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Persona 3 Reload, abbiamo provato il remake alla Gamescom

Durante la Gamescom di Colonia abbiamo provato una demo di Persona 3 Reload, il remake del terzo capitolo che arriva con una veste grafica moderna e diverse novità.

Persona 3 Reload, abbiamo provato il remake alla Gamescom
PROVATO di Vincenzo Lettera   —   03/09/2023

Chi si è avvicinato alla serie Persona con il terzo capitolo non può non provare un affetto particolare nei confronti di quello che è senza dubbio l'episodio più cupo ed evocativo della saga di JRPG Atlus. Persona 3 fu determinante nel definire la direzione che avrebbe preso la serie, contribuì a renderla popolare in occidente, e lo fece esplorando in maniera anche controversa tematiche come la mortalità e l'inevitabilità dello scorrere del tempo. Non stupisce che negli ultimi anni, anche attraverso i sondaggi ufficiali, gli appassionati abbiano richiesto a gran voce un remake di Persona 3, per rivivere oggi l'avventura di Makoto, Yukari, Junpei e degli altri membri della squadra SEES.

L'idea alla base di Persona 3 Reload è molto semplice: prendere la storia, i personaggi e le meccaniche di Persona 3 e riproporre tutto in una veste che sia più in linea con quanto visto in Persona 5 Royal. Sulla carta è un modo perfetto per avvicinare al terzo capitolo tutte quelle persone che si sono innamorate dei Persona solo con l'episodio più recente, ma la demo che abbiamo provato a Gamescom 2023 ci ha anche ricordato quanto la serie sia evoluta e migliorata in quasi un ventennio, e come certi elementi di Persona 3 oggi non siano invecchiati poi così bene.

La demo della Gamescom

Uno degli elementi più controversi di Persona 3 è stato l'Evocatore, una pistola che i protagonisti usano per richiamare i Persona
Uno degli elementi più controversi di Persona 3 è stato l'Evocatore, una pistola che i protagonisti usano per richiamare i Persona

La demo di Persona 3 Reload della Gamescom 2023 aveva luogo durante quella che nel gioco si chiama Dark Hour: si tratta della venticinquesima ora del giorno, un'ora "fantasma" nascosta tra la mezzanotte e l'una, durante la quale tutto improvvisamente si colora di verde, le persone comuni vengono trasformate in bare e un'enorme torre chiamata Tartarus emerge nel mezzo della città in cui è ambientato il gioco. La prima metà della demo - intitolata New Moon - ci vedeva proprio impegnati a esplorare i piani iniziali del Tartarus.

Il Persona Studio si è chiaramente dato da fare per ammodernare l'interno della torre, con parti dello scenario che ora sono animate e profonde, o le gradinate che appaiono più imponenti e suggestive. Eppure, nonostante il lifting, il Tartarus sarà probabilmente l'elemento invecchiato peggio di Persona 3: si tratta di interi piani generati in maniera procedurale, in un continuo alternarsi di corridoi e stanze sempre uguali che ospitano una manciata di nemici da combattere e oggetti da raccogliere.

Si cerca di andare alle spalle dei nemici per evitarli o per coglierli di sorpresa, avere la meglio nelle battaglie e salire al piano successivo, dove ci sono avversari più impegnativi e oggetti più rari. Si va avanti così, piano dopo piano, fino all'inevitabile combattimento col boss. I diciassette anni passati dall'uscita di Persona 3 si vedono soprattutto nel design dei dungeon: siamo molto lontani dalla varietà e dalla qualità del Palazzi di Persona 5, con il Tartarus che assomiglia invece alle più monotone sequenze ambientate nel Memento. Per fortuna c'è fin dall'inizio la possibilità di correre e spostarsi più rapidamente attraverso i corridoi, oppure velocizzare le animazioni in combattimento.

