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Orizzonti Pokémon: abbiamo visto in anteprima i primi 4 episodi

Ha appena fatto il suo debutto italiano la prima serie animata Pokèmon che non ha al centro l'iconico Ash Ketchum, ecco le nostre prime impressioni.

Orizzonti Pokémon: abbiamo visto in anteprima i primi 4 episodi
ANTEPRIMA di Riccardo Lichene   —   04/03/2024

La serie animata principale dei Pokémon è uno dei pilastri fondanti dell'universo dei Mostri Tascabili insieme ai videogiochi, alle carte collezionabili e al merchandise. Quando è giunta la notizia che Ash Ketchum avrebbe concluso il suo viaggio, dopo la tristezza iniziale è arrivata una bruciante curiosità nei confronti di chi e come avrebbe sostituito un personaggio così indissolubilmente associato al mondo Pokémon.

Dopo aver visto i primi quattro episodi in italiano della nuova serie animata Orizzonti Pokémon, possiamo dire che la strada è ancora lunga, ma è iniziata con il piede giusto. Essendo pensata per andare avanti per centinaia di episodi, è naturale che questa nuova serie abbia un passo narrativo molto lento e le informazioni chiave vengano spesso rimandate a un momento successivo. Nonostante questo, in ciascun episodio ci sono sufficiente mistero, stravolgimenti e stravaganza da tenere alto l'interesse nei confronti del successivo.

Per chi non sapesse nulla di questo nuovo corso, vi racconteremo dei nuovi protagonisti della serie tv Orizzonti Pokémon ora in onda su Boing (in chiaro e sull'app), dei loro Mostri Portatili, del mistero attorno a cui ruota la narrazione, dei nuovi cattivi, e dell'immancabile Pikachu, ora in veste di capitano di un'aeronave, che accompagna questa avventura.

Liko e Roy, i nuovi volti

I due nuovi protagonisti di Orizzonti Pokémon hanno un buon primo impatto, anche se hanno molta strada da fare prima di diventare iconici come Ash
I due nuovi protagonisti di Orizzonti Pokémon hanno un buon primo impatto, anche se hanno molta strada da fare prima di diventare iconici come Ash

I protagonisti di Orizzonti Pokémon sono due, una ragazza di nome Liko e un ragazzo di nome Roy, la prima accompagnata da uno Sprigatito e il secondo che si lega a un Fuecoco. Liko è originaria di Paldea, la regione di Pokémon con Scarlatto e Violetto, mentre Roy vive su un'isola nella regione di Kanto, dove inizia l'avventura. Liko, infatti, si è trasferita in un'accademia di Kanto per mettersi alla prova e trovare sé stessa, visto che è molto timida e impacciata. La storia di Liko è chiaramente impostata come il classico percorso di formazione degli anime giapponesi: già con il passare dei primi episodi, infatti, la protagonista diventa più sicura di sé e meno sbadata quindi possiamo aspettarci una riduzione progressiva dei suoi sbagli e dei passi falsi imbarazzanti con il procedere della serie.

Detto questo, nei primi due episodi i disastri combinati e le insicurezze che ne derivano sono talmente tanti che potrebbe emergere un po' di frustrazione nei confronti di Liko. Consapevoli che si tratta di un topos narrativo, ci sentiamo di rassicurarvi sul fatto che questa protagonista (che occupa la maggior parte del tempo a schermo dei primi quattro episodi) ha del potenziale. Il fatto che la sua Sprigatito sia il classico archetipo del gattino sbruffone ma determinato non aiuta, ma è stato soddisfacente vedere il loro rapporto rafforzarsi già a partire dai primi momenti di tensione narrativa.

Roy, il co-protagonista maschile, viene mostrato per breve tempo nel corso del quarto episodio e viene delineato come il classico ragazzo affamato di avventura e conoscenza che non vede l'ora di tracciare la sua rotta in compagnia di un Pokémon. È pieno di risorse e inventiva, e quando si unirà al gruppo principale di avventurieri mostrerà un carattere complementare rispetto a quello di Liko. È quasi come se gli sceneggiatori avessero separato le due metà di Ash, quella sbadatamente insicura e quella energicamente intraprendente, in due personaggi diversi con l'obiettivo di dare un punto di partenza familiare che poi si sviluppa in modi più contemporanei e personali. Una cosa è certa, finito il quarto episodio siamo rimasti affamati di nuove avventure insieme a questi due nuovi personaggi.

Un Pokémon leggendario e l’inizio dell’avventura

Non sarebbe una nuova serie Pokémon senza un Pokémon Leggendario dal passato mitico che diventa l'oggetto delle brame di una misteriosa organizzazione malvagia
Non sarebbe una nuova serie Pokémon senza un Pokémon Leggendario dal passato mitico che diventa l'oggetto delle brame di una misteriosa organizzazione malvagia

Come i fan più anziani ricorderanno, alla fine del primo episodio della prima serie TV, Ash vede il Pokémon leggendario Ho-Oh volare in lontananza creando un senso di mistero ed eccitazione tanto in chi guarda quanto nel protagonista. Allo stesso modo, nella seconda parte del primo episodio di Orizzonti Pokémon, veniamo introdotti al Mostro Tascabile leggendario che farà da filo conduttore almeno ai primi due blocchi narrativi. Liko viene inseguita dai malvagi Esploratori (i nuovi cattivi) perché questi ultimi vogliono impadronirsi del pendente che la nonna della protagonista le ha regalato. In un momento frenetico in cui la vita di Liko viene messa in pericolo, scopriamo che all'interno del pendente si nasconde Terapagos, il Pokémon leggendario introdotto nel DLC di Scarlatto e Violetto Il Disco Indaco.

