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Resident Evil 2 diventa Capcom Remake 2 e altre stranezze del mercato cinese per evitare le censure

La dura vita dei rivenditori di videogiochi cinesi impone di usare l'ingegno per aggirare il ban sui videogiochi violenti, come dimostrano queste strane versioni di Resident Evil 2.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   08/02/2019

Il mercato cinese si è infine aperto alle produzioni estere per quanto riguarda hardware e software videoludico ma questo non significa che non ci siano ancora grandi restrizioni nell'accesso ai videogiochi con contenuti violenti per gli utenti cinesi, come dimostrano alcuni esempi di titoli modificati e copertine contraffatte per aggirare i controlli.

Alcuni rivenditori cinesi hanno infatti dovuto elaborare alcune strategie per cercare di eludere il ban imposto ai videogiochi violenti, con Resident Evil 2 come protagonista preferito, in quest'ultimo periodo. I risultati sono veramente bizzarri, come fatto notare da Kotaku: alcuni rivenditori cercano di pubblicizzare Resident Evil 2 come "Shoot And See: Remake 2" o "Capcom Remake 2", ma i più fantasiosi si spingono oltre e lo trasformano in un simpatico e vivace "First Day of Work at the Police Station: Remake Version".

Messo così, nessuno potrebbe sospettare l'orrore che si cela nella prima giornata di lavoro di Leon S. Kennedy, in effetti. In certi casi, come illustrazione principale vengono usati gli zombie di Plants vs. Zombies 2 o quella di Little Nightmare, per motivi non del tutto chiari. Episodi simili riguardano anche Diablo 3, che viene venduto in Cina in alcuni casi con il simpatico nome "Demon Buddy" o anche "Grosso ananas", perché in cinese si pronuncia "dà bōluó", che ha un suono simile al titolo vero.

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