Animazioni che, va detto, hanno ricevuto un eccellente ammodernamento. Visto che il colore chiave scelto per Persona 3 è il blu, il team di sviluppo ha ripensato parte dell'estetica attorno al tema dell'acqua. Navigando tra i menù si ha la sensazione che i protagonisti nuotino sott'acqua, e quando si evocano i Persona lo schermo si riempie di bolle, creando una strana contrapposizione rispetto alla freddezza con cui i personaggi si sparano a una tempia. Anche gli attacchi di gruppo sono ora più stilosi e spettacolari e, visto che Persona 5 ha alzato di parecchio l'asticella quando si tratta di colonne sonore, per l'occasione sono stati aggiunti nuovi brani di battaglia e remix di musiche originali.

In Persona 3 Reload torna la meccanica dello Shuffle Time: alla fine di ogni battaglia si ha la possibilità di scegliere tra diverse ricompense, tra cui oggetti, bonus esperienza o carte Persona
In Persona 3 Reload torna la meccanica dello Shuffle Time: alla fine di ogni battaglia si ha la possibilità di scegliere tra diverse ricompense, tra cui oggetti, bonus esperienza o carte Persona

Persona 3 Reload non si limita ad abbellire i combattimenti, ma li rende anche più godibili grazie a una serie di novità riprese direttamente dagli episodi più recenti o dalle diverse revisioni di Persona 3. Come in Persona 3 Portable, ad esempio, è ora possibile controllare direttamente i singoli membri del party, mentre da Persona 5 il gioco eredita la meccanica della Staffetta (qui chiamato Shift), che consiste nel passare il turno a un compagno per potenziare il suo attacco successivo.

Queste e altre modifiche rendono i combattimenti di Persona 3 Reload decisamente più piacevoli e interessanti rispetto a quelli dell'originale, e un'ulteriore dimostrazione è arrivata grazie alla seconda metà della demo. Intitolata Full Moon, questa parte era ambientata tra i vagoni del treno che portano a Priestess, il primo vero boss del gioco. L'approccio non è cambiato: bisogna sperimentare e analizzare l'avversario per capire a quali elementi è debole, dopodiché cercare di spiazzarlo e massimizzare i danni tramite l'uso di attacchi extra, All-Out Attack e l'uso intelligente dei Persona. Priestess non è stata un avversario troppo temibile, ma il nuovo look di questo remake lo ha reso decisamente più esplosivo e coinvolgente.

Persona 3 Reload avrà un nuovo doppiaggio in inglese per tutte le battute del gioco, mentre menù e sottotitoli saranno localizzati anche in lingua italiana
Persona 3 Reload avrà un nuovo doppiaggio in inglese per tutte le battute del gioco, mentre menù e sottotitoli saranno localizzati anche in lingua italiana

Tuttavia, Persona 3 non è solo dungeon e combattimenti, anzi uno degli elementi fondamentali saranno le attività diurne, tra giornate a scuola, pomeriggi tra compagni e momenti per evolvere i Social Link tra i personaggi. La Gamescom non è il contesto ideale per mostrare queste parti del gioco più rilassate, ed è per questo che non erano presenti nella demo. Sarà però interessante scoprire in che modo Persona 3 Reload andrà a svecchiare questa parte del gioco, visto che gran parte del tempo si passerà di giorno visitando le varie aree di Port Island.

Mentre molti appassionati sono curiosi di sapere quando sarà annunciato il sesto capitolo della serie, Persona 3 Reload potrebbe essere un'ottima occasione per recuperare uno degli episodi più apprezzati dai fan. I miglioramenti estetici e al gameplay sono evidenti e contribuiscono a rendere il gioco spettacolare e stiloso, ma allo stesso tempo mettono in evidenza quanto l'esplorazione all'interno del Tartarus risulti oggi obsoleta se confrontata ai palazzi di Persona 5. Se si è disposti a chiudere un occhio sugli elementi invecchiati peggio, questo remake potrebbe essere un eccellente modo per provare uno dei JRPG più amati dell'ultimo ventennio.

CERTEZZE

  • Un lavoro di restyling davvero notevole
  • Tante migliorie piccole e grandi nel sistema di combattimento

DUBBI

  • L'esplorazione nel Tartarus non è invecchiata benissimo
  • Dobbiamo ancora provare le fasi "sociali"