2011.

PROVATO di Mattia Armani   —   10/06/2010

Miracolo sul ghiaccio

Alcuni titoli EA hanno compiuto un balzo più deciso rispetto ad altri verso l'implementazione di una fisica globale. Un elemento fondamentale per evolvere l'ambito sportivo vincolato ad animazioni precalcolate e poco credibili. Tra questi titoli rientra senza alcun dubbio NHL. La novità principale di NHL 11 riguarda infatti il motore fisico e nello specifico tutta quella parte dell'hockey che riguarda ostruzioni, cariche e atterramenti.

Energia cinetica

Scagliare un giocatore contro le paratie di bordo campo era già possibile in NHL 10, con la semplice pressione di un tasto. Troppo facile secondo la maggiorparte dei fans che resteranno positivamente sorpresi dal nuovo NHL. Ora servono tempismo e velocità per caricare un avversario e quando la carica ha successo la soddisfazione è decisamente superiore tanto per la maggiore difficoltà quanto per la resa visiva.

Miracolo sul ghiaccio

Al momento dell'impatto il primo elemento che balza agli occhi sono le collisioni. Un giocatore colpito alle costole si piega all'indietro sul punto d'impatto prima di cadere al suolo. Un passo in avanti notevole che coinvolge l'intero scheletro dei personaggi. Ma non finisce qui, infatti il giocatore atterrato, se non viene fermata l'azione, può comunque tentare di proteggere o di passare il disco pur essendo sdraiato. Mancando il disco inoltre questo mantiene l'inerzia e non ci sono attrazioni magnetiche fasulle o animazioni precalcolate a disturbare e falsare la fisica. Tutto è dinamico, calcolato sul momento, prodotto dalle reazioni del ragdoll e non da scripts precalcolati. Tra le novità più rilevanti compare anche la rottura della mazza che non può essere sostituita fino alla fine dell'azione di gioco. Un elemento in grado di cambiare e arricchire il gameplay del giocatore che,seppure "castrato", può comunque ostruire e caricare gli avversari. E sia il gameplay da terra che quello senza mazza non hanno bisogno di nuovi controlli i quali si adattano contestualmente alla situazione in cui si trova il giocatore. D'altronde NHL rappresenta già l'apice della complessità in termini di controllo consentendo di gestire indipendentemente sia i movimenti del giocatore che la mazza. Inoltre, per rendere ancora più realistico il gameplay, gli sviluppatori hanno ridotto il raggio di azione del bastone che ora deve essere orientato con precisione ancora maggiore per poter catturare o bloccare il disco.

Colpo d'occhio

Sul versante tecnico le innovazioni del motore fisico si piazzano in vetta al podio ma non mancano alcuni miglioramenti in ambito prettamente estetico. La resa grafica si conferma ai massimi livelli ed è arricchita da un'illuminazione migliore che definisce in modo più convincente soprattutto i volti dei giocatori.

Miracolo sul ghiaccio

Inoltre il passaggio dalle animazioni scriptate ai segmenti di animazione gestiti dal motore fisico non ha impedito il miglioramento delle movenze dei giocatori. Ora la mazza non resta più incollata al pavimento ma ondeggia realisticamente e le movenze dei giocatori, i cui modelli sono molto simili a quelli dell'edizione passata, risultano più fluide. E restando in tema di fluidita' sembrano finalmente scomparsi i fastidiosi rallentamenti che inficiavano la resa globale di NHL 2010. Positivo quindi il giudizio in relazione alla prova su strada che ci ha mostrato un netto miglioramento per quanto riguarda collisioni e fisica dei corpi. Quest'ultima infatti si allaccia al gameplay rendendo rilevanti elementi come velocità e precisione, variabili determinanti in tutti gli scontri che producono evoluzioni sempre differenti e che incrementano il realismo e la spettacolarità del titolo.

CERTEZZE

  • Motore fisico potenziato
  • Innovazioni sul fronte del gameplay

DUBBI

  • Mole di poligoni invariata
  • Dubbi sul bilanciamento delle nuove features