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Sviluppatrice transgender si suicida dopo aver subito atti di cyberbullismo

Chloe Sagal, 31 anni, si è data fuoco in un parco di Portland. La vittima era da anni presa di mira da un gruppo noto come Kiwi Farms

NOTIZIA di Davide Spotti   —   25/06/2018

Chloe Sagal, sviluppatrice transgender di 31 anni, si è suicidata in un parco della città di Portland dandosi fuoco. Secondo quanto riportano i media americani, il gesto sarebbe stato compiuto come forma di protesta per il clima di odio e gli atti di bullismo ai quali era soggetta regolarmente online.

Dopo il tragico gesto la Sagal è stata trasportata in una struttura ospedaliera dove è deceduta per le gravi ustioni riportate. Gli amici della vittima hanno dichiarato che negli ultimi anni il cyberbullismo le aveva provocato depressione e crescente instabilità mentale.

Dal 2013 era entrata nel mirino di Kiwi Farms, una comunità online "dedicata a discutere di persone eccentriche che volontariamente si rendono ridicole", ma che a quanto pare è anche un luogo di aggregazione per cyberstalker abituati ad intimidire e molestare il prossimo.

La Sagal ha attirato le attenzioni di Kiwi Farms a seguito di una campagna di raccolta fondi avviata su Indiegogo, che a prima vista sembrava servire per effettuare una delicata operazione chirurgica, necessaria per rimuovere una scheggia metallica dal suo corpo.

All'epoca Eurogamer riferì dei 30.000 dollari che erano stati raccolti per la campagna. Successivamente si scoprì che quel denaro era stato utilizzato per effettuare un'operazione di cambio di sesso e da quel momento l'autrice si trovò bersaglio di molestie costanti su varie piattaforme online.

Gli amici interpellati dal giornale locale Oregonian hanno dichiarato che la Sagal pensava spesso al suicidio. "Un fattore che le ha reso molto più difficile ottenere aiuto è che ogni volta che parlava di suicidio, i membri di Kiwi Farms segnalavano la sua pagina Facebook e le causavano la sospensione del profilo. Questo è accaduto più volte nel mese precedente alla sua morte", dice uno degli intervistati.

Nella discussione di Kiwi Farms, dove è stata linkata la notizia del suo decesso, la Sagal viene derisa per la sua morte e per il modo in cui ha scelto di suicidarsi; pochi giorni prima del fatto, la polizia locale era stata informata del pericolo e dopo averla trovata con un machete aveva preferito tenerla in custodia per poi farla ricoverare presso un centro di igiene mentale. Era stata rilasciata solo da pochi giorni.