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DiRT Rally 2.0, il provato

Finalmente con le mani sul volante per provare il nuovo DiRT Rally!

PROVATO di Tommaso Valentini   —   01/10/2018

L'annuncio di DiRT Rally 2.0 è arrivato a sorpresa lo scorso mercoledì, inaspettatamente rivelato da Codemasters con tanto di data di lancio fissata per il prossimo 26 febbraio. Un giorno non poi così lontano se pensiamo che questo inverno saremo letteralmente invasi di titoloni da giocare, ma sufficiente per permettere agli sviluppatori di rifinire a dovere il titolo e raggiungere gli scaffali con una produzione di assoluto valore, capace di mostrare enormi passi avanti rispetto al primo capitolo, che peraltro avevamo già particolarmente apprezzato anche su queste pagine. Come facciamo ad esserne così sicuri? È presto detto: mentre i maggiori siti di settore riportavano il comunicato stampa noi avevamo già il gioco tra le mani, invitati da Koch Media in quel di Londra per provarlo in anteprima, con tanto di postazioni dotate di Playseat Thrustmaster, cambio manuale e persino freno a mano. Andiamo allora a vedere le impressioni che questo DiRT Rally 2.0 ci ha trasmesso, consci che in oltre quattro mesi il titolo riceverà sicuramente ulteriori miglioramenti e aggiunte, soprattutto dal punto di vista contenutistico.

A Londra per toccare con mano DiRT 2.0

La presentazione tenutasi all'interno della Red Bull Esport Arena voleva essere una breve dimostrazione di quello che il gioco è capace di fare. Mentre a casa gli amanti dei motori se la stavano spassando con F1 2018 e Forza Horizon 4, noi ci stavamo cimentando in un titolo che si pone proprio nel mezzo, con piste e tracciati su sterrato ma dall'anima da simulatore puro, un'esperienza di gioco che quest'anno è stata solo sfiortata da V-Rally 4. Non prendete però quel 2.0 come un punto di arrivo o una semplice nuova versione di DiRT perché, stando a quanto ci hanno detto gli sviluppatori, l'intero engine è stato rimaneggiato pesantemente, non solo dal punto di vista estetico (di cui parleremo tra qualche istante) ma anche e soprattutto dal lato della fisica e del modello di guida, cercando di spostare ulteriormente l'asticella verso una simulazione che risultasse il più realistica possibile. Quando ci si incastra in un sedile da pilota, ci si avvicina al volante e si ingrana la prima i cavalli si scaricano ferocemente sulla ghiaia, restituendo sensazioni del tutto simili a quelle che si provano durante una reale gara di rally. Certamente, mancano il feedback del volante sulle sospensioni e il rombo del motore sotto al cofano capace di far vibrare tutto l'abitacolo, ma con gli occhi puntati sui metri che ci separano dalla curva successiva non è per nulla difficile lasciarsi trasportare completamente.

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Il gameplay insomma funziona alla grandissima e non perdona alcun tipo di errore. I tagli delle curve vengono puniti severamente e gli impatti con gli elementi dello scenario, o i fuoripista, rischiano di compromettere in pochi istanti la nostra gara. Per raggiungere un realismo così marcato, Codemasters si è affidata quest'anno all'aiuto di reali piloti, capaci di portare esperienze e feedback diretti al team di sviluppo. La simulazione è ormai diventata talmente tanto realistica che non è inusuale vedere piloti allenarsi nel pre gara con i simulatori, imparare tracciati e cercare le traiettorie migliori, tanto da divenire uno strumento indispensabile capace di dare sostanziosi vantaggi durante le competizioni. Gran parte del merito va ovviamente al team, ereditato dal primo DiRT Rally, che si è occupato di riscrivere quasi completamente la tenuta delle vetture, forte dell'esperienza maturata e aiutato nel compito da qualche nuovo innesto di valore, per un risultato davvero sopra la media.

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Il rally è anche contorno

Correre una tappa di rally non vuol dire comunque solo sfrecciare a tutta velocità e ascoltare attentamente il navigatore, ma anche immergersi in paesaggi fantastici spesso solo visti di sfuggita dal finestrino o dal parabrezza. Codemasters allora ridisegna anche il contorno, regalandoci un bello spettacolo quando si osservano tutti i componenti nel loro insieme. C'è un cielo particolarmente realistico, le macchine che si sporcano di continuo e i tergicristalli che spazzolano il vetro per tenere alta la visibilità e un pubblico vivo e in movimento, tutti elementi che permettono ai piloti virtuali di entrare nell'atmosfera perfetta. Non c'è ancora la massima ricercatezza per ciò che concerne la vegetazione tuttavia, a causa di un motore, l'Ego Engine, che deve ancora scendere a compromessi viste tutte le nozioni legate alla fisica di cui deve tenere traccia. E poi ci sono stati promessi i sessanta frame per secondo stabili sia sulle versioni più potenti delle attuali console come Pro e One, sia sulle console base.

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Quello che i giocatori potranno decidere è invece la risoluzione, che su Xbox One X potrà raggiungere i 4K, sempre a 60 FPS: aspettiamo di vedere la versione completa ovviamente per poterne essere sicuri, ma è a questo risultato che il team sta puntando. Non mancano nemmeno poi contenuti per giocatore singolo, con la carriera migliorata e ampliata, grazie alle tappe a tempo, al rally cross e a tutta una serie di competizioni online atte a proclamare il nuovo re del volante virtuale. Da segnalare infine l'assenza, per il momento almeno, del supporto alla VR, presente nel primo capitolo ma messa da parte proprio per concentrarsi sugli aspetti più simulativi della produzione, quasi a ribadire che la realtà virtuale, al momento, è un supplemento eccessivamente costoso per i benefici e il mercato in grado di generare.

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Per migliorare ulteriormente DiRT Rally c'è la necessità di attendere una nuova generazione di console, stando a quanto dichiarato dagli sviluppatori, una potenza di calcolo maggiore in grado di perfezionare la fisica ma, soprattutto, di rendere gli stage ancora più vivi e immersivi. Al momento non abbiamo di che lamentarci comunque, DiRT Rally 2.0 sembra essere un simulatore con i fiocchi, dedicato a chi vive la passione del rally e adora correre tra fango e ghiaia, senza dimenticare le forti emozioni del Rally Cross. Un titolo insomma da tenere sotto stretta osservazione che non mancherà di accontentare chi desidera tanti contenuti di qualità sia in singleplayer sia nelle sfide online.

CERTEZZE

  • Manovrabilità delle vetture rivisto e migliorato ulteriormente
  • Supporto dei piloti per una fisica ancora più realistica

DUBBI

  • Impatto scenico perfezionabile
  • Riuscirà davvero a reggere i 60 fps costanti?