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Indie e strategia

Un gioco indie sulla Seconda Guerra Mondiale? Non fatevi trarre in conclusioni affrettate...

RECENSIONE