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Una nuova guerra moderna

Il CoD XP è stato lo scenario perfetto per scoprire e provare in prima persona l'intero comparto multiplayer di Modern Warfare 3

PROVATO di Matteo Santicchia   —   02/09/2011

La parola d'ordine è cambiamento, ma senza stravolgere un'impianto collaudato che ha fatto la fortuna del franchise. Queste le parole di Eric Hishberg, CEO di Activision, pronunciate sul palco del COD XP 2011 di Los Angeles, il mega evento di presentazione della componente multiplayer di Call of Duty: Modern Warfare 3. Le novità sono molte, ovviamente le basi sono sempre le stesse, ma tutto fa pensare che le nuove addizioni siano state pensate per rendere il titolo un filo più tattico e ragionato, andando nel contempo a sistemare quelle problematiche di bilanciamento viste nel precedente Black Ops.

Classi? Non proprio!

Prima che facessero la loro comparsa Bowling di Infinity Ward e Condry di Sledgehammer Games è stato mostrato ai giornalisti convenuti un filmato di presentazione che ha fatto mugugnare, in senso positivo, i presenti. Di tanto in tanto, in mezzo ai soliti frenetici scontri a fuoco, la regia si è soffermata a sottolineare con delle sovrimpressioni le varie caratteristiche dei soldati, mettendo bene in vista parole come Assault, Support e Specialist, i cosiddetti Strike Packages.

Una nuova guerra moderna

No, Modern Warfare 3 non ha introdotto delle classi rigide, con dei ruoli ben definiti, ma queste tre tipologie di approccio alla partita sono il modo in cui gli sviluppatori hanno deciso di rivedere il sistema delle killstreak. Molto semplicemente Assault premia le sequenze di uccisioni attivando azioni di supporto offensive, come il drone d'assalto, l'elicottero d'attacco o il Predator. Support invece è più concentrato sulla fase difensiva, ma soprattutto è fondamentale in quei momenti in cui una squadra deve muoversi all'unisono, come per la cattura di una base, di conseguenza avremo a disposizione torrette, UAV, contro-UAV, ma anche il bombardiere stealth. Contrariamente alla prassi, le azioni di supporto non possono essere concatenate ma non si resettano in caso di dipartita. Specialist, e questa è la novità più importante, spoglia il giocatore di ogni killstreak classica, dandogli la possibilità di scegliere al volo quale perk attivare nella sua versione potenziata, attingendo dalla lista di quelli esistenti da subito fino ad un massimo di sei contemporanemanente, mentre Assault e Support accedono solo ad una porzione di essi, delineando quindi un "percorso di crescita" molto vario.

Una nuova guerra moderna

All'atto pratico questo cosa significa? Presto detto, chi sceglierà di giocare "senza effetti speciali" sa che dovrà contare solo su stesso, non avendo a disposizione nessun tipo di assistenza. I perk pro sono ovviamente un bel vantaggio, ma più in generale l'impressione è che nelle mani di un giocatore capace gli specialisti possono diventare una vera e propria classe di elite, di sicuro quella più hardcore tra le tre, una bella risposta a tutti quelli che non hanno apprezzato nè la potenza devastante delle killstreak, nè un loro generale sbilanciamento, cosa piuttosto evidente in Black Ops. Continuando a parlare di perk ne sono stati ovviamente inseriti di nuovi, come Marksman che facilita l'acquisizione dei bersagli dalla lunga distanza, o Stalker che rende i movimenti più veloci quando si mira. Fanno ritorno poi le Deathstreaks, ovvero dei piccoli vantaggi momentanei al respawn del proprio giocatore. Anche qui è impossibile stilare una lista completa, ma notevoli sono la "super velocità" o un maggior potere d'arresto dei propri colpi per la prima kill.

