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Six Days In Fallujah "inseparabile dalla politica", il publisher cambia idea

Six Days In Fallujah non può essere scisso dalle questioni politiche, questa è la nuova posizione del publisher Victura, in contraddizione con quanto era stato detto prima.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   08/03/2021

Six Days In Fallujah è ora "inseparabile dalla politica" secondo il publisher Victura, contraddicendo quanto era stato detto poche settimane fa da Peter Tamte, capo della stessa compagnia.

"Six Days in Fallujah non vuole mandare un messaggio politico", aveva riferito Tamte a febbraio, ma nel frattempo qualcuno si dev'essere reso conto che tale affermazione non stava in piedi, considerando che l'intero videogioco è costruito su un controverso episodio della guerra guerra in Iraq che in molti considerando sostanzialmente un crimine di guerra.

La nuova linea di Victura, dunque, è considerare Six Days In Fallujah come un titolo che non può prescindere dalla questione politica, dipingendo effettivamente degli eventi realmente accaduti durante uno scontro che è ancora molto vicino, storicamente. La nuova affermazione arriva anche per rispondere alle critiche sulla mancanza di diversità di punti di vista rappresentati nel gioco, che verosimilmente dovrebbe mostrare la battaglia di Fallujah dalla parte dell'esercito USA e forze alleate.

"Le storie di Six Days In Fallujah sono raccontate attraverso il gameplay e con filmati documentari con membri in servizio e civili, che raccontano le diverse esperienze e opinioni sulla guerra in Iraq", ha spiegato Victura, "Al momento, 26 civili iracheni e dozzine di militari hanno condiviso i momenti più difficili della loro vita con noi e possiamo condividerli con voi, usando direttamente le loro parole".

Secondo quanto riferito dal publisher, queste testimonianze dovrebbero fornire una visione più ampia dello scontro e punti di vista differenti. A quanto pare, inoltre, il gioco non utilizzerà le armi al fosforo bianco nel gameplay, ma verranno menzionate nei materiali del documentario.

L'intenzione degli sviluppatori, in base a quanto riferito nel nuovo comunicato, è condividere questi episodi e cercare di metterli in scena in maniera più coinvolgente possibile: "Crediamo che le storie dei sacrifici di questa generazione meritino di essere raccontate dai marine, dai soldati e dai civili che erano lì. Confidiamo che troviate il gioco, così come gli eventi che rappresenta, estremamente complesso".

Six Days In Fallujah si riferisce allo scontro urbano avvenuto nei pressi e all'interno della città in Iraq tra novembre e dicembre del 2004, una battaglia estremamente dura che, secondo la Croce Rossa Internazionale, ha portato alla morte di almeno 800 civili attraverso l'utilizzo di armi fortemente controverse come quelle al fosforo bianco che vennero effettivamente impiegate dall'esercito USA.

Per tutti questi motivi, il primo progetto del gioco venne cancellato da Konami nel 2009, ma è stato recentemente recuperato da Victura, come riportato nel trailer d'annuncio del suo ritorno.

Six Days in Fallujah vuole essere una sorta di documentario realistico degli eventi accaduti nel 2004
Six Days in Fallujah vuole essere una sorta di documentario realistico degli eventi accaduti nel 2004