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Call of Duty: Activision usa il pugno duro contro i cheater, anche il ban hardware

Call of Duty continua ad essere colpito dal fenomeno dei cheater e Activision usa il pugno duro contro questi, anche il ban hardware.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   15/04/2021
Call of Duty: Warzone è uno dei giochi più colpiti dai cheater
Call of Duty: Warzone è uno dei giochi più colpiti dai cheater

Call of Duty: Black Ops Cold War, Modern Warfare e Call of Duty Warzone sono spesso ambienti presi di mira dai cheater, motivo per cui Activision ha deciso di intervenire in maniera seria al riguardo, adottando il pugno duro e una serie di nuove iniziative e tecnologie atte a limitare il fenomeno, con tanto di ripercussioni sui cheater come il ban hardware applicato.

Ovviamente, le punizioni più severe sono riservate esclusivamente a coloro che sono comprovati cheater recidivi, colti a più riprese nell'utilizzo di sistemi non ammessi nei giochi, ma è importante sapere che si possa arrivare anche a conseguenze del genere.

Per quanto riguarda i progressi fatti nella lotta a questo fenomeno, Activision tiene a specificare che "I cheater non sono i benvenuti", come si legge nel comunicato stampa ufficiale dedicato a questo argomento. "Ad oggi, il nostro team di sicurezza e sanzionamento ha inflitto più di 475.000 ban permanenti in Call of Duty: Warzone. L'ondata di ban di ieri è stata la settima ondata di ban su larga scala da febbraio a questa parte".

Tutto questo porta a una combinazione di ban giornalieri e di vere e proprie ondate di ban su larga scala come parte integrante di questi sforzi nel mantenere l'ordine sul gioco online. Questo si riflette però non solo sul fronte degli utenti: Activision sta agendo in maniera diretta anche sul mercato di fornitori e rivenditori di cheat. Ciò include account sospetti, che vengono potenziati e venduti ai soggetti recidivi, a tale riguardo ci sono stati recentemente 45.000 ban di account fraudolenti sul mercato nero utilizzati da soggetti recidivi.

Questi fenomeni riguardano soprattutto i tre capitoli Call of Duty: Black Ops Cold War, Modern Warfare e Call of Duty: Warzone, con quest'ultimo preso particolarmente di mira anche per l'ampia base di utenti data dal free-to-play. Activision fa notare di aver intensificato gli sforzi in una serie di aree chiave:

  • Utilizzare l'autenticazione a 2 fattori per rendere più difficoltoso l'accesso a nuovi account creati per barare
  • Aumentare di molto le risorse dedicate al supporto dei nostri team di sicurezza e sanzionamento
  • Aumentare la frequenza delle ondate di ban su larga scala in aggiunta ai ban quotidiani degli account recidivi
  • Migliorare la regolarità di comunicazioni e aggiornamenti.

In tutto questo, Activision ha confermato di ricorre anche al ban dell'hardware: "Sì, banniamo l'hardware di cheater recidivi e seriali. È un elemento importante della nostra lotta contro i giocatori recidivi", si legge nel comunicato, anche se non chiarisce precisamente il funzionamento di questo sistema e l'estensione di tale ban.

Ci teniamo a ripeterlo: non c'è posto per i cheater. Permettere a tutti i giocatori di avere un'esperienza equa e divertente è la nostra priorità. Da parte di tutti i team dei gruppi di sicurezza e sanzionamento di Call of Duty® su Warzone, Modern Warfare e Black Ops, non ci fermeremo qui, e apprezziamo la tua pazienza.