Ma anche nuove modalità

Sul versante della crescita è stata introdotta la Weapon Proficiency, ovvero la possibilità di migliorare alcuni valori delle armi, come precisione, danno, rateo di fuoco e rinculo, che godono di un sistema di livelli (ne abbiamo viste alcune ferme al 30°), al pari del giocatore. Sono state spese inoltre alcune parole, centellinando però le informazioni, sui Point Streak. A tutt'oggi non è ben chiara la loro progressione, sappiamo solo che nelle partite ad obiettivo aiutano nella conquista delle assistenze, e che si ottengono non solo con le serie di uccisioni, bensì con tutte le azioni di un certo peso durante la partita, come difendere una bandiera, disinnescare una bomba e molto altro. Un modo questo che premia il giocatore attivo, non quello che si nasconde dietro una finestra o che si sdraia su un tetto, fatto apposta per rendere ancora più dinamiche e cooperative le partite a squadre. Parlando di nuove modalità di gioco, il duo Bowling - Condry ne ha introdotte due, Team Defender, in cui bisogna difendere il portatore di una bandiera e Kill Confirm, in cui ci viene richiesto non solo di uccidere un avversario, ma di recuperare anche la sua dog tag, pena l'annullamento della kill. Durante i minuti spesi per Elite, la nuova infrastruttura nata per migliorare l'organizzazione dell'esperienza multiplayer, è stato annunciato che i DLC che verranno rilasciati non conterranno solo mappe, bensì nuovi livelli per le Spec Ops e inedite modalità di gioco, a sottolineare la volontà di Activision nel voler dare una svolta rispetto a quanto prodotto per Black Ops.

Call of Duty: Elite

La presentazione, prima di procedere alla prova con mano del multiplayer, si è conclusa con le specifiche dell'abbonamento premium per Elite, servizio che comunque anche nella sue versione free sarà perfettamente funzionale, garantendo praticamente a tutti, paganti e non, gli stessi servizi. Ma cosa può spingere un utente a pagare 50 dollari all'anno? Oltre al servizio in sè, tutti i DLC ad un prezzo ridotto, visto che se presi singolarmente costeranno in totale dieci dollari in più, con i contenuti di gioco rilasciati poi a scadenza mensile. I clan godranno inoltre di una progressione ad hoc ben visibile, ci sarà più spazio a disposizione per uplodare i propri filmati, saranno organizzati tornei speciali esclusivi a premi, e da ultimo, ma non per importanza, la Elite TV, con scontri tra V.I.P. e servizi di approfondimento sul gioco, realizzati da specialisti e pro di Call of Duty. Insomma un vero e proprio "portale", il cui cuore però sarà a disposizione di tutti.

La nostra prova

Pad alla mano ovviamente non c'è stata la possibilità di capire il funzionamento d'insieme delle nuove feature, ma il nostro test ci ha permesso di vedere diverse mappe e di constatare i miglioramenti tecnici messi in piedi da Sledgehammer e Infinity Ward. Le mappe viste ci hanno portato in giro per il mondo tra Parigi, Londra, la Germania e l'Africa, e tutte erano caratterizzate, oltre dall'essere di dimensioni medio-grandi, da un level design che non è sembrato per nulla banale, molto intricato e su più livelli, visto che ad esempio, nella capitale francese gli scontri sono tutti ambientati nelle viuzze e nelle discese di un quartiere che ricorda molto Mont Matre, mentre per Londra le macerie della stazione della metro di Middleton, anch'essa su più livelli, hanno visto scontri dalla breve distanza molto accesi.

Una nuova guerra moderna

Insomma la qualità nel level design sembra non mancare. Davvero divertente e molto frenetica invece la modalità Kill Confirm, che sulla carta ci aveva dato l'idea di essere una semplice ideuzza, e invece all'atto pratico, grazie al dovere rimanere in zona dopo un'uccisione, sperando che non arrivino i rinforzi, riesce nell'intento di rendere una kill due volte eccitante. Passi avanti notevoli sono stati fatti sotto il profilo tecnico. Nulla di trascendentale, gli elementi in secondo piano non brillano come al solito per dettaglio, mentre i modelli, con particolare riferimento ai visi, le esplosioni e gli effetti particellari hanno subito un boost notevole, senza andare ad intaccare, usando le parole del CEO di Activision, la religione che impone a Call of Duty i sessanta frame al secondo. Funzioneranno tutte queste novità? Ma soprattutto lo zoccolo duro apprezzerà un approccio "più ragionato", fermo restando che il titolo è come al solito caciarone e pirotecnico come non mai? La nostra prova, seppur breve, ci ha lasciato sensazioni positive, quello che più ci è piaciuto è la voglia, per passione o per per necessità, da parte di Activision, di inserire nuovi contenuti andando oltre il semplice upgrade di una formula collaudata e vincente.

CERTEZZE

  • Molte novità sostanziali che coinvolgono tutti i settori del gioco
  • Un bel lavoro sul bilanciamento generale
  • Tecnicamente convincente

DUBBI

  • La separazione delle Killstreak è una scelta che farà discutere
  • Quanti giocheranno da specialista?