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Dragon Age: Inquisition non è a mondo aperto, ma a macro-aree

Più Baldur's Gate che Skyrim

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   11/09/2013

Mike Laidlaw di BioWare ha fatto una precisazione importante sulla struttura di Dragon Age: Inquisition, il nuovo capitolo dell'RPG in sviluppo per PC e console.

Contrariamente all'imperante tendenza nel genere, il gioco non è caratterizzato da un mondo aperto e liberamente esplorabile da subito, ma ha ambientazioni suddivise in macro-aree di grandi dimensioni, ma staccate fra loro. Laidlaw ha spiegato che si tratta di una struttura differente dall'open world classico, "perché tutti pensano immediatamente a Skyrim", mentre nel caso di Dragon Age: Inquisition il mondo è "multi-regionale", come definito dallo sviluppatore.

Si esplora il continente che fa da scenario a tutta la storia, attraversando diverse regioni. Ci si trova in ogni regione a causa degli eventi della storia, dunque non sembra ci sia la libertà assoluta di movimento dei giochi Bethesda, che d'altra parte hanno spostamenti sulla mappa meno legati ad una storia rigorosa come quella che si prospetta per Dragon Age. "E' qualcosa di vicino a quello che accadeva in Baldur's Gate o in Origins, anche, dove c'erano comunque aree grandi e spazi ampi".

Fonte: Rock Paper Shotgun