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Gli sviluppatori considerano "pericoloso" parlare apertamente del loro lavoro a causa dell'ambiente ormai "tossico" dei videogiocatori

Charles Randall spiega alcuni retroscena del rapporto tra sviluppatori e videogiocatori

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   25/09/2017

Charles Randall non parlerà forse a nome di tutti gli sviluppatori, ma avendo una lunga esperienza nell'ambito conosce sicuramente molti aspetti dell'ambiente videoludico, pertanto la sua considerazione sul modo di comunicare adottato dagli addetti ai lavori nei confronti del pubblico è da prendere in particolare considerazione.

Randall è partito da un aneddoto per riferire che gli sviluppatori, al contrario di quanto si possa pensare, sono in verità molto schietti e aperti nel parlare del proprio lavoro. Solo che lo sono soprattutto nei confronti dei colleghi, e parlando all'interno della comunità degli sviluppatori, non con il pubblico. Il fatto è che "la cultura dei videogiocatori è così tossica che essere sinceri in pubblico è diventato pericoloso", ha spiegato Randall in un passaggio della sua lunga disquisizione su Twitter sull'argomento.

"Non appena uno sviluppatore parla sinceramente delle difficoltà incontrate sul lavoro innesca un'ondata di persone che cominciano a mettere in dubbio il suo intero curriculum", ha riferito Randall, o meglio "diventa il bersaglio di un'intera fazione di giocatori che cominciano a offenderlo o peggio", come a lui stesso è capitato toccando alcuni argomenti tecnici che sono stati spesso male interpretati e hanno scatenato la furia, qualcosa che tra l'altro non è nulla rispetto agli attacchi che coinvolgono misoginia, xenofobia o persecuzioni nei confronti della comunità lgbt che spesso emergono in questi casi.

Insomma, agli sviluppatori piacerebbe poter parlare in maniera più aperta del proprio lavoro, delle sfide e delle difficoltà tecniche che possono incontrare nel percorso, ma quasi sempre non ne vale la pena perché i problemi non vengono compresi e diventano spesso oggetto di critiche smodate. In certi casi il fatto di parlare di "trucchi" per semplificare lo sviluppo è stato preso dalla community come pretesto per parlare di lassismo o mancanza di serietà da parte degli sviluppatori.

Randall ha riportato anche un caso in cui, durante una presentazione pubblica, si è ritrovato contestato da un giovane videogiocatore che muoveva accuse legate all'avidità e al cattivo utilizzo degli engine senza avere alcuna conoscenza specifica ma appellandosi a quanto detto da alcuni youtuber. L'idea che le persone debbano spendere tutte queste energie nel contestare in maniera sbagliata (attaccando direttamente le persone o offendendo in maniera pesante e personale gli sviluppatori) prodotti che non hanno apprezzato è qualcosa che sembra decisamente poco produttivo a Randall, che suggerisce semplicemente di lasciar perdere e pensare ad altro.

Inoltre, al contrario di quanto si crede abitualmente, la comunità degli sviluppatori è sempre molto aperta e sincera al suo interno: gli addetti ai lavori appartenenti a team diversi e al lavoro su progetti differenti non si sentono solitamente in forte competizione fra loro, e in generale c'è un clima di fratellanza che porta alla condivisione delle conoscenze, piuttosto che alla volontà di mantenere i segreti per non facilitare l'avversario. Il problema della sincerità e della schiettezza è dunque tutto rivolto verso la comunicazione al pubblico, a causa della tossicità dell'ambiente causata da una parte dei videogiocatori attuali.