Chi ha giocato ai videogiochi sa riconoscere l'importanza di questo Pokémon e la sua apparizione non fa che spingere ancora di più i cattivi a ottenere l'amuleto al collo di Liko, ma non sappiamo per quali fini. Sappiamo già che il secondo arco narrativo della serie (gli episodi dal 25 in poi) è intitolato "Il Luccichio di Terapagos" quindi è quasi una certezza che saranno questo Pokémon leggendario e i suoi poteri a fare da motore narrativo alla storia. Anche Roy ha un antico cimelio di famiglia legato ai Pokémon: una PokéBall di bronzo di cui nessuno sa niente e che è stata misteriosamente ritrovata da suo nonno nella loro isola d'origine. Ora non resta che aspettare lo svilupparsi delle vicende per capire come questi due artefatti interagiranno tra di loro e perché i cattivi li desiderano così ardentemente.

Cattivi e comprimari

Orizzonti Pokémon non brilla per la sua caratterizzazione dei comprimari, ma pianta molti semi per il loro sviluppo che, ci auguriamo, arriverà nelle prossime puntate
Orizzonti Pokémon non brilla per la sua caratterizzazione dei comprimari, ma pianta molti semi per il loro sviluppo che, ci auguriamo, arriverà nelle prossime puntate

Ad aiutare Liko e Roy nel loro viaggio ci sono i Locomonauti, un gruppo di avventurieri capitanati da un Professore Pokémon chiamato Friede che ha un'aeronave con tanto di campo da lotta sulla cima del pallone aerostatico che la fa volare. Friede ha come compagni di avventura un Charizard e Capitan Pikachu con tanto di berretto. Completano la ciurma una serie di Pokémon presi di peso da diverse generazioni e altri tre avventurieri, uno specializzato nella cucina, una nell'aggiustare la nave e una che è un po' una tuttofare. Ognuno di loro hai dei Pokémon al suo fianco e alla serie bastano pochi minuti per dare l'idea di una bella ciurma a caccia di avventure che darà un rapido benvenuto ai due protagonisti perché, soprattutto nel caso di Liko, c'è un misterioso legame tra loro e i due ragazzi.

Come detto, a mettere i bastoni tra le ruote ci sono gli Esploratori, un gruppo le cui motivazioni non sono chiare nemmeno alla fine del quarto episodio, che ha l'obiettivo di impossessarsi del pendente di Liko. C'è un antagonista principale che ha come Pokémon Ceruledge e Corviknight che però risulta, almeno all'inizio, un po' privo di personalità, un difetto che tutti i cattivi condividono. Non ci sono uniformi strane o abitudini bizzarre tra gli Esploratori, sono tutti in divisa e molto seri, anche se nella terza puntata c'è una buffa eccezione a questa regola che non vi roviniamo perché vi farà ridere di gusto. Speriamo che con il passare degli episodi venga detto qualcosa in più sulle motivazioni degli Esploratori e sul passato del loro leader.

Orizzonti Pokémon inizia con il piede giusto, ma ha una lunghissima strada davanti a sé. Ha come protagonisti due volti nuovi, come starter quelli di Paldea e come comprimari personaggi che devono costruire da zero la loro personalità, le loro stranezze e le loro unicità. Ha un passo molto lento tipico delle serie pensate per durare a lungo, ma decide di non rivelare alcune informazioni fondamentali (che aiuterebbero a gettare le fondamenta narrative) come il motivo della presenza dei Locomonauti o il vero scopo degli Esploratori. Dal punto di vista dello sviluppo delle relazioni interpersonali e della crescita dei protagonisti, però, già in quattro episodi vengono date molte soddisfazioni e piantati i semi per un'evoluzione caratteriale interessante. L'animazione, soprattutto nei combattimenti, è di qualità, come abbiamo imparato ad aspettarci da queste serie, e il doppiaggio si difende bene anche se in fase di mixaggio i versi di alcuni Pokémon come Sprigatito sono stati inseriti a un volume decisamente troppo alto. Nel complesso, Orizzonti Pokémon è un nuovo inizio promettente con il giusto grado di mistero e a trainare la serie, per fortuna, ci sono due protagonisti con tanto potenziale e il sogno di diventare grandi allenatori di Pokémon.

CERTEZZE

  • Personaggi ben caratterizzati
  • Passo narrativo lento ma costante
  • Animazione di qualità

DUBBI

  • Antagonisti e comprimari non ancora ben caratterizzati
  • Troppe informazioni restano nascoste anche dopo quattro episodi