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World of Warcraft: Battle for Azeroth: la strada verso la recensione, parte terza

Dopo aver salvato la Valle dei Sacraonda e completato la campagna, ci siamo tuffati nell'endgame tra missioni mondiali e spedizioni mitiche

SPECIALE di Christian Colli   —   31/08/2018
World of Warcraft: Battle for Azeroth
World of Warcraft: Battle for Azeroth
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Quando leggerete queste righe, noi saremo livello 120 già da un pezzo: in effetti, siamo entrati nella terza e ultima regione di Kul Tiras a livello 118 e nel giro di poche missioni abbiamo raggiunto il level cap. Per questo motivo, la nostra terza tappa del viaggio verso la recensione sarà un po' diversa dalle precedenti. Analizzeremo la nostra esperienza nella Valle dei Sacraonda per riflettere sulla struttura del leveling in Battle for Azeroth, quindi ci soffermeremo su quel che significa essere al livello massimo. La seconda parte di questo speciale, in effetti, vuole essere anche una specie di guida: vi daremo qualche consiglio su come affrontare l'endgame e vi spiegheremo come sbloccare certi contenuti e come vedere la conclusione della storia in questa prima parte della nuova espansione di World of Warcraft. Ormai siamo arrivati: la prossima settimana, dopo aver provato il Fronte di guerra e la prima spedizione, Uldir, che Blizzard aprirà il 4 settembre, concluderemo la nostra mega recensione con voto e commento.

La Valle dei Sacraonda

Il fatto di aver raggiunto il massimo livello poco dopo essere entrati nell'ultima zona di leveling, senza aver dedicato chissà quanto tempo ad attività secondarie come spedizioni, artigianato o campi di battaglia, suggerisce che Blizzard non ha calibrato le cifre in modo particolarmente preciso. Una volta 120, infatti, siamo rimasti nella Valle dei Sacraonda per almeno altre dieci ore a completare missioni su missioni per qualche moneta d'oro e, ogni tanto, discreti pezzi di equipaggiamento. Fortunatamente, le sottotrame che costituiscono la colonna vertebrale della narrazione si sono rivelate avvincenti e interessanti. Il nostro obiettivo, in questa regione, è stato prima di tutto liberare Brennadam, un po' il centro nevralgico di tutta la zona. A quel punto, in compagnia di un nuovo alleato, Fratello Pike, abbiamo affrontato le forze oscure che hanno annebbiato i cosiddetti Cantatempesta, gli eruditi di Kul Tiras capaci di controllare le maree e, quindi, la flotta della nazione. Abbiamo scoperto che dietro tutto questo c'era effettivamente Azshara, la regina dei Naga, e pur avendo debellato il suo piano nella Valle, sappiamo per certo che torneremo ad affrontarla... in un futuro aggiornamento del gioco.

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Le nostre imprese, nella Valle, non si sono limitate a scacciare i Naga. Tra le altre cose, abbiamo dovuto anche scacciare gli invasori dell'Orda, abbiamo messo fuori gioco Ettin e Verrospini, trovato un antico tesoro e ascoltato i racconti di una banda di marinai particolarmente fantasiosi. La varietà di sottotrame ci ha quindi permesso di affrontare più serenamente le missioni nella Valle anche dopo aver raggiunto il level cap, ma ha anche rimarcato un grosso punto debole di questa espansione. La maggior parte di questi cicli di missioni, infatti, è costituito da tanti, troppi incarichi "riempitivi" che deragliano l'attenzione del giocatore, specialmente se non servono più a farlo crescere. È difficile discernere le missioni fondamentali da quelle opzionali e queste ultime, spesso, servono a sbloccarne altre che compongono lunghe catene. Si potrebbe arguire che non sia semplicemente necessario affrontare altre missioni, una volta al massimo livello, ma le cose non stanno proprio così, e fra poco vi spiegheremo perché. Il problema di queste missioni riempitive, semmai, è la poca fantasia. L'obiettivo è quasi sempre eliminare un certo numero di nemici o raccogliere un certo numero di oggetti: questi incarichi ci sono sempre stati e sempre ci saranno in qualsiasi MMO, ma abbiamo notato che in Battle for Azeroth si ripetono allo sfinimento e accompagnano con fastidiosa ostinazione gli obiettivi principali più coerenti, finendo col banalizzarli.

