42

Silent Hill Ascension, le prime impressioni non sono per niente buone

Abbiamo visto Silent Hill Ascension e le nostre prime impressioni sull'intero progetto non sono per niente positive, a essere buoni.

Silent Hill Ascension, le prime impressioni non sono per niente buone
SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   02/11/2023

Non si capisce perché molti non riescano semplicemente ad accettare che una certa opera possa avere senso nel suo tempo e in mano ai suoi autori, senza per questo doversi propagare forzatamente nel mondo dell'intrattenimento, finendo nella maggior parte dei casi in mano a dei mestieranti che ne copiano alcune forme, senza badare all'ispirazione che l'ha prodotta. Sono anni che i fan chiedono a viva voce il ritorno della serie Silent Hill, sperando che qualcuno gli faccia rivivere le emozioni provate con il primo e il secondo capitolo. L'unico a essere riuscito a maneggiarla con dei risultati apprezzabili è stato Sam Barlow (Immortality, Her Story) , producendo appunto quello che viene ricordato come il suo Silent Hill, per il resto abbiamo avuto molti capitoli francamente dimenticabili. Magari dei buoni giochi, ma niente di più e, soprattutto, niente che abbia mai raggiunto i picchi dei due capitoli originali. Comunque sia, dopo tanto vociare da parte dei fan, Konami ha deciso di accontentarli e di far tornare la serie Silent Hill, purtroppo con Silent Hill Ascension, di cui abbiamo visto l'esordio e dalle prime impressioni che abbiamo avuto non promette davvero niente di buono.

Democrazia

Le svolte narrative di Silent Hill Ascension vanno votate
Le svolte narrative di Silent Hill Ascension vanno votate

La notte del 31 ottobre (da noi la mattina del 1° novembre) è stato avviato il progetto Silent Hill Ascension, che segna il ritorno della celebre serie horror di Konami in una forma ibrida tra un videogioco (poco) e un film interattivo (tanto). Eufemisticamente possiamo premettere che per adesso non ci ha fatto una buonissima impressione. Proprio per nulla. Sostanzialmente si tratta di una serie web interattiva, giocabile da browser o da app mobile, di cui vengono pubblicati dei nuovi episodi a cadenza regolare. In teoria ciò che accade dovrebbe essere frutto delle scelte degli spettatori / giocatori. Qui già c'è il primo potenziale abbaglio, perché non si tratta di un emulo di Black Mirror: Bandersnatch o di Minecraft: Story Mode, per citare due esempi celebri, come si potrebbe pensare, ma di qualcosa di completamente diverso. In Silent Hill Ascension non si fanno scelte in tempo reale, ma tra una tornata di episodi e la successiva. In realtà nemmeno si sceglie, ma si vota per quella che sarà la decisione finale, tra le possibilità date dagli sviluppatori. Quindi il processo è collettivo e non dà vita a una sequenza in qualche modo personale, ma bisogna sottostare alle decisioni della maggioranza, il cui verdetto è inappellabile.

Microtransazioni nella nebbia

Vi sembra la faccia di uno che viene inseguito da un terribile mostro senza braccia?
Vi sembra la faccia di uno che viene inseguito da un terribile mostro senza braccia?

Ora, un'impostazione simile già pone qualche problema concettuale, perché viene subito da chiedersi come un Silent Hill possa piegarsi a una simile strutturazione senza perdersi completamente per strada, considerando che stiamo parlando di una serie che ha fatto dell'autorialità la sua bandiera, pur come già detto tra episodi riusciti e altri meno. Ma qui si va oltre, perché il sistema di votazione è legato alle microtransazioni e al Season Pass, che già di loro stonano dentro a un progetto di questo tipo, ma ancora di più lo fanno quando ci si accorge che sostanzialmente si può pagare per influenzare la votazione. Ma cerchiamo di spiegarci meglio: le votazioni vengono fatte assegnando i cosiddetti punti influenza alla svolta narrativa che si ritiene più adatta.

