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Apple accusata di monopolio, il Dipartimento di Giustizia USA avvia una causa

Il Dipartimento di Giustizia USA ha avviato una causa contro Apple per monopolio, in quanto avrebbe infranto le leggi sull'antitrust.

Apple accusata di monopolio, il Dipartimento di Giustizia USA avvia una causa
NOTIZIA di Giorgio Melani   —   22/03/2024

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d'America ha ufficialmente fatto causa ad Apple accusandola di monopolio e pratiche scorrette nell'ambito dell'antitrust, avendo bloccato la competizione nel mercato degli smartphone.

Come riportato da APNews, secondo il DOJ la compagnia di Cupertino avrebbe elaborato un monopolio illegale nel mercato degli smartphone che escluderebbe la concorrenza e metterebbe a rischio l'innovazione, attraverso una "condotta illegale, estesa e prolungata nel tempo".

La causa è portata avanti da 16 procuratori generali e rappresenta uno dei recenti esempi del nuovo approccio più aggressivo e proattivo da parte del Dipartimento nell'applicazione delle leggi antitrust federali.

Da parte sua, Apple ha definito la causa "sbagliata sia per quanto riguarda i fatti riportati sia per quanto riguarda la legge", e ha intenzione di "difendersi vigorosamente" in tribunale.

Il "walled garden" sotto accusa

Apple iPhone
Apple iPhone

La causa punta il dito in particolare sulla "fortezza digitale" che Apple ha costruito intorno ad iPhone e altri prodotti popolari come iPad, Mac e Apple Watch, costruendo un "Walled Garden" impenetrabile da terzi ed escludendo qualsiasi possibile alternativa rispetto a questo ecosistema.

Secondo Apple, l'eventuale vittoria di questa causa "minaccerebbe la possibilità di creare il tipo di tecnologia che ci si aspetta dalla compagnia, caratterizzata da un'intersezione tra hardware, software e servizi", cosa che potrebbe stabilire un "pericoloso precedente, portando il governo a mettere mano alla progettazione della tecnologia utilizzata dalle persone", secondo la casa di Cupertino.

Secondo l'accusa, la creazione di un walled garden, ovvero di un sistema chiuso come l'App Store e l'ecosistema Apple, più che favorire il comfort degli utenti serve ad Apple ad avere mano libera e "tagliare fuori la competizione, creando condizioni di mercato tali da consentire al produttore di incrementare i prezzi, che hanno portato a grandi margini per la compagnia nonostante l'innovazione stia calando".

"I consumatori non dovrebbero dover pagare prezzi più alti perché le compagnie violano le leggi antitrust", ha detto il procuratore generale Merrick Garland in un comunicato. "Abbiamo rilevato che Apple ha mantenuto un potere da monopolio nel mercato degli smartphone non puntando a rimanere davanti alla concorrenza sui meriti, ma piuttosto violando le leggi federali sull'antitrust. Se questa situazione non dovesse cambiare, Apple continuerebbe solo a rafforzare il monopolio sugli smartphone".