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Gli autori di Assassin's Creed Unity credono che l'industria dei videogiochi stia abbandonando i 60 fotogrammi al secondo

30 sono il nuovo standard

NOTIZIA di Dario Rossi   —   09/10/2014

Ancora nel mezzo della polemica per aver deciso di portare Assassin's Creed Unity a 900p e 30 fotogrammi al secondo, Ubisoft ne ha approfittato per biasimare lo standard dei sessanta fotogrammi, chimera un po' per tutti, a volte raggiunta su console, tante altre volte no, come nel caso dell'ultima iterazione del noto franchise.

Ma per il world level designer di Unity i sessanta fotogrammi al secondo non solo sarebbero inutili, ma addirittura dannosi. La sorprendente dichiarazione arriva dalla bocca di Nicolas Guérin, il quale crede che lo standard distolga da un'esperienza cinematografica, e comunque sia ormai in disuso da parte dell'industria: "Volevamo spingere i 60 fotogrammi da tanto in Ubisoft. Ma non penso sia una buona idea, perché il guadagno è relativo e l'effetto non sembra realistico, è come vedere il film The Hobbit, è strambo", continua con: "In altri giochi è la stessa cosa, vedi la serie Rachet and Clank, quindi penso che l'industria dei videogiochi stia abbandonando lo standard perché è difficile da ottenere, il doppio più impegnativo dei 30 frame e non è poi così grandioso in termini di qualità visiva e di rendering".

Lasciamo a voi le considerazioni in merito, noi restiamo convinti che un videogioco non è un film e non può essere assoggettato alle stesse leggi. Spacciare un limite per una filosofia riporta alla mente l'antica immagine della volpe e l'uva, e l'utenza PC probabilmente avrebbe più di una cosa da ridire. L'argomento a ogni modo getta molti spunti di discussione.

Fonte: Twinfinite

Gli autori di Assassin's Creed Unity credono che l'industria dei videogiochi stia abbandonando i 60 fotogrammi al secondo