Appena entrati in gioco ce ne vengono forniti una manciata in forma gratuita. Per averne degli altri bisogna pagare, ossia acquistare uno dei pacchetti inclusi nell'applicazione, come il Founder's Pack da 20 dollari, o il Season Pass, con quest'ultimo che è anche l'unico modo per sbloccare i puzzle, ossia la parte più interattiva di Silent Hill Ascension. Detto questo, facile capire che chi spende di più in punti influenza potrà avere un maggior peso nelle decisioni, perché avrà più punti da investire. Jacob Navok, il CEO dello studio di sviluppo Genvid, aveva dichiarato alla testata Polygon che non sarebbe stato possibile spendere soldi per determinare le scelte, ma a quanto pare è avvenuto l'esatto contrario, a meno che non si voglia insinuare che l'intero sistema di monetizzazione è fasullo e che i punti in più spesi su di un voto non valgano niente (il che sarebbe in un certo qual modo ancora più grave). Quindi: attualmente abbiamo un gioco in cui i più ricchi possono decidere per tutti...

Silent che?

I mostri vengono mostrati praticamente da subito
I mostri vengono mostrati praticamente da subito

Già parlare di microtransazioni relativamente a un progetto di Silent Hill fa venire la pelle d'oca. Purtroppo, dopo aver visto i video, abbiamo avuto ancora più freddo. Facciamo una premessa: abbiamo visto circa venti minuti di Silent Hill Ascension, quindi è davvero presto per dare giudizi definitivi. Sfortunatamente però i primi tre episodi pubblicati, che durano pochi minuti ciascuno e che avrebbero dovuto farci venire voglia di continuare a seguire la serie, ci hanno lasciati davvero interdetti e con tutt'altro desiderio. Ma andiamo con ordine: Silent Hill Ascension parte da due racconti paralleli. Il primo narra di una donna che viene uccisa da un mostro durante il rituale di una misteriosa setta, mentre il secondo di un uomo che non fa nulla per salvare la moglie malata da, apparentemente, delle strane creature. Per ora entrambe le linee narrative sono poco sviluppate, quindi non sappiamo dove andranno a parare. Ciò che sappiamo però è che la qualità di Silent Hill Ascension è sconcertante, tra animazioni bruttine, attori virtuali inespressivi che recitano malissimo e l'impressione, che non ci ha abbandonati per tutta la visione, di essere di fronte a un filmato di un gioco economico ancora in beta.

Qualche spunto sembra interessante
Qualche spunto sembra interessante

Ma almeno si respira un po' di aria di Silent Hill in questo Silent Hill? Vi starete chiedendo speranzosi. Purtroppo la risposta è un no secco, almeno nei primi video. Il sospetto è che la natura interattiva dell'applicazione abbia costretto gli autori a scoprire le carte sin da subito, facendo apparire immediatamente dei mostri per provare a interessare il pubblico, senza poter concepire un'introduzione alla storia più sfumata e interessante. Così in venti minuti abbiamo avuto due cadaveri uccisi da forze sovrannaturali, subito visualizzate sullo schermo, che hanno contribuito non poco a dettare un'atmosfera più da horror di serie B che da Silent Hill.

L'impressione è stata rafforzata dai tanti dialoghi e dalle tante dissolvenze in nero, che in questo caso servono a organizzare la visione per blocchi narrativi più che ad avere una natura espressiva, tanto che nel giro di pochissimo tempo diventano quasi fastidiose nel loro suddividere le sequenze in compartimenti stagni nel modo più elementare possibile. Per il resto non c'è niente di ciò che ci si sarebbe potuti aspettare da una serie di Silent Hill, con la fotografia che sembra uscita da un film horror di quarta categoria e la tensione che rimane solo un miraggio, tanto è diretto nel raccontare ciò che accade. Va detto che ancora non ha svelato tutti i suoi misteri, questo è vero, ma la prima puntata di una serie dovrebbe servire a invogliare lo spettatore a proseguire nella visione, non avere l'effetto esattamente contrario.