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Soldiers: Heroes of World War II

Se pensate che gli strategici ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale abbiano saturato la vostra collezione, preparatevi a trovare un posto nuovo per Soldiers!

ANTEPRIMA di Andrea Rubbini   —   19/05/2004

La novità fondamentale consiste nel poter disporre dei propri soldati passando in tempo reale da un controllo diretto in terza persona ad un sistema indiretto tipico del più classico RTS.

Codemasters presenta Soldiers: Heroes of World War II e la specie si evolve!

Soldiers: Heroes of World War II

Si potrebbe pensare che un sistema del genere sbilanci il gioco a favore del giocatore, mentre in realtà se si chiama Heroes of World War II una ragione c’è, e infatti ogni missione prevede un massimo di quattro soldati, che dovranno fare i conti con la scarsità di munizioni, recuperando armi gettate a terra dai nemici uccisi e facilmente individuabili grazie ad un tasto che le mette in evidenza sulla mappa. Tra le 25 armi fedelmente riprodotte c’è anche il coltello, con il quale portare a termine uccisioni silenziose in puro stile Commandos, anche se la vasta gamma di veicoli pilotabili, che supera il centinaio di modelli tre mezzi aerei e mezzi terrestri, getta le basi per veri e propri scontri tra plotoni corazzati.
Un ultimo apprezzamento, ma non certo per importanza, lo voglio spendere sul comparto tecnico. Ben prima di farmi coinvolgere dal brillante gameplay sono rimasto colpito dalla pulizia e dalla precisione delle texture, che danno spessore e vita a piccoli modelli poligonali estremamente curati. Non solo le animazioni dei soldati sono convincenti e variegate, ma la fisica di ogni elemento non trascura l’importanza di un comportamento realistico dei veicoli così come degli elementi decorativi, tutti perfettamente danneggiabili. In particolari ombre e luci calcolate in tempo reale danno l’impressione di assistere ad un piccolo diorama vivente assemblato da un esperto modellista.
Vi sembra che manchi ancora qualcosa? Lasciatemi dire allora che sebbene non fosse ancora possibile sperimentarla direttamente, Soldiers offre una modalità multiplayer cooperativa fino ad un massimo di quattro giocatori e un’altrettanto classica sfida in deathmatch, il tutto su alcune mappe appositamente realizzate. Vorrei dirvi che sarà sicuramente un titolo da non perdere considerando quanto ha saputo trasmettere in una piccola dimostrazione, ma già tante promesse si sono poi rivelate al di sotto delle aspettative. Diamoci allora appuntamento ad una prossima anteprima per ulteriori conferme o smentite.

Abbiamo cercato innovazione e un po’ di aria fresca tra i titoli proiettati non-stop dai tanti televisori al plasma della fiera di Los Angeles, ma siamo rimasti stupiti di trovare un grande promessa in un gioco tutto sommato defilato. Anche se i primi annunci hanno attirato con frenesia l’attenzione di tutti i fan del genere, o di coloro che si sono avvicinati agli strategici con Commandos, rimaneva un fondo di scetticismo che la presentazione avvenuta oggi all’E3 ha completamente fugato: Soldiers porta il genere ad un nuovo avvincente livello di gioco.
La novità fondamentale consiste nel poter disporre dei propri soldati passando in tempo reale da un controllo diretto in terza persona ad un sistema indiretto tipico del più classico RTS. L’evoluzione è notevole in particolare per le numerose combinazioni che offre in termini di gameplay, permettendo di organizzare complesse azioni strategiche usufruendo di alcuni vantaggi consentiti dal controllo diretto dell’unità.

Soldiers: Heroes of World War II

Voglio sottolineare che ancora prima di rendermi conto delle effettive possibilità strategiche, ho provato quell’attimo di adrenalina mentre scaricavo senza molte speranze il mio fucile contro un carro nemico, senza dover guardare con le dita incrociate il mio soldato, ma premendo personalmente il grilletto (si fa per dire) e prendendo la mira a piacimento. Facciamo un esempio pratico: in un livello cittadino messo a disposizione per la stampa, mi sono trovato a non poter avanzare a causa di un carro armato che ostruiva il passaggio tra due case. Come se non bastasse diversi soldati appostati lungo la strada mi impedivano di avvicinarmi ulteriormente, mentre la tensione saliva vedendo altri rinforzi giungere dal fronte settentrionale. Per gestire al meglio la situazione ho assegnato ad un soldato il compito di sparare con il mortaio in direzione del cingolato, in modo da arrestarne l’avanzata, mentre gli altri tre impegnavano le truppe appostate. Una volta impartiti i comandi ho preso il controllo dell’ultimo uomo, e l’ho condotto oltre le linee nemiche aggirando il campo visivo del carro, così da trovarmi alle spalle dei soldati ed eliminarli con una granata ben piazzata.