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Le mod che ce l'hanno fatta: da prodotto amatoriale a successo commerciale

Scopriamo dieci mod che ce l'hanno fatta e sono diventate dei prodotti commerciali, lanciando interi generi e diventando dei fenomeni di massa.

Le mod che ce l'hanno fatta: da prodotto amatoriale a successo commerciale
SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   27/03/2023

Molti guardano alla scena delle mod come a un fenomeno quasi accidentale dell'industria dei videogiochi, come fosse uno sfogo per utenti che non possono permettersi di realizzare dei giochi loro. In realtà non è così. Nel corso degli anni la scena dei modder si è rivelata essere un'enorme fucina di talenti e idee. Come vedrete nell'articolo saranno fatti dei nomi molto grossi e ben noti. Ad alcuni sembrerà un paradosso, visto che si parla di mod, ossia produzioni solitamente realizzate per passione da sviluppatori amatoriali, ma in realtà è meno raro di quanto si pensi un certo approccio predatorio della grande industria che, impaurita da ogni forma di sperimentazione, va a comprare, a volte addirittura a rubare, le idee nate dal basso che si sono dimostrate vincenti, spesso senza nemmeno ricompensarle, o facendolo con le briciole dei ricavi prodotti.

La strana verità è che la gran parte delle tendenze di maggior successo degli ultimi anni non sono nate da studi di cinquecento persone foraggiate da qualche editore illuminato per prodursi in chissà quale sforzo creativo, ma da modder solitari che hanno usato i tool disponibili gratuitamente dentro ad altri giochi per dare forma alle loro idee. Battle royale, MoBA, hero shooter, auto battler e altri ancora sono tutti sottogeneri nati dalla scena delle mod, diventati poi mainstream quando l'odore dei soldi si è fatto così forte da far aumentare la salivazione a manager e dirigenti vari.

Comunque sia bando alle ciance e scopriamo dieci mod che ce l'hanno fatta a raggiungere in qualche maniera il successo commerciale.

Counter-Strike

Counter-Strike: Global Offensive nasce da una celebre mod per il primo Half-Life
Counter-Strike: Global Offensive nasce da una celebre mod per il primo Half-Life

I Counter-Strike sono degli sparatutto online tattici a squadre in cui terroristi e antiterroristi combattono in diverse modalità di gioco. Valve ha annunciato che quest'estate pubblicherà Counter-Strike 2, che andrà a sovrapporsi e a sostituire Counter-Strike: Global Offensive, uno degli sparatutto online più longevi di sempre, risalente all'ormai remoto 2012. Quello che è il titolo di maggior successo della compagnia di Gabe Newell e soci in realtà non nacque all'interno di Valve, ma da due studenti universitari, Minh "Gooseman" Le e Jess Cliffe, che svilupparono e pubblicarono autonomamente nel 1999 una mod gratuita per Half-Life (1998) dal titolo Counter-Strike. Counter-Strike ottenne un successo enorme, tanto che Valve acquisì la proprietà intellettuale nel 2000. Il risultato iniziale fu la successiva pubblicazione di un gioco a pagamento, Counter-Strike: Condition Zero (2004), che usava il GoldSrc engine, a cui molti però continuarono a preferire la mod originale. Poi fu la volta di Counter-Strike: Source (2004), un remake della mod di Le e Cliffe realizzata con il motore di Half-Life 2. Quindi è stata la volta del già citato Counter-Strike: Global Offensive che, aggiornamento dopo aggiornamento, sopravvivrà fino all'arrivo del prossimo Counter-Strike 2.

DotA

DotA AllStars, la variante più famosa di DotA
DotA AllStars, la variante più famosa di DotA

Defense of the Ancients (2003), conosciuta dai più come DotA, è la mod che ha fondato il genere dei MOBA. Più precisamente era una mappa fortemente personalizzata creata dal modder Eul per Warcraft III: Reign of Chaos (2002), poi convertita anche per l'espansione The Frozen Throne. Concettualmente molto semplice, e forse per questo così coinvolgente, DotA vedeva competere due giocatori a chi per primo fosse riuscito a distruggere l'Ancient del rivale, sostanzialmente la sua base, usando delle unità speciali, chiamate Eroi, assistite da unità generiche mosse dalla CPU. Le fondamenta della mod erano sicuramente gli strategici in tempo reale, ma la semplificazione degli obiettivi e delle dinamiche di gioco, con il maggior focus sugli eroi, piacque moltissimo ai giocatori, che la preferirono anche al multiplayer base di Warcraft III stesso, più tradizionale nell'impostazione.

