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Gothic è solo un ricordo

Sperduti su in isola magica. Sembra una serie tv, invece è il nuovo action rpg di Piranha Bytes

ANTEPRIMA di Matteo Santicchia e Alessandro Milini   —   22/08/2009

Come molti amanti di giochi di ruolo sapranno, Gothic e Piranha Bytes hanno scelto strade diverse. Da una parte il brand Gothic continuerà a esistere, dall'altro i suoi storici sviluppatori hanno deciso di dedicarsi alla realizzazione di un gioco completamente nuovo che, nonostante condivida parecchie cose con Gothic stesso, può contare su un motore grafico proprietario sviluppato su misura e su un'ambientazione realizzata in modo estremamente convincente. In una splendida abbazia medioevale popolata di cavalieri, arcieri, mangiafuoco e falconieri, Koch Media ci ha introdotto nel mondo fantastico di Risen.

Gamescom 2009

Torniamo sull'isola di Faranga in occasione della Gamescom 2009, per vedere lo stato di avanzamento di Risen, atteso action rpg di Piranha Bytes in uscita ad ottobre. La dimostrazione ha avuto lo scopo di mostrare non tanto le dinamiche del gameplay e la costruzione del personaggio, quanto di rendere palese la varietà dell'isola e soprattutto il comparto grafico, che sembra aver subito un miglioramento rispetto alle precedenti uscite. La demo iniziava sulle spiagge dell'isola con il protagonista unico superstite di un naufragio, ma grazie a dei cheats abbiamo potuto osservare molte delle ambientazioni presenti. L'aspetto generale si discosta molto dal tipico look di un rpg, non sembra di trovarsi in un medioevo violento e barbaro, complice le lussureggianti foreste sembra di trovarsi sperduti in una foresta tropicale e questo senso di spaesamento è dato anche dalla prima città visitata, Harbor Town, un miscuglio di architetture mediterranee e coloniali. Girovagando velocemente ci è stato fatto notare l'imponenza delle montagne e soprattutto la vastità dell'isola, composta da innumerevoli aree e dungeon che si alternano senza nessun caricamenti e fluidamente, seamless, usando il termine anglosassone.

Gothic è solo un ricordo

Ci si è soffermati poi sul campo dei banditi, immerso nelle rovine magiche di cui è piena l'isola e il Vitus, l'accademia degli Inquisitori, il luogo da raggiungere se si vuole diventare un combattente esperto sia di arti magiche che di combattimento all'arma bianca. Le ultime zone visitate sono state due dungeon: nel primo, immersi nell'oscurità rischiarata dalle luci bluastre di alcuni minerali fosforescenti abbiamo visto il protagonista combattere contro alcuni ghoul, nel secondo invece, più "riflessivo", è stato possibile raggiungere una porta difesa da un trappola risolvendo un piccolo enigma mediante un incantesimo di telecinesi. Sembra insomma che nel gioco non dovremmo solo menare le mani eseguendo combo e lanciando palle di fuoco, ma ci sarà spazio anche per momenti in cui dovremmo spremere le meningi per arrivare a qualche tesoro particolarmente ben nascosto o difeso. Per quanto riguarda le abilità e il modo in cui un personaggio può imparare diverse arti e skill, il rimando è all'articolo qui in calce, ma è sufficiente dire che alcune specializzazioni sono relative alle classi di appartenenza anche se è possibile imparare le basi di alcune naturalmente con forti limitazioni. Abbiamo visto il protagonista poi eseguire lunghe serie di combo, tutte eseguibili col tasto sinistro del mouse ed utilizzare incantesimi derivati dal potere dei cristalli e dalle rune. La conoscenza di quest'ultime in modo estensivo è prerogativa dei maghi, ma anche i banditi possono utilizzarle, comprandole e usandole però una alla volta. Un combattimento standard diventa una sarabanda di colpi dalla distanza usando le magie per poi colpire da vicino con lunghe serie di colpi all'arma bianca, molti belli da vedere e da eseguire, grazie a delle fluide animazioni. Da un punto di vista tecnico il gioco ha restituito buone impressioni, l'isola è enorme e molto dettagliata, con le sue foreste lussureggianti, le rovine e le sue città dense di abitanti. Decisamente ben fatti gli effetti speciali, gli shader dell'acqua e il sistema di illuminazione, soprattutto in occasione degli oscuri dungeon pieni di mostri, che possono essere rischiarati lanciando un bell'incantesimo di illuminazione. Il gioco sarà in uscita tra poco più di un mese, per ora questo breve viaggio attraverso l'isola di Faranga è stato piuttosto positivo, la prima settimana di ottobre potremo finalmente provare con mano questo interessante action rpg.

