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Nintendo Switch, produzione incerta per il prossimo anno, afferma il presidente Furukawa

Shuntaro Furukawa, il presidente di Nintendo, ha dichiarato che la produzione di Nintendo Switch per l'anno prossimo è incerta.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   12/08/2022

La produzione di Nintendo Switch per l'anno prossimo è incerta. A dirlo è stato il presidente di Nintendo, Shuntaro Furukawa, parlandone a margine dell'ultimo resoconto finanziario della compagnia, dove è stata annunciato un calo dei profitti del 22,9% per il periodo che va da aprile a giugno 2022.

Per "produzione incerta" s'intende che Nintendo ancora non sa quante console produrrà nel corso dell'anno e che per ora è sicura solo della produzione del 2022. Naturalmente si tratta di uno degli effetti della crisi dei semiconduttori, che comunque dovrebbe rientrare nei prossimi mesi.

Furukawa: "Grazie alla collaborazione con vari partner commerciali, siamo sulla buona strada per migliorare la produzione dalla tarda estate. Ma parlando delle previsioni di vendita di 21 milioni di unità per l'anno fiscale che termina a marzo 2023, siamo certi solo della produzione di quest'anno. Andando oltre, le cose diventano incerte."

Sostanzialmente la produzione di Nintendo Switch migliorerà per il resto dell'anno, come del resto già affermato nel resoconto finanziario, ma non ci sono ancora dati certi per quel che riguarda il prossimo anno. Furukawa stesso a dichiarato di non sapere di quali componenti potrebbe esserci ancora scarsità, nonostante abbia rassicurato sulla presenza nei negozi delle tre versioni di Nintendo Switch (Standard, Lite e OLED).

Furukawa ha poi rassicurato di nuovo sui prezzi della console, che rimarranno gli stessi, nonostante l'aumento dei costi di produzione dovuto alla crescita dei prezzi dei materiali e delle spedizioni. Furukawa: "Per i tempi a venire, il modello OLED continuerà a essere meno profittevole degli altri. I costi logistici sono indubbiamente cresciuti, e non solo via aerea, ma anche via mare. Stiamo studiando cosa fare.

Lo yen debole potrebbe essere visto come un beneficio per Nintendo, visto che una grossa fetta delle nostro vendite avviene oltre oceano, ma all'estero sono aumentati anche i costi del marketing e del lavoro. Per ovviare alla situazione, stiamo effettuando più acquisti di inventario in valute estere."