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Snapdragon 8 Gen 4 di Qualcomm brucia A18 Pro di Apple in multi-core: la parola ai benchmark

Test di benchmark mostrano che A18 Pro fornisce prestazioni multi-core superiori rispetto al suo predecessore ma viene surclassato da quelle di Snapdragon 8 Gen 4.

Snapdragon 8 Gen 4 di Qualcomm brucia A18 Pro di Apple in multi-core: la parola ai benchmark
NOTIZIA di Luigi Cianciulli   —   26/03/2024

Quest'anno tutti gli iPhone 16 saranno equipaggiati con il chipset A18 a 3 nm, ma i modelli Pro e Pro Max si distingueranno per l'adozione del nuovo processore di punta A18 Pro.

Secondo quanto trapelato da un presunto test Geekbench, l'ultimo gioiello di Apple avrebbe mostrato un notevole aumento delle prestazioni rispetto all'attuale A17 Pro presente sugli iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max.

I prossimi smartphone Android di punta, invece, integreranno il nuovo chip Qualcomm Snapdragon 8 Gen 4, con i nuovi core Phoenix di ultima generazione, un'aggiunta che promette molto in termini di potenza.

La competizione tra Samsung e Apple, e di conseguenza la rivalità tra i loro rispettivi processori di punta, si intensificherà con il lancio della serie Galaxy S25 a gennaio e l'atteso debutto degli iPhone 16 Pro in autunno.

Anche se le specifiche non sono sempre direttamente confrontabili, forniscono comunque una base per valutare le capacità dei dispositivi; è sempre interessante confrontare i numeri, e in questo caso abbiamo a disposizione il verdetto dato dai punteggi multi-core, che sembrano propendere chiaramente verso uno dei due contendenti.
È bene comunque sempre prestare attenzione a non trascurare l'ecosistema e il software, elementi che potrebbero influenzare significativamente l'esperienza d'uso reale dei chip in azione.

Sui punteggi

La sfida al miglior SoC ha due pretendenti principali
La sfida al miglior SoC ha due pretendenti principali

Mentre A17 Pro è realizzato con il nodo N3B a 3 nm di prima generazione, A18 Pro utilizza la variante di seconda generazione della stessa fabbrica.

Il recente test di Geekbench su A18 Pro ha mostrato un notevole punteggio single-core di 3570, superando il precedente chip M3 di Apple, il cui punteggio single-core era di 3076, un miglioramento del 22% nelle prestazioni single-core e del 28% nelle prestazioni multi-core, con i nuovi punteggi rispettivamente di 3570 e 9310.

Tuttavia, c'è un dibattito in corso sull'accuratezza di questi risultati con alcune fonti che suggeriscono che l'incremento nelle prestazioni multi-core potrebbe essere inferiore a quanto dichiarato, forse solo del 10%.

Al contrario, Snapdragon 8 Gen 4 di Qualcomm registrerebbe un notevole aumento del 46% nelle prestazioni multi-core rispetto alla sua precedente generazione.
Esisterebbe dunque una significativa disparità tra i due concorrenti, con il chip Qualcomm che supera i 10.000 punti nel punteggio multi-core, mentre A18 Pro si ferma a 9310.

Scontro tra titani

Gli score dei test
Gli score dei test

Secondo quanto riportato da Wccftech, in questa fase iniziale dei test, le prestazioni rappresentano il principale punto di interesse, mentre l'equilibrio tra prestazioni ed efficienza energetica sarà da valutare in seguito.
Pertanto, sarà necessario attendere ulteriori test di benchmark per valutare in modo più accurato il reale confronto tra i due e includere eventualmente anche il chipset Dimensity 9400 di MediaTek.

In un'epoca in cui le attività multitasking e l'uso intensivo di app e giochi richiedono un'elevata potenza di elaborazione multi-core, potrebbe non essere sufficiente il risultato di A18 Pro a mantenere la leadership.

Tuttavia, ciò che attirerà maggiormente l'attenzione sulle nuove proposte di Apple e Samsung sarà la capacità di eseguire compiti legati all'intelligenza artificiale direttamente sui dispositivi, con A18 Pro in prima linea.
Questo aspetto indica chiaramente un cambio di rotta nella competizione delle prestazioni, che non si limita più al semplice miglioramento delle CPU e delle GPU, ma si estende alla capacità di offrire prodotti sempre più "smart".
In questo contesto, sappiamo delle recenti mosse di Apple riguardo l'efficienza delle unità di elaborazione neurale (NPU) e l'architettura dei chip nel gestire tali compiti diventeranno fattori critici nel prossimo futuro.