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Assassin's Creed, i giochi che nessuno ricorda

In attesa dell'uscita di Mirage, ripercorriamo la storia dei giochi di Assassin's Creed che nessuno ricorda fra spin-off, sequel dimenticati ed esperimenti falliti.

Assassin's Creed, i giochi che nessuno ricorda
SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   09/07/2023

Assassin's Creed rappresenta ad oggi la serie di punta di Ubisoft, con i suoi oltre 200 milioni di copie vendute, e non è ovviamente un caso che l'azienda francese stia provando a uscire da una situazione complicata investendo in maniera massiccia sul brand, che conta al momento ben undici progetti in cantiere.

Tuttavia la storia della serie non è sempre stata costellata di straordinari successi, e in particolare i tentativi di espanderne l'universo attraverso uscite secondarie, spin-off e produzioni parallele non hanno convinto il pubblico, a quanto pare fin troppo legato alla formula open world introdotta nel 2007 dal primo capitolo.

Quali sono dunque i giochi di Assassin's Creed che nessuno ricorda? Mettetevi comodi, perché la lista è discretamente lunga.

Assassin's Creed: Altair's Chronicles

Assassin's Creed, Altair in un artwork ufficiale
Assassin's Creed, Altair in un artwork ufficiale

È interessante notare come i primi tentativi effettuati da Ubisoft per estendere l'universo di Assassin's Creed si presentino come veri e propri prequel e sequel canonici, dunque non esperienze indipendenti sul piano narrativo bensì prodotti che in teoria i fan della serie avrebbero dovuto recuperare per poterne sapere di più sui personaggi e sulla lore creati dalla casa francese.

Il primo di questi progetti è Assassin's Creed: Altair's Chronicles, un'avventura dinamica i cui eventi si svolgono circa un anno prima rispetto alla storia dell'originale Assassin's Creed e vedono Altair Ibn-La'Ahad impegnato nella ricerca di un manufatto misterioso, un Calice che la confraternita degli Assassini vuole recuperare a tutti i costi per impedire che i Templari ne entrino in possesso.

Assassin's Creed: Altair's Chronicles, un'immagine dalla versione iOS
Assassin's Creed: Altair's Chronicles, un'immagine dalla versione iOS

Passare dall'hardware di PS3 e Xbox 360 a quello del Nintendo DS ha inevitabilmente comportato una sostanziale riduzione delle ambizioni tecniche del gioco, se così vogliamo definirle, ma gli sviluppatori si sono spinti oltre e hanno ridotto anche la complessità strutturale dell'esperienza, che si pone dunque come un'interpretazione davvero semplicistica e limitata delle meccaniche di Assassin's Creed.

Non a caso, nella recensione di Assassin's Creed: Altair's Chronicles abbiamo scritto che "ci si può avvicinare ad Altair's Chronicles per curiosità dopo aver portato a termine Assassin's Creed, questo è sicuro, ma si rischia di rimanere molto delusi" per via di un approccio sbagliato da parte di Gameloft, che sembrava voler ribadire i peggiori stereotipi sul mobile gaming.

Assassin's Creed: Bloodlines

Assassin's Creed Bloodlines, Altair osserva la città dall'alto
Assassin's Creed Bloodlines, Altair osserva la città dall'alto

Da un prequel a un sequel, anche questo dedicato ad Altair, Assassin's Creed: Bloodlines rivela cos'è accaduto al maestro Assassino dopo lo scontro con Al Mualim. Determinato a eliminare l'Ordine dei Templari, il nuovo mentore della Confraternita si reca a Cipro dopo aver saputo che vi avrebbe trovato un gruppo di nemici in cerca di fuga.

Giunto sul posto, Altair affronta Maria Thorpe, una Templare desiderosa di vendicare la morte di Robert de Sable, ma le risparmia la vita e la fa prigioniera. Ben presto fra i due viene a crearsi un rapporto particolare, Maria fugge ma viene salvata da Altair e, messa di fronte alla violenta realtà delle azioni dei Templari, decide di aiutarlo a sconfiggere il nuovo gran maestro, Armand Bouchart.

