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TV pirata e IPTV: maxi blitz con chiusura di Xtream Codes, possibili sanzioni per gli utenti

Un'ampia operazione internazionale ha portato al sequestro e oscuramento di Xtream Codes, grossa piattaforma dedicata alla distribuzione di contenuti televisivi pirata online.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   18/09/2019

L'Operazione Black IPTV ha colpito duro il traffico delle TV pirata online con la chiusura della piattaforma Xtream Codes, punto di riferimento per questa tipologia di distribuzione di contenuti, con anche possibili sanzioni per gli utenti che la utilizzavano.

In pratica, il sistema gestito da Xtream Codes convertiva i segnali audiovisivi protetti da copyright delle PayTV in dati informatici, consentendo dunque lo streaming e la diffusione illegale di questi contenuti su internet. Il tutto avveniva peraltro a scopo di lucro, visto che la piattaforma richiedeva anche abbonamenti o pacchetti a pagamento per vedere le trasmissioni, ovviamente a prezzi fortemente scontati rispetto ai normali abbonamenti per le TV satellitari o digitali, andando soprattutto a colpire le produzioni Sky, DAZN, Mediaset, Netflix e Infinity.

L'indagine è stata portata avanti nei confronti di 3 aziende e 5 persone fisiche attraverso Eurojust (Agenzia europea per il coordinamento investigativo) e ha portato al sequestro e oscuramento della piattaforma Xtreme Codes, 80 siti internet e 183 server. Da notare che circa 700.000 utenti si trovavano online al momento del sequestro e, a quanto pare, a rischiare sanzioni sono anche questi ultimi, oltre ai gestori del sistema. Secondo quanto riferito, coloro che hanno fruito del servizio pirata possono rischiare la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa sino a 25.822 euro.

Secondo i dati diffusi dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, il sistema delle TV pirata rappresenta un giro d'affari di circa 60 milioni di euro all'anno in Italia, con un bacino di oltre 5 milioni di utenti.

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