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La Valle dei Sacraonda, almeno, è una location splendida a vedersi. La scelta cromatica e la morbidezza delle strutture geometriche ci hanno ricordato la Valle dei Quattro Venti di Pandaria, ma i continui saliscendi, le masse d'acqua limitate e facilmente aggirabili, le numerose deviazioni nei sentieri e la splendida colonna sonora hanno reso la nostra permanenza molto più piacevole. È probabilmente la regione di Kul Tiras che ci è piaciuta di più; inoltre, avendo visitato a questo punto anche le zone di Zandalar grazie alla Campagna di guerra, ormai praticamente conclusa, siamo giunti alla conclusione che Blizzard abbia bilanciato piuttosto bene la qualità scenica delle due isole, nel bene e nel male. Anche l'Orda ha le sue regioni meno ispirate, come la palude di Nazmir, che si perdonano dopo aver ammirato ambientazioni imponenti e creative come il deserto di Vol'dun e la giungla preistorica di Zuldazar. Nonostante quel che si temesse a fronte di una divisione nella fase di leveling, nessuna fazione sembrerebbe aver estratto la pagliuzza più corta, insomma.

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Essere 120

Come dicevamo prima, una volta raggiunto il massimo livello con il vostro primo personaggio non si può semplicemente smettere di intraprendere missioni e dedicarsi all'endgame: bisogna prima percorrere un certo iter poiché la progressione, anche in quel senso, è vincolata a imprese e reputazioni. La prima cosa che dovrete fare, però, dopo aver raggiunto il livello 120, è assicurarvi di aver conseguito anche il rango di Onorato con le tre fazioni che rappresentano le regioni della nazione: nel caso dell'Alleanza, per esempio, sono l'Ordine delle Braci, i Cantatempesta e l'Ammiragliato dei Marefiero. È piuttosto semplice, poiché al livello 120, purtroppo, non c'è neppure tempo da perdere con nuovi talenti da scegliere o incantesimi da mettere in barra. Come abbiamo detto nei nostri precedenti speciali, il leveling in Battle for Azeroth pecca parecchio in questo frangente e priva i giocatori di qualsivoglia entusiasmo ogni volta che raggiungono un nuovo livello: non ci sono abilità, incantesimi o talenti e il Cuore di Azeroth cresce per conto suo attraverso l'Azerite, sbloccando autonomamente l'accesso ai tratti dell'equipaggiamento speciale.

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Essere Onorati con le fazioni sopracitate è importante perché, a quel punto, potrete tornare in capitale e parlare col rappresentante della vostra fazione per sbloccare le nuove missioni nella Campagna di guerra e, soprattutto, le missioni mondiali. Queste ultime funzionano esattamente come in Legion: si rinnovano ogni otto ore nelle varie regioni, garantendo valute, risorse, Azerite e altre ricompense, compresi gli importanti punti di reputazione. Vi consigliamo di sbloccare le missioni mondiali il più presto possibile e di tornare quindi a completare gli incarichi rimasti in sospeso nelle regioni di leveling. In questo modo, infatti, potrete completare le missioni mondiali mentre proseguite nell'avventura, migliorando il vostro equipaggiamento che, al contempo, migliorerà anche le ricompense delle missioni mondiali stesse, in un loop continuo che potrete ulteriormente manipolare raggranellando oggetti anche nelle spedizioni normali e in quelle eroiche. Il vostro obiettivo sarà quindi aumentare il livello medio del vostro equipaggiamento per poter affrontare in modo più sereno le spedizioni mitiche, fonte principale di ciò che dovrete indossare quando metterete piede nella prima incursione, Uldir.

