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The Witcher, serie Netflix: poco apprezzato l'andamento non cronologico, si rattrista la showrunner

L'originale idea delle diverse linee temporali portate avanti contemporaneamente dalla prima stagione di The Witcher ha attirato delle critiche e la showrunner Lauren Hissrich se ne rattrista.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   17/01/2020

Se c'è un elemento particolarmente originale nell'adattamento di The Witcher in serie TV per Netflix è la sua particolare struttura temporale che rappresenta gli eventi non in senso cronologico, cosa che ha lasciato gran parte del pubblico perplessa e il cui mancato apprezzamento ha rattristato la showrunner, Lauren Hissrich.

In un'intervista pubblicata da IGN, Hissrich ha spiegato che tutto è stato studiato per cercare di mantenere la centralità della figura di Geralt e portare tutto verso la riunione delle tre figure principali al termine della prima stagione. In quest'ottica va vista la particolare rappresentazione delle storie di Geralt di Rivia, Yennefer di Vengerberg e della Principessa Cirilla, proposte in maniera alternata dalla prima stagione di The Witcher ma posizionate in maniera non cronologica, secondo degli sfasamenti temporali che hanno un po' disorientato il pubblico.

"Personalmente, mi sono rattristata per il fatto che le linee temporali differenti non sono tate accolte bene come avrei sperato", ha spiegato la responsabile della serie, "ma il pubblico può stare tranquillo, perché nella Stagione 2 questi elementi non ci saranno", ha riferito, confermando come The Witcher: Stagione 2 sarà molto più lineare, portando avanti la storia dei tre personaggi ormai intersecati e posizionati su una stessa linea temporale.

Da una parte, l'idea della Hissrich ha effettivamente complicato la fruizione di The Witcher, ma bisogna dire che il modo in cui sono state messe in scena le diverse linee temporali è stato notevole e l'idea ha dato anche un tono originale a tutta la serie.