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GTA 6: il leaker usò un Fire Stick di Amazon per penetrare le difese di Rockstar Games

L'hacker di 18 anni che rubò tutti i dati di GTA 6 a Rockstar Games usò un Fire Stick di Amazon per accedere alla rete, nonostante il bando da internet.

GTA 6: il leaker usò un Fire Stick di Amazon per penetrare le difese di Rockstar Games
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   25/08/2023

Stando a un resoconto della BBC, il ladro di dati di GTA 6 usò un Fire Stick di Amazon mentre era in un hotel londinese, per bucare le difese di Rockstar Games e accedere ai dati dell'attesissimo gioco. Il diciottenne Arion Kurtaj, questo il nome del presunto colpevole, fu colto praticamente in flagranza di reato dalla polizia di Londra, che perquisì la sua stanza d'hotel dove era tenuto in custodia, dopo essere stato arrestato a marzo 2022 per aver violato i sistemi di Nvidia.

L'impresa

Il ladro di dati ha compiuto un'impresa notevole, nonostante l'illegalità
Il ladro di dati ha compiuto un'impresa notevole, nonostante l'illegalità

L'attrezzatura completa usata da Kurtaj per compiere il colpo comprendeva in realtà anche una tastiera, un mouse e il suo smartphone. Con questa attrezzatura è riuscito a violare i dati della banca Revolut, di Uber, di Microsoft e di Rockstar Games.

Quest'ultimo è stato l'hack più audace in assoluto, considerando che era fuori su cauzione. Kurtaj arrivò addirittura a postare dei messaggi sullo Slack della compagnia, dicendo ai dipendenti che non era un collega ma un "aggressore".

Kurtaj rubò un'enorme quantità di dati a Rockstar Games relativi a GTA 6 e provò a ricattare la compagnia, per poi mettere tutto online. Non è chiaro se Rockstar abbia mai avuto dei contatti con lui su Telegram, come richiesto, ma è noto che una grande quantità di file trafugati finì online. La fuga di notizie fu così grave che a febbraio 2022 la software house fu costretta di fatto a confermare l'esistenza del gioco in via ufficiale, cosa che non aveva mai fatto fino a quel momento.

Gli investigatori hanno anche scoperto che Kurtaj faceva parte di un banda e che con lui al colpo collaborò almeno un'altra persona, un diciassettenne di cui non sono state svelate le generalità. L'hacker è ancora sotto custodia e attualmente è in attesa di giudizio.