L’Isola dei misteri

Il gioco è ambientato su un'isola misteriosa, popolata da tre grandi tribù (Inquisizione, Maghi e Banditi), centinaia di specie animali e vegetali in grado di contribuire allo sviluppo del personaggio sia in senso positivo sia in quello negativo e dominata da un vulcano che assumerà un ruolo decisivo nella storia. Il personaggio approda sull'isola dopo essere sopravvissuto a un rovinoso naufragio che lo vede unico sopravvissuto di tutto l'equipaggio. Dalla spiaggia inizierà quindi l'esplorazione del mondo di Risen. Dal punto di vista temporale Risen è ambientato nel periodo medievale. Non si tratta però di un medioevo romantico popolato da cavalieri e dame da salvare, bensì di uno crudo e spietato, dominato dall'interesse e dalla brutalità, dove il protagonista dovrà imparare a difendersi, costruire e commerciare con le varie fazioni, il tutto facendo attenzione a non incappare nelle ire dell'Inquisizione che cerca in ogni modo di evitare che qualcuno cerchi di scappare dalle città dell'Isola.

Gothic è solo un ricordo

L'ambientazione è riprodotta in modo esemplare grazie alla scelta di Piranha Bytes di creare ogni singolo oggetto in modo manuale, senza ricorrere a generatori automatici. Questo fa sì che i dettagli siano sempre all'altezza e che ogni oggetto si fonda perfettamente con l'ambiente che lo circonda, a prescindere che questo sia un piccolo vaso o una statua. Durante la breve prova che abbiamo potuto fare di una versione ancora molto prematura, siamo rimasti colpiti dalla continuità e dalla fluidità con cui si passava da una mappa all'altra, al punto che solo su segnalazione degli sviluppatori siamo stati in grado di capire dove finiva una e iniziava l'altra. Merito del sistema di streaming dei dati ottimizzato per offrire questo tipo di esperienza. Dal punto di vista della longevità gli sviluppatori non si sono dati limiti precisi e stimano che la quest principale necessiterà di quasi 50 ore di gioco per essere completata. Questo valore è destinato a raddoppiarsi nel caso in cui si vogliano portare a termine anche tutte le quest secondarie. Abbastanza per soddisfare anche i giocatori più esigenti. Purtroppo non è prevista alcuna modalità multiplayer.

Una decisione cambia tutto

Risen si avvale poi di un innovativo sistema di sviluppo del personaggio che si basa essenzialmente sulle scelte del giocatore. Una volta presa una decisione non sarà più possibile tornare indietro e si dovrà seguire la scia di eventi a cui questa decisione dà inizio. Questo significa che non sarà possibile far evolvere un personaggio in grado di combattere come un eroe, lanciare magie come uno stregone e creare manufatti come il più esperto degli artigiani, bensì si avrà un personaggio che svilupperà una propensione per un'arte e si dedicherà anima e corpo a ottenere il meglio.

Gothic è solo un ricordo

Certo si potranno conoscere rudimenti di tutte le varie arti, ma una volta presa una decisione il personaggio inizierà il proprio tirocinio. Grazie alla presenza di vari maestri infatti, il giocatore potrà far progredire il proprio personaggio. Seguendo le lezioni assegnate si acquisiranno l'esperienza e le abilità necessarie ad avanzare di livello. In questa fase inoltre, il giocatore inizierà a prendere delle decisioni che influenzeranno la "vita" del proprio alter ego. I personaggi che popolano i villaggi, infatti, ricordano le conversazioni fatte con il protagonista e si comportano di conseguenza. Non sarà quindi possibile riuscire a concludere una conversazione se in un precedente momento si ha avuto qualche screzio. Ogni personaggio presente nel gioco è stato dotato di un comportamento veramente realistico. Fortunatamente un livello base di magia è quanto serve per lanciare un incantesimo che cancella la memoria del personaggio gestito dall'intelligenza artificiale e lo rende più propenso a parlare con coi ma, anche in questo caso, si dovrà fare molta attenzione a come si produce questo incantesimo.

Ritmo, innanzitutto!