Come forse ricorderete, Maria compare sia in un flashback di Assassin's Creed 2 che in Assassin's Creed Revelations, visto che diventa la moglie di Altair. Per fortuna Bloodlines rende onore all'importanza di questo personaggio provando in maniera davvero ambiziosa a portare la struttura e le meccaniche tipiche della serie su PSP, e riuscendo quantomeno in parte a raggiungere tale obiettivo.

Il risultato finale, come scritto nella recensione di Bloodlines, è ben lungi dall'essere perfetto ma gli va senz'altro riconosciuto il merito di aver provato a consegnarci un Assassin's Creed portatile che non andasse a snaturare completamente la formula originale, cercando anzi di riprenderla nella maniera più fedele possibile.

Assassin's Creed 2: Discovery

Assassin's Creed 2: Discovery, un'immagine dalla versione iOS
Assassin's Creed 2: Discovery, un'immagine dalla versione iOS

È possibile perseguire un qualche tipo di evoluzione anche dopo aver preso coscienza delle proprie peculiarità, apprezzate o meno che siano: è probabilmente questo il discorso alla base dello sviluppo di Assassin's Creed 2: Discovery, anch'esso un episodio canonico che si pone narrativamente come un sequel diretto del secondo capitolo e ci mette dunque nei panni di Ezio Auditore da Firenze.

Pubblicato su Nintendo DS nel 2009, per approdare alcuni mesi dopo anche su iOS, il titolo di Griptonite Games (ebbene sì, gli stessi di Bloodlines) accetta i limiti della piattaforma su cui gira e non prova dunque a scimmiottare la serie principale e le sue prerogative, bensì abbraccia appieno una connotazione action platform e ciò gli consente di portare sul doppio schermo della console portatile qualche buona idea.

Assassin's Creed Rearmed

Assassin's Creed Rearmed e la sua visuale dall'alto
Assassin's Creed Rearmed e la sua visuale dall'alto

Primo esponente di una serie di spin-off realizzati unicamente per il mercato mobile, Assassin's Creed Rearmed prova a riportare in vita il multiplayer competitivo che la serie Ubisoft ha cercato di proporre in diverse occasioni, fallendo però miseramente per via di un turbolento mix di grafica mediocre, controlli macchinosi e un'impostazione free-to-play che concede troppo spazio a dinamiche pay-to-win.

In pratica i protagonisti vengono inquadrati dall'alto, soluzione che di per sé finisce per svilire il design dei personaggi e degli scenari, e gli viene chiesto di volta in volta di individuare ed eliminare un bersaglio fra i passanti. La formula si rivela ben presto troppo semplice, i comandi touch non la supportano efficacemente e le pur ottime musiche tratte dai capitoli principali della serie non bastano a risollevare il tutto. Meritatamente dimenticato.

Assassin's Creed Recollection

Assassin's Creed Recollection, uno sguardo all'interfaccia
Assassin's Creed Recollection, uno sguardo all'interfaccia

Primo gioco di carte collezionabili dedicato al franchise, Assassin's Creed Recollection è senza dubbio una delle produzioni meno note ma per assurdo più interessanti fra gli spin-off della serie. Il perché è presto detto: la formula consente di valorizzare l'aspetto artistico del brand grazie al design delle carte, rilanciarne i tanti personaggi e gli scenari più iconici, unendo il tutto attraverso un solido impianto strategico.

L'approccio del gioco è forse un po' frenetico per via di una gestione del tempo che magari non tutti apprezzeranno, ma gli va dato atto di aver messo sul tavolo diverse soluzioni interessanti e originali, provando a confezionare un'esperienza che fosse da un lato molto originale e dall'altro capace di sfruttare appieno l'affascinante estetica di Assassin's Creed. Conoscevate Recollection?

