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PlayStation 5 e Xbox dopo Scorpio: è normale che siano già in lavorazione, anche se saperlo ci stressa

Con i nuovi cicli di vita di tre anni, la progettazione di una console inizia appena lanciato o prima di lanciare il modello precedente

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   13/04/2017

Per progettare una console ci vuole tempo. Tanto tempo. Chi crede che basti infilare delle componenti hardware dentro a una scatola di plastica disegnata alla bell'e meglio ha capito davvero poco di come funziona l'intera faccenda: a ogni console lavorano centinaia, quando non migliaia di persone e dal varo del progetto fino all'arrivo nei negozi intervengono modifiche, revisioni, passaggi di mano e quant'altro. Inoltre bisogna considerare innumerevoli aspetti secondari, comunque ineludibili, e risolvere problemi a iosa per dare forma alle idee di partenza.

Pur non conoscendo nello specifico tutti i passaggi necessari per finalizzare una macchina da gioco, un individuo mediamente intelligente può comunque capire, o al massimo immaginare, il lavorio che c'è dietro, anche solo osservando la mole di persone e realtà che vengono attivate nel processo.

Anche il produttore hardware più organizzato impiega degli anni, diciamo almeno tre, per arrivare nei negozi con una console e dei giochi. Che poi glielo vogliamo dare almeno un anno di tempo agli sviluppatori per lavorare ai port dei loro titoli? Prima si contattano le realtà più importanti, quelle che producono videogiochi che fanno grossi numeri, quindi si passa a tutti gli altri, cercando di creare interesse. Soprattutto in tempi recenti il lavoro di pubbliche relazioni necessario per tirare dentro sviluppatori è sempre più complicato (essendo un investimento, lo sviluppatore deve essere convinto che portare i suoi giochi su una certa console sia conveniente, sennò nisba).

Se però prendiamo in considerazione gli studi first party la situazione cambia radicalmente: quanto ci vuole per sviluppare un titolo tripla A esclusivo che sia pronto insieme alla console? Diciamo l'intero tempo di gestazione della macchina? Ok, alcuni dirotteranno dei progetti già in sviluppo e faranno prima... Sempre un paio d'anni impiegheranno.

Comunque vada, third o first party, grandi o piccoli che siano, i team di sviluppo dovranno lavorare su qualcosa di più concreto delle parole: serviranno i devkit. Anche quelli non li produce lo spirito santo. Se devi fornire un devkit mesi o anni prima di aver finalizzato una console, devi anche mettere in conto che dovrai aggiornarlo più volte, perché non vuoi che arrivino sul mercato giochi pensati per specifiche diverse da quelle definitive.

Vi sembra un processo esageratamente lungo e macchinoso? Figuratevi che è soltanto la punta dell'iceberg. Capirete però che quando il ciclo di vita di una console era di sei / sette anni, si poteva iniziare a pensare all'erede dopo qualche anno dal lancio. Difficile dire con precisione quanti, visto che bisognerebbe esaminare caso per caso, ma quello che è sicuro è che non si iniziò a parlare di Nintendo 64 con il Super Nintendo appena arrivato sul mercato, o di PlayStation 2 con PlayStation che ancora stava facendo sfaceli.

Ora invece il ciclo di vita di una console si è ridotto a circa tre anni (in realtà è ancora di sei circa, ma sono nate le console di mezza generazione), quindi è certo che nel momento in cui una macchina arriva sul mercato, il produttore hardware sta già lavorando alla successiva. Pertanto possiamo dare per scontato che Sony stia lavorando a PlayStation 5 (o come si chiamerà) e che Microsoft abbia già qualcosa in mente per la nuova Xbox. Anzi, immaginate che ci saranno già dei giochi in sviluppo per entrambe le console (almeno in pre-produzione).

In fondo, se ci pensate bene, le prime voci sulle nuove console sono sempre iniziate circa due / tre anni prima del lancio, quando cioè il produttore hardware inizia il tour dei partner (economici, commerciali, software e così via) e le fughe di notizie diventano inevitabili, dato il sempre maggior numero di persone in possesso di informazioni.

Insomma, di inedito nelle voci su PlayStation 5 e la nuova Xbox non c'è davvero nulla e i tempi sono quelli giusti. Semplicemente prima avevamo il tempo di prendere il fiato, ora non più.