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The Witcher 3: Wild Hunt: la mappa era troppo piena di punti d'interesse, per uno sviluppatore

Stando a uno sviluppatore di The Witcher 3: Wild Hunt, la mappa era troppo piena di punti d'interesse, tanto che oggi la gestirebbe diversamente.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   23/07/2022

La mappa di The Witcher 3: Wild Hunt era fin troppo piena di punti di interesse. Ad affermarlo è stato Philipp Weber, uno degli sviluppatori del gioco, che oggi gestirebbe la cosa in modo molto differente per non sovraccaricare il giocatore.

In effetti The Witcher 3: Wild Hunt è pieno di quest da svolgere e di luoghi da visitare, tanto che può essere disorientante in alcuni casi. La mappa poi viene letteralmente riempita di punti interrogativi, cosa che per Weber fu un errore. Se avesse una seconda possibilità, rifarebbe le cose in modo diverso.

Weber: "Posso ammettere liberamente di essere stato uno di quelli che hanno messo i punti interrogativi nel mondo di gioco. Era il tardo 2014, quindi non molto lontano dalla pubblicazione (avvenuta a maggio 2015 Ndr), quando ci abbiamo riempito la mappa.

Non avevamo molto tempo, quindi ci siamo detti che dovevamo semplicemente farlo, anche se non in modo perfetto. Ho fatto molte di quelle orrende casse dei contrabbandieri, ma in mia difesa posso dire che in origine ci avevo messo dei gabbiani sopra, così che fossero visibili andando in giro, perché non era previsto che avessero un'icona sulla mappa.

Ammetto che si trattò di un errore che non farei più."

Per il resto vi ricordiamo che siamo tutti in attesa di saperne di più sulla versione di nuova generazione di The Witcher 3: Wild Hunt, che dovrebbe uscire entro la fine dell'anno per PS5, Xbox Series X e S e PC.