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Ci sono alternative come l'artigianato o il PvP, ovviamente, ma lasciamo a voi il piacere di scoprire qual è il metodo che fa al caso vostro. In questa sede, però, vogliamo darvi anche un altro consiglio importante: una volta raggiunto il livello 120, producete tramite Runografia o acquistate in asta un Contratto coi Campioni di Azeroth. I contratti, una volta utilizzati, permangono finché non vengono annullati o sovrascritti da altri contratti, e vi fanno guadagnare 10 punti reputazione in più con la fazione relativa ogni volta che completate una missione mondiale. La fazione dei Campioni di Azeroth aumenta soltanto tramite le missioni mondiali e serve a potenziare il Cuore di Azeroth: ogni volta che raggiungete un nuovo rango, infatti, Magni Barbabronzea aumenterà il valore dell'amuleto di 15 livelli oggetto, dandovi una bella marcia in più. L'altra fazione che dovrete tenere d'occhio, infine, è quella che rappresenta la vostra Campagna di guerra, per esempio la VII Legione nel caso dell'Alleanza. Sono soprattutto le missioni mondiali nella regione opposta che elargiscono punti per quella fazione ed è importante aumentare di rango perché essa vincola la progressione nella suddetta Campagna almeno fino al rango di Riverito. Raggiungere Osannato, inoltre, consente di sbloccare anche i Nani Ferroscuro e gli Orchi Mag'har, le nuove razze alleate di Alleanza e Orda rispettivamente.

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Ovviamente non è finita qui: torniamo ancora una volta alla questione delle imprese. Vi consigliamo di continuare ad aumentare i ranghi con le fazioni - compresi i Tortolliani, per quanto noiosi siano i loro incarichi - perché dovrete raggiungere Riverito con ognuna di esse se volete completare uno dei vari step nella prima parte dell'impresa Ricognitore: essa aumenterà la velocità della vostra cavalcatura nelle regioni di Battle for Azeroth e, quando Blizzard implementerà anche la seconda parte, sbloccherà finalmente anche il volo nelle due isole. Inutile dire che sarà meno pesante cominciarci a lavorare sin da subito. Sempre alle imprese è legata la conclusione di questa prima tranche della storia, perciò torniamo alla questione delle missioni che dovrete completare sebbene non ne ricaviate più esperienza. Il vostro obiettivo, a livello 120, sarà assicurarvi di aver completato tutte le sottotrame in ogni regione: in questo modo sbloccherete un'impresa specifica e darete il la a una lunghissima catena di incarichi che comprende una capatina in almeno tre spedizioni diverse e lo sblocco di un'ultima spedizione, disponibile soltanto a difficoltà mitica, che mette un punto alla storia almeno per ora. Per l'Alleanza si tratta dell'Assedio di Boralus, mentre quella dell'Orda è la Requie dei Re: tenete presente che, una volta ottenuti 7500 punti circa tra Onorato e Riverito con la VII Legione o con la Brigata dell'Onore, rispettivamente, potrete accedere alla spedizione finale della fazione opposta.

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Come avrete intuito, una volta raggiunto il massimo livello, il gioco non finisce affatto e, come al solito, comincia una fase di preparazione più o meno consistente che dà inizio al loop con cui proseguirà tutta l'espansione. Sappiamo benissimo tutti che World of Warcraft è un titolo principalmente PvE e che questo è ciò che impone la sua tradizione: la perenne ricerca di equipaggiamenti migliori che permettano di affrontare le spedizioni e le incursioni a difficoltà sempre più alte. Nel caso di Battle for Azeroth, questa ricerca comprende anche i pezzi Azerite coi tratti migliori possibili per la vostra specializzazione preferita e la possibilità del tutto casuale che l'equipaggiamento risulti guerraforgiato o titanforgiato, quindi migliore del normale. Il nostro problema con l'endgame, tuttavia, è un altro. Ne discuteremo ampiamente nella nostra recensione, la prossima settimana, ma qui vogliamo salutarvi dandovi uno spunto di riflessione: è possibile che, dopo tanti anni, Blizzard sia davvero tornata a improntare così tanto il suo endgame sul mefistofelico Random Number Generator?

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