Risen utilizza un sistema di combattimento e di azione decisamente originale completamente basto sul "tempo". Certo si può combattere continuando a cliccare con il tasto sinistro del mouse, ma si otterranno più effetti combinando gli attacchi o gli incantesimi. Per farlo sarà necessario aspettare il momento corretto tra un colpo e l'altro per fare in modo che il personaggio continui a combattere o lanciare incantesimi senza interruzione. Il tutto facendosi aiutare da Fred, lo scheletro che ci accompagnerà nell'avventura e che si dimostra utilissimo per attirare l'attenzione dei cattivi di turno. Diversamente il sistema di apprendimento nell'arte manifatturiera è particolare. Ci si può rivolgere a un maestro e seguirne gli insegnamenti ma è anche possibile apprendere una determinata capacità semplicemente guardando un personaggio che spiega a un altro come si realizza un determinato oggetto o una mossa particolare. In questo caso l'apprendimento non sarà immediato e sarà necessario essere testimoni di più di una "lezione".

Gothic è solo un ricordo

Chi si dedicherà all'arte magica si troverà a gestire incantesimi incredibilmente potenti, utili in combattimento come nella risoluzione di un enigma. Per tutti però si assisterà a un piccolo capolavoro. Ogni effetto è spettacolare, così come il risultato. Per un impiego quotidiano, per esempio, si potrà utilizzare la telecinesi per spostare oggetti o raccogliere erbe e manufatti al di fuori della nostra portata oppure evocare un incantesimo con cui spostarsi istantaneamente da una parte all'altra della mappa. Non solo. La magia può servire anche come arma di attacco o difesa. Nel primo caso gli effetti sui propri avversari spaziano da una semplice intimidazione all'annientamento, nel secondo si potranno deviare i colpi degli avversari o limitarne gli effetti. La magia farà poi parte del quotidiano anche per chi sceglierà altre strade e il personaggio potrà, per esempio, trasformarsi in un nautilo, un mollusco marino, così da nascondersi in modo più efficace o entrare in luoghi davvero angusti.

Realismo impressionante

Nonostante si tratti di un mondo fantasy, il realismo in Risen è impressionante. Oltre a disporre di un motore fisico all'avanguardia e di un impianto grafico davvero eccellente, il personaggio (maschile o femminile che sia) come in ogni RPG che si rispetti, è completamente personalizzabile da parte del giocatore. Nel caso di Risen questo significa abiti di varie fogge, armi particolari (magari costruite personalmente) e accessori. Tutti costumi i sono realizzati in modo molto dettagliato sia che si tratti di semplice tela sia che si stia indossando una scintillante armatura impreziosita da cesellature dorate.

Gothic è solo un ricordo

Anche la modellazione dei personaggi, degli animali e degli oggetti è molto curata, e se si esclude qualche lieve imperfezione, abbiamo apprezzato molto la definizione dei particolari. Le animazioni sono buone e naturali, anche se, in alcuni casi, mancano di alcuni movimenti utili ai fini della fluidità. Certamente nella versione finale di Risen, Piranha Bytes porrà rimedio a questo problema. Altrettanto può dirsi del sistema di illuminazione dinamica che dà il meglio di sè al chiuso, dove il fuoco proietta ombre e crea riflessi davvero realistici e affascinanti, contribuendo all'immedesimazione del giocatore nel personaggio.
Oltre alla vita di superficie Risen comprende anche alcuni dungeon in cui il giocatore si dovrà addentrare per portare a termine determinate quest. Le tipologie sono legate alla natura stessa dell'isola e possono essere naturali, artificiali o magici. In tutti però si dovrà fare molta attenzione perché questi sono caratterizzati da trabocchetti e creature misteriose che non si faranno certo problemi nel cercare di eliminare il protagonista.

CERTEZZE

  • Sistema di combattimento innovativo
  • Sviluppo del personaggio
  • Realismo grafico impressionante

DUBBI

  • Curva di apprendimento vincolata alle scelte del giocatore
  • C'è ancora del lavoro da fare sull'ottimizzazione grafica

Intervista a Kai Rosenkranz, compositore e sound designer di Piranha Bytes

Gothic è solo un ricordo

Multiplayer.it: Buongiorno Kai, di cosa ti occupi in Piranha Bytes?
Kai Rosenkrantz: Buongiorno a voi. Attualmente mi occupo della realizzazione delle colonne sonore e dei suoni presenti nei giochi sviluppati da Piranha Bytes.

M.it: Che legame ha Risen con la serie Gothic?
KR: Il team di lavoro che ha creato e sviluppato Gothic è lo stesso. Durante lo sviluppo di Risen abbiamo portato avanti un lavoro simile a quello fatto per Gothic ma abbiamo puntato su un grado di innovazione maggiore rispetto al passato.

M.it: State pensando a Mod particolari per Risen?
KR: Attualmente abbiamo un team di 21 persone che sono concentrate nello sviluppo e nell'ottimizzazione del gioco e che, quindi, non stanno ancora pensando al "dopo". Però non abbiamo nulla in contrario a questo tipo di sviluppo parallelo.

