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Vediamo i campi di battaglia di Steel Division: Normandy 44 nella nostra videorecensione

Eugen System ci racconta la Seconda Guerra Mondiale in un nuovo strategico

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   19/06/2017

Steel Division: Normandy 44 è uno strategico in tempo reale ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, uno scenario che dopo qualche anno di magra sta tornando al centro dell'interesse dei videogiocatori. Si tratta dell'ultima fatica degli specialisti di Eugen Systems, team con una grande esperienza di strategici alle spalle (citiamo in particolare Act of War e Wargame), che sotto l'ala del publisher Paradox Interactive hanno potuto produrre un gioco senza compromessi, puntando a un'utenza di appassionati. Insomma, non fatevi ingannare dal genere, perché Steel Division: Normandy 44 ha davvero poco a che spartire con titoli quali Halo Wars 2 o Warhammer 40.000: Dawn of War III. Lo stesso Company of Heroes gli è molto distante, nonostante condivida lo stesso scenario. Appena avviato bisogna per prima cosa lanciare il lungo tutorial, che da solo dura qualche ora. Si tratta di un aspetto da non sottovalutare, perché iniziare dalla campagna single player o, addirittura, dalle modalità online, senza conoscere i rudimenti significa essere spazzati via senza capire perché. Il primo fattore da tenere in considerazione è la scelta delle truppe, che avviene secondo un sistema molto semplice: a ogni unità corrisponde una specie di carta che va selezionata inserendola nella nostra armata. All'inizio di una partita si dovranno quindi schierare le prima unità, scelte in base alla categoria (ogni battaglia è divisa in tre fasi e in ogni fase si sbloccano nuove unità da schierare) e ai punti che si hanno a disposizione (se ne ha un monte iniziale, ma se ne accumulano altri giocando). Il campo di battaglia è solitamente diviso in tre aree: una blu, una rossa e una neutra. La prima è sotto il nostro controllo, la seconda è sotto il controllo dell'avversario e la terza parla per sé. Scopriamo qualche dettaglio in più nella nostra videorecensione, che trovate in testa all'articolo.