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Articoli della Settimana - 25/2011

Luglio è alle porte, ma i giochi non sembrano voler andare in ferie!

RUBRICA di Matteo Santicchia   —   25/06/2011
Articoli della Settimana - 25/2011

Dopo la tempesta di recensioni della settimana scorsa, anche in questi sette giorni, alla faccia dell'arrivo dell'estate, ci siamo messi sotto per dirvi tutto sui giochi più attesi in dirittura d'arrivo nei negozi. Abbiamo espresso il nostro verdetto definitivo su F.3.A.R., su Zelda: Ocarina of Time per 3DS, Child of Eden e Shadows of the Damned, mentre sul versante degli approfondimenti e delle anteprime, tutta la redazione Nintendo ha detto la sua su Wii U, e il solito Umberto in trasferta ha passato del tempo insieme a Dead Island. Ma partiamo proprio da quest'ultimo, Dead Island. Un pò Dead Rising, un pò Left for Dead e tanto RPG. Queste in breve le caratteristiche del titolo Techland. La demo, la stessa vista all'E3, si è rifatta giocare sia in cooperativa che in single player, ma contrariamente al test della fiera americana, abbiamo ora scelto un personaggio diverso. Accantonato il "tank", questa è stata la volta della "rogue" del gruppo, in modo mettere a confronto due tipologie di personaggio (e di gameplay) sensibilmente diversi.

Paura in salotto

Arrivato un pò in sordina F.3.A.R., terzo capitolo della saga horror iniziata da Monolith Entertainment, è un buon titolo che non riesce ad entrare nella elite delle eccellenze. Dalle qualità non indifferenti, il lavoro dei ragazzi di Day 1 Studios non è comunque solo un compitino ben fatto, ma ha dalla sue alcune interessanti peculiarità. A partire da una campagna che va giocata due volte, tante quanti i protagonisti, ognuno con un gameplay molto diverso, e proseguendo con una buona varietà e un multiplayer interessante, il tutto gestito da meccaniche di gioco collaudate. D'altra parte però è impossibile non menzionare un comparto tecnico pieno di alti e bassi e soprattutto, cosa molto importante, il fatto che il titolo non mette paura, né tensione, cosa che stona terribilmente con una saga che ci abituato a farci venire una quantità infinita di colpi al cuore!

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Che cos'è Wii U? Se l'è chiesto la redazione Nintendo , che ha espresso senza peli sulla lingua il punto di vista di ognuno. Insomma, quali saranno le strategie Nintendo per questo nuovo hardware? Quale sarà il mercato che la casa di Kyoto tenterà di aggredire? E' questa la domanda fondamentale che i nostri ragazzi si sono posti, e l'impressione è che Nintendo stia tentando di "dare un colpo al cerchio e uno alla botte", tentando la strada della riconquista del pubblico hardcore grazie ai titoli mostrati, e nel frattempo tentando di rimanere fedele al quella platea casual che ne ha decretato il successo in questa generazione. Resta il fatto che una periferica di controllo dotata di schermo di dimensioni generose e piena di pulsanti, potrebbe spaventare quella utenza rapita dalla semplicità e immediatezza del Remote Controller. Staremo a vedere, passerà molto tempo prima della configurazione finale dell'hardware, di conseguenza leggetevi le impressioni dei nostri uomini Nintendo.

Coppia di eroi musicali

Gli eroi non hanno età. Quale miglior titolo Andrea Palmisano poteva mettere alla sua recensione di Legend of Zelda: Ocarina of Time per 3DS, un gioco che oggi come ieri riesce a mantenere inalterata tutta la sua bellezza.

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Perfetto ai tempi del Nintendo 64, perfetto ora tredici anni dopo per spingere un singhiozzante Nintendo 3DS, Ocarina of Time è un titolo che riesce ad emozionare e a coinvolgere tutti i tipi di giocatori, e quelli che lo bollano come giochino per bambini, bè lo giochino e poi ci facciano sapere! Insomma, la magia è rimasta immutata e accanto a un gameplay da studiare a scuola, che ha comunque visto qualche piccola modifica, troviamo anche una cosmesi di tutto rispetto che ha beneficiato alla grande dei muscoli del 3DS. Inutile scrivere che siamo di fronte ad un acquisto imprescindibile, ma noi lo scriviamo comunque! Realizzato da Tetsuya Mizuguchi al lavoro prima per Sega, poi autore di titoli come Rez, Every Extend Extra, Lumines e Meteos (tanto per citarne alcuni), Child of Eden è esattamente quello che i suoi fan si aspettano, ovvero una fusione, coloratissima e lisergica di uno sparatutto con un rythim game.

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Insomma, furiosa azione blastatoria , ottima musica da ascoltare in un titolo che tecnicamente parlando è una gemma rara, veloce e fluidissimo nel costruire paesaggi e creature da sogno all'insegna di una paletta accesa e vibrante. Ma soprattutto Child of Eden sfrutta alla perfezione Kinect, con assenza di lag e ottima precisione. Anche questo quindi un gioco da provare, liscio, col pad, o frizzante, via Kinect. Una coppia davvero particolare si è messa al lavoro per Shadows of The Damned, Suda 51 e Shinji Mikami, ovvero il visionario creatore di No More Heroes e l'uomo che di fatto ha fatto conoscere al grande pubblico il survival horror. Shadows of The Damned non poteva non essere che uno sparatutto in terza persona piuttosto classico, reso però diverso da tutti gli altri da quella componente fantasiosa, iconoclasta, ironica e fuori di testa alla quale ci ha abituato il designer col numero nel nome. Ma com'è in definitiva il titolo? Buono, interessante ma non un capolavoro assoluto, tanto valido da un punto di vista artistico, quanto discontinuo tecnicamente, caratterizzato da un gameplay non proprio originalissimo ma che funziona e diverte, dotato di un'atmosfera unica e con una coppia di protagonisti (e di designer) memorabile.

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