M.it: Durante la presentazione abbiamo visto che la mappa è suddivisa in settori. Sai dirci perché?
KR: La mappa è completa ma verrà visualizzata mano a mano che il personaggio si addentrerà all'interno dell'isola. Inizialmente infatti, è presente solo la sezione che comprende la spiaggia dove ci si sveglia dopo il naufragio della nostra nave. Alla fine, e solo dopo averli esplorati, appariranno anche i vari dungeon nascosti. Questo però avverrà solo dopo aver fatto esperienza e dopo aver sconfitto i guardiani che li sorvegliano. In altri casi si potrà accedere a determinate zone solamente facendo ricorso a congegni particolari ottenibili con il completamento di alcune quest.

M.it: Risen utilizza anche alcune tipologie di controllo dei personaggi basate sul dialogo. Esistono anche dei comandi specifici tipo: "vai a eliminare quell'ostacolo?"
KR: No, si può parlare con il proprio compagno, per esempio Fred, ma solo per ricevere eventuali informazioni, il compito andrà svolto dal giocatore.

M.it: Durante lo sviluppo di Risen vi siete concentrati più sull'aspetto legato all'esplorazione o sulla storia?
KR: In Risen si può fare tutto quello che si vuole ma c'è sempre un filo conduttore che rende unica la storia. Solo in alcuni punti si dovranno compiere determinate azioni ma questo non vincola assolutamente il giocatore che rimane libero di esplorare l'isola.

M.it: Che ruolo ha il vulcano?
KR: Il vulcano fa quello che fanno normalmente i vulcani... erutta. Certo qui lo fa più spesso e quando succede tutta l'isola è squassata da terremoti e bombardata da cenere e lapilli. Questo fa sì che la morfologia del terreno cambi e può succedere che si rendano esplorabili zone che prima non potevano essere raggiunte in alcun modo. Allo stesso tempo si tratta di un importantissimo punto di riferimento ma non posso dire di più.

M.it: Tra le varie capacità del personaggio vi è anche la "levitazione". La si potrà utilizzare per volare?
KR: Dipende. All'inizio il protagonista potrà solamente restare in "hovering" poi, con l'esperienza, potrà anche spostarsi come preferisce utilizzando la levitazione, ma solo per brevi periodo di tempo perché è un'attività che consuma molta energia.

M.it: Parlando sempre di magia. Il personaggio può assumere altre forme oltre al nautilo?
KR: Dipende dalle proprie scelte. Inizialmente ci si potrà trasformare solo in nautilo, poi in altri mostri molto potenti, ma solo se si sono fatte alcune scelte durante il gioco.

M.it: Puoi dirci qualcosa in più sul sistema di combattimento?
KR: Fondamentalmente è simile a tanti altri giochi, si trova un'arma, la si estrae e si combatte. Scherzi a parte il sistema di combattimento è molto particolare. Come prima cosa si deve prima entrare in possesso di un'arma. Poi si devono prendere lezioni dai vari maestri presenti nei vari villaggi. Questo servirà in seguito, quando si dovranno affrontare gli avversari. Il combattimento, infatti, non è un semplice susseguirsi di colpi, bensì è quasi un balletto, dove il tempo è importantissimo per combinare tra loro le varie mosse. Si dovrà attendere il momento giusto per sferrare il fendente vincente e utilizzare al meglio le tecniche apprese dai maestri presenti nei villaggi.

M.it: Durante il gioco sarà necessario schierarsi con una fazione?
KR: Nel corso dell'avventura ci si potrà schierare a favore di una o l'altra fazione ma per circa i 2/3 del gioco si viaggerà in assoluta libertà. La scelta avverrà solo nel finale.

M.it: Dopo aver preso parte a tutte le lezioni si diventerà maestri in tutto?
KR: Non si potranno prendere lezioni su tutto. Durante il gioco si dovrà scegliere cosa diventare e si seguiranno le lezioni per conoscere al meglio quella specialità, ma non è possibile seguire tutte le lezioni di tutte le arti.

M.it: Come funziona l'evoluzione del personaggio?
KR: All'inizio tutti i parametri sono a zero. Sarà compito del giocatore, soprattutto dopo aver parlato con i vari maestri a decidere come sviluppare il proprio talento.

M.it: Il motore grafico è proprietario o utilizza parti di quello utilizzato in Gothic?
KR: Per alcune cose risente dell'esperienza fatta con Gothic, ma è completamente nuovo.

M.it: Renderete disponibili contenuti scaricabili?
KR: Al momento non è previsto nulla in questo senso.

M.it: Grazie mille della disponibilità
KR: Grazie mille a voi e a presto.