Assassin's Creed Pirates

Assassin's Creed Pirates e la fase di navigazione
Assassin's Creed Pirates e la fase di navigazione

Altro giro, altro spin-off mobile, in questo caso incentrato sulle battaglie navali che hanno reso celebre Black Flag e che qui vengono riproposte in maniera relativamente fedele, al netto ovviamente delle sequenze di arrembaggio. Assassin's Creed Pirates vanta persino una trama propriamente detta, in cui seguiamo le vicende di Alonzo Batilla, che passa dall'essere uno schiavo a comandare una nave pirata.

Ci sono senza dubbio alcune soluzioni poco indovinate, vedi ad esempio le improbabili "schivate" effettuate dalla nave durante i combattimenti, ma in linea di massima Pirates dimostra come sia possibile sfruttare bene determinate meccaniche mutuate dalla serie principale, in questo caso le battaglie navali, costruendoci attorno un gioco intero. Peccato che nessuno se lo ricordi.

Assassin's Creed Chronicles

Assassin's Creed Chronicles: China, la protagonista in una posa iconica
Assassin's Creed Chronicles: China, la protagonista in una posa iconica

Con ogni probabilità il progetto più importante fra quelli secondari, Assassin's Creed Chronicles è una trilogia action platform sviluppata da Climax Studios, il team autore di Silent Hill: Origins e Shattered Memories. L'obiettivo di questi giochi era di espandere l'universo narrativo della serie, introducendo Assassini e scenari inediti come la Cina imperiale, l'India della guerra anglo-sikh e la Russia della Rivoluzione d'Ottobre.

Alla fine dei conti l'esperimento non si è rivelato vincente ed è per questo che ritroviamo spesso Chronicles fra i titoli in offerta a pochi euro, ma per quanto il pubblico non abbia premiato gli sforzi di Ubisoft, in termini di valore e idee i tre episodi hanno dimostrato senz'altro di avere qualcosa da dire, riuscendo a consolidare una visione alternativa rispetto al gameplay open world di Assassin's Creed e conferendole un certo spessore.

Assassin's Creed Identity

Assassin's Creed Identity, uno scorcio di Firenze
Assassin's Creed Identity, uno scorcio di Firenze

Nel 2016 i tempi sembravano ormai maturi per tentare la strada di una conversione più o meno diretta delle meccaniche di Assassin's Creed su mobile; e così è nato Assassin's Creed Identity, uno spin-off per dispositivi iOS e Android che prova appunto a offrire quello stesso tipo di esperienza, forte di una grafica di ottima fattura e di un sistema di controllo touch finalmente all'altezza della situazione.

Caratterizzato da una collocazione temporale "di grido", parallela agli eventi della saga di Ezio Auditore, il gioco mette a disposizione scenari basati su Firenze, Roma e Monteriggioni, senza azzardare però l'ampiezza di un open world e proponendo missioni piuttosto brevi e limitate, a misura di smartphone: una soluzione che i giocatori non gli hanno evidentemente perdonato.

Assassin's Creed Rebellion

Assassin's Creed Rebellion e le sue meccaniche strategiche
Assassin's Creed Rebellion e le sue meccaniche strategiche

Ultimo progetto alternativo in ordine temporale per la serie Ubisoft, Assassin's Creed Rebellion gioca quella che probabilmente era l'ultima carta in termini creativi per provare a sbancare su mobile: i personaggi in stile chibi. Un approccio al design decisamente inedito per il brand, ma che si rivela di fatto meno "sbagliato" di quanto ci si potesse aspettare, risultando anzi intrigante.

Per fortuna l'impianto ludico è all'altezza delle sperimentazioni estetiche, con meccaniche strategiche che si adattano perfettamente al contesto e ai comandi touch, un'attenzione nei riguardi della progressione degli sbloccabili, nonché un roster pieno di fascino che mette insieme episodi principali e riduzione cinematografica. Peccato per le tante microtransazioni: che siano state quelle a farci dimenticare il gioco?