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Platinum Games: Microsoft non è la sola responsabile per la cancellazione di Scalebound

Atsushi Inaba di Platinum Games ammette che la fine Scalebound è dovuta anche a responsabilità dello studio di sviluppo: "non ci piace vedere Microsoft subire le ire dei fan"

NOTIZIA di Davide Spotti   —   07/05/2019

In una nuova intervista concessa a VGC, il leader di Platinum Games, Atsushi Inaba, è tornato a parlare della cocente delusione derivata dalla cancellazione di Scalebound. Una vicenda che, stando alle parole dello sviluppatore giapponese, non sarebbe unicamente responsabilità di Microsoft.

"Entrambe le parti hanno fallito", osserva Inaba. "Non abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo fare come sviluppatore. Vedere i fan arrabbiarsi con Microsoft per la cancellazione non è stato facile. Perché in realtà quando un gioco in sviluppo non può essere rilasciato significa che entrambe le parti hanno fallito".

"Penso ci siano aree in cui avremmo potuto fare meglio e sono sicuro che ci sono cose in cui Microsoft, in qualità di partner, avrebbe potuto fare meglio", ha aggiunto. "Perché nessuno desidera che un gioco venga cancellato".

Inaba ha proseguito raccontando come è stata vissuta la cancellazione del gioco internamente allo studio e quali lezioni abbia appreso il team dall'intera vicenda.

"Ci sono state molte lezioni dolorose, ma questo ci ha aiutato a crescere come studio. Ovviamente non posso entrare nei dettagli al riguardo. Vogliamo assicurarci che il publisher che ci ha dato la possibilità di realizzare un gioco non sia trattato male. La verità è che non ci piace vedere Microsoft subire le ire dei fan, perché lo sviluppo è difficile ed entrambe le parti di sicuro hanno imparato la lezione".

Risalgono a inizio anno le voci secondo cui Scalebound potrebbe essere riproposto su Nintendo Switch come titolo in esclusiva, ma per ora non ci sono evidenze in tal senso. Platinum Games è attualmente impegnata nello sviluppo di vari progetti, tra cui Bayonetta 3, Astral Chain e Babylon's Fall.