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Fortnite: Epic Games batte cheater in tribunale e dona il risarcimento in beneficenza

Epic Games ha avuto la meglio su di un cheater di Fortnite in tribunale e ha deciso di donare l'intero risarcimento in beneficenza.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   10/05/2022

Epic Games ha vinto la causa legale contro un cheater di Fortnite australiano, reo non solo di barare, ma anche di rivendere account compromessi. Il cheater dovrà quindi fare pubbliche scuse alla compagnia, chiudere la sua "impresa" e risarcire lo sviluppatore per i danni subiti. Lo studio ha già fatto sapere che i soldi ottenuti saranno devoluti in beneficienza.

Stando ai documenti del processo, la Corte Federale Australiana ha ritenuto Brandon Despotakis, meglio conosciuto online come BlazeFN, colpevole di aver violato il contratto di licenza per l'utente (EULA) di Fortnite, nonché i suoi termini di servizio e il diritto d'autore di Epic Games, vendendo account di gioco e cheat ad altri giocatori. Iniziato ad aprile 2021, il processo è durato circa un anno.

BlazeFN aveva un vero e proprio negozio dedicato a Fortnite, con aimbot, account con accesso completo ai V-Bucks e account inattivi con skin rare o particolarmente popolari e con battle pass già completati. I vari prodotti avevano anche degli artwork realizzati per somigliare a quelli ufficiali del gioco.

Non è chiaro quanti account e cheat abbia venduto BlazeFN. Inoltre Epic Games non ha specificato se intenda o meno agire anche contro gli acquirenti, magari bannandoli definitivamente dal gioco.

Intanto, Despotakis ha pubblicato una nota ufficiale su Twitter affermando che il processo si è concluso e chiedendo ai potenziali clienti di non chiedergli più cheat o account, perché ormai lui è fuori dal business. Inoltre ha domandato scusa alla comunità di Fortnite, perché ciò che ha fatto è illegale e ha dato dei vantaggi illeciti ad alcuni giocatori, su quelli che hanno rispettato le regole.

Il totale del risarcimento che Despotakis dovrà pagare a Epic Games non è stato specificato, ma la somma sarà devoluta per intero a Child's Play, un'associazione che si occupa di rendere migliore la vita dei bambini negli ospedali.