La mappa DotA divenne popolarissima, attirando l'attenzione di editori e sviluppatori che iniziarono a lanciare sul mercato cloni commerciali della stessa. Tra questi i due titoli di maggior successo, ancora oggi giocatissimi, sono League of Legends (2009) di Riot Games, che fu sviluppato da Steve Freaks, uno degli autori di DotA Allstars, la variante più famosa di DotA, e DotA 2 di Valve del 2013. Incredibilmente Blizzard, pur avendo avuto in mano i diritti di DotA praticamente gratis (era una mappa creata per una sua proprietà intellettuale, quindi parte della stessa), non ne sfruttò mai effettivamente il successo, finendo per venderli a Valve nel 2009. Successivamente provò a recuperare con Heroes of the Storm (2015), un suo MOBA con personaggi tratti dalle sue serie videoludiche di maggior successo, ma trovò il mercato già saturo e non riuscì mai a fare breccia tra i rivali.

Enderal: Forgotten Stories

Enderal: Forgotten Stories è un gioco di ruolo completo
Enderal: Forgotten Stories è un gioco di ruolo completo

Enderal: Forgotten Stories del 2019, aggiornato con la Special Edition del 2021, è un gioco di ruolo d'azione a mondo aperto di più di novanta ore (oltre cento per i completisti) amatissimo dalla comunità, che può vantare ben il 94% di recensioni positive su Steam, delle più di 11.000. Vario, coinvolgente e profondo, citatissimo dai patiti del genere, è in realtà una colossale total conversion di The Elder Scrolls V: Skyrim realizzata da SureAI, studio già noto per la mod Nehrim: At Fate's Edge per The Elder Scrolls IV: Oblivion, che vinse il premio come mod dell'anno su ModDB nel 2010. Nato come gruppo di modder nel lontano marzo 2003, con lo sviluppo della mod Arktwend: The Forgotten Realm per The Elder Scrolls III: Morrowind, SureAI è diventata con gli anni una software house vera e propria, inglobando altri modder come quelli del gruppo Black Raven e crescendo di fama in tutto il mondo. Oltre a molte mod, ha anche due titoli commerciali al suo attivo: Mad Restaurant People (2018) e il recentissimo Dreadful River, che risale a fine febbraio 2023. Molti di quelli che ci hanno giocato considerano Enderal: Forgotten Stories superiore anche a Skyrim per la sua natura decisamente più hardcore, per la maggiore varietà del mondo di gioco e per la storia raccontata che risulta più appagante di quella del titolo di Bethesda.

Pagine Steam di Enderal: Forgotten Stories (per The Elder Scrolls V: Skyrim) e di Enderal: Forgotten Stories (Special Edition) (per The Elder Scrolls V: Skyrim Special Edition)

Fallout: The Sum / Nous Aurons

Fallout: The Sum / Nous Aurons supera il gioco da cui nasce
Fallout: The Sum / Nous Aurons supera il gioco da cui nasce

Fallout: The Sum / Nous Aurons di Gratuit Produit è una total conversion per Fallout Tactics: Brotherhood of Steel (2001) pubblicata nel 2017 e ancora oggi aggiornata con una certa frequenza, di una qualità tale da aver ricevuto fondi pubblici per lo sviluppo dal Conseil des arts et des lettres du Québec e da essere stata citata come uno dei migliori giochi di ruolo di sempre da Felipe Pepe, l'autore del libro "The CRPG Book", praticamente una Bibbia per gli appassionati del genere. Portatore di una visione fortemente anarchica, The Sum mette il giocatore nei panni di gente comune sopravvissuta al disastro nucleare che ha distrutto la nazione immaginaria di Merica. Lì dove nei giochi di ruolo tradizionali il giocatore deve potenziarsi il più possibile per superare difficoltà sempre maggiori, in The Sum deve imparare a gestire una squadra fatta da adolescenti in crisi, anziani, non vedenti e altra gente comune, sfruttando le loro peculiarità per sopravvivere a un mondo duro e dalle dinamiche verosimili, pieno com'è di microsocietà lontanissime tra di loro, fazioni radicalizzate e situazioni a loro modo sorprendenti.

Fallout: The Sum / Nous Aurons, pagina da cui scaricarlo. Non richiede Fallout Tactics: Brotherhood of Steel per essere giocato.

Dota Auto Chess

Auto Chess è stato un piccolo fenomeno
Auto Chess è stato un piccolo fenomeno

Dota Auto Chess (2019) di Drodo Studio è una mod per DotA 2 che ha lanciato il genere degli auto battler, dei giochi dalle meccaniche generalmente molto semplici in cui i giocatori dispongono i loro pezzi su di una scacchiera per farli combattere da soli contro i pezzi avversari. Per vincere bisogna creare le giuste combinazioni di unità e far crescere quelle disponibili sommando più unità uguali. Dalla mod al lancio di giochi commerciali il passo è stato davvero breve. Non riuscendosi a mettere d'accordo con Valve, Drodo ha creato e lanciato una versione autonoma della mod, chiamata semplicemente Auto Chess, la cui prima versione è stata pubblicata come free-to-play alla fine del 2019. Valve, per non farsi prendere in contropiede ha sviluppato un suo auto battler legato alla serie DotA, chiamato Dota Underlords, pubblicato anch'esso come free-to-play nel 2019. Alla festa si è unita anche Riot Games con Teamfight Tactics, lanciato inizialmente come modalità extra di League of Legends nel 2019 e diventato poi un gioco autonomo. In breve, il mercato ha iniziato a riempirsi velocemente di cloni, che lo hanno saturato, anche perché tutti molto simili tra loro. Dopo il successo iniziale, il genere è un po' calato, ma ancora oggi continua a essere abbastanza giocato.

DayZ: Battle Royale

PUBG: Battlegrounds ha sdoganato la modalità battle royale
PUBG: Battlegrounds ha sdoganato la modalità battle royale

DayZ: Battle Royale era una variante della mod DayZ per ARMA II ispirata ai romanzi di Hunger Games e dal film Battle Royale. Sviluppata da Brendan Greene, che imparò a programmare proprio per realizzarla, fu pensata per rendere più vari gli sparatutto online, che Greene considerava troppo prevedibili per via delle mappe molto piccole e facili da ricordare. Così decise di creare un'unica, grande mappe e di aggiungere diversi elementi casuali al gameplay, come la posizione di partenza dei giocatori, quella delle armi e degli oggetti dell'equipaggiamento, per favorire la rigiocabilità e creare battaglie di scala più ampia. Le partite avevano comunque una durata limitata e i giocatori erano costretti a incontrarsi dal restringersi graduale della mappa, uccidendosi a vicenda. Grazie al successo della mod, Greene fu assunto da Sony Online Entertainment per lavorare a H1Z1, un titolo multigiocatore che prevedeva anche una modalità battle royale, poi separata dal gioco base e ribattezzata H1Z1: King of the Kill.

H1Z1: King of the Kill non ha avuto lo stesso successo di PUBG o Fortnite
H1Z1: King of the Kill non ha avuto lo stesso successo di PUBG o Fortnite

Nel 2016 Greene finì la sua esperienza con Sony Online e fu contattato da Bluehole Ginno Games, con cui sviluppò PlayerUnknown's Battlegrounds, oggi PUBG: Battlegrounds, che sdoganò il genere al grande pubblico, vendendo decine di milioni di copie solo su Steam e facendo diventare improvvisamente appetibili i battle royale anche per altri editori. Nel mentre Epic Games, lo studio dell'Unreal Engine, aveva lanciato un survival alla Minecraft di scarso successo, arrivato dopo anni di lavorazione decisamente problematici. Come mossa disperata qualcuno decise di mettere su in fretta in furia una modalità battle royale sfruttando alcuni sistemi del gioco, come quello di costruzione, e copiando spudoratamente PUBG. Lanciato come free-to-play, fu così che nacque Fortnite Battaglie Reale, gioco fenomeno degli scorsi anni, ancora oggi capace di fatturare centinaia di milioni di dollari annualmente. Proprio Fortnite e PUBG si contendono il trono del genere, ormai decisamente affollato: il primo è più forte sul mercato occidentale mentre il secondo, diventato nel frattempo free-to-play come il rivale, su quello orientale.

Team Fortress

Team Fortress 2 è stato lanciato nel 2007 ed è giocato ancora oggi
Team Fortress 2 è stato lanciato nel 2007 ed è giocato ancora oggi

Team Fortress nasce come mod per Quake. Fu realizzato da tre studenti universitari appassionati del gioco di id Software e lanciato nel 1996, diventando popolarissimo. I tre fondarono quindi Team Fortress Software, decisi a sviluppare un seguito di Team Fortress che potesse avere un qualche riscontro commerciale. Valve, da sempre molto attenta alla scena delle mod, ingaggiò il nuovo studio per lo sviluppo di Team Fortress 2 nel 1998. Mostrato in varie occasioni, Il progetto fu rinviato più volte, sparendo dai radar per diversi anni, fino a riapparire come parte della raccolta The Orange Box nel 2007. Nel frattempo lo studio aveva sviluppato e lanciato Team Fortress Classic, pubblicato nel 1999 da Sierra Studios, all'epoca editore anche di Valve, con un discreto successo. Team Fortress era una mod da giocare online che introduceva il concetto di classi. Di fatto fondò commercialmente il genere degli hero shooter, di cui i rappresentanti oggi più famosi sono appunto Team Fortress 2, che non ha mai ricevuto un seguito ma che è ancora molto giocato, e Overwatch, il cui primo capitolo copiava senza troppi misteri la struttura e molte idee del titolo di Valve.

The Elder Scrolls V: Skyrim Anniversary Edition

The Elder Scrolls V: Skyrim Anniversary Edition riconosce ai modder il loro ruolo nel successo del gioco
The Elder Scrolls V: Skyrim Anniversary Edition riconosce ai modder il loro ruolo nel successo del gioco

The Elder Scrolls V: Skyrim fu pubblicato originariamente nel 2011 diventando un fenomeno tra i giochi di ruolo per giocatore singolo che perdura ancora oggi. Se è sopravvissuto tutti questi anni non lo si deve a un supporto particolarmente incisivo da parte di Bethesda, lo studio di sviluppo, ma alla scena dei modder che si è dimostrata particolarmente attiva sin da subito. Attualmente Skyrim è il gioco con più mod su Nexus Mods, uno dei siti di riferimento per i modder, dove ne conta quasi 70.000. La cifra sale enormemente se consideriamo anche le mod per la Special Edition del gioco del 2016, lanciata per aggiornarlo alle console di nuova generazione e dargli una svecchiata anche su PC. Considerato il successo generato in gran parte dalle mod, Bethesda nel 2021 ha deciso di lanciare una terza edizione del gioco, chiamata Anniversary Edition, sostanzialmente la Special Edition con integrate settantaquattro tra le mod più amate, come quella che aggiunge la modalità sopravvivenza o Bloodchild Manor, che introduce una residenza particolare per il protagonista. Ciò che conta però non è tanto quali siano le mod, ma che dopo anni di supporto appassionato e gratuito per i suoi titoli, Bethesda abbia finalmente voluto riconoscere qualcosa ai modder, creando un'edizione del gioco in cui rappresentano il piatto forte.

The Forgotten City

The Forgotten City nasce da Skyrim
The Forgotten City nasce da Skyrim

Lo sviluppo della mod The Forgotten City iniziò nel 2011, con il lancio di The Elder Scrolls V: Skyrim. La mod fu lanciata nel 2015, ottenendo enormi riscontri per le sue qualità narrative e per la peculiarità dello scenario. Il protagonista deve scoprire cosa si nasconde dietro la legge della "Regola d'oro", per cui ogni volta che un abitante di una città rimasta ai tempi dell'Impero Romano commette un peccato, tutti gli abitanti vengono trasformati in statue d'oro. Visto il successo, il modder Nick Pearce decise di dedicarsi allo sviluppo di una versione commerciale e autonoma di The Forgotten City realizzata con Unreal Engine 4, il cui sviluppò iniziò nel 2016. L'uomo lasciò anche il suo lavoro e fondò lo studio Modern Storyteller per portare avanti il progetto. Si racconta che Pearce, per non far subire il crunch ai suoi dipendenti, abbia lavorato fino a 80 ore a settimana. La nuova versione del gioco, ampliata in ogni aspetto, è stata pubblicata nel 2021 dall'editore Dear Villagers, ottenendo ottimi riscontri di critica e di pubblico.

The Witcher 3: Wild Hunt Complete Edition

The Witcher 3: Wild Hunt Complete Edition ammette il ruolo delle mod nel miglioramento del gioco
The Witcher 3: Wild Hunt Complete Edition ammette il ruolo delle mod nel miglioramento del gioco

Per il lancio di The Witcher 3: Wild Hunt Complete Edition su console di ultima generazione, ossia PS5 e Xbox Series X/S, CD Projekt Red ha deciso di seguire una strada in parte simile a quella presa da Bethesda con The Elder Scrolls V: Skyrim Anniversary Edition, ossia di integrare nel gioco alcune famose mod sviluppate dalla comunità, sia per migliorarlo graficamente, sia per modificarne alcuni sistemi, che i modder avevano rifinito di loro trovando grandi riscontri tra gli appassionati (pensate alla ruota di selezione dei segni di Geralt). A differenza di quanto accade nel titolo di Bethesda però, nell'ultima edizione di The Witcher 3, pubblicata a fine 2022, le mod sono di fatto obbligatorie, nel senso che fanno parte del gioco e non sono disinstallabili. Sicuramente si è trattato di un modo per rivendere il gioco, ma è stato anche un riconoscimento importante per la comunità e gli sforzi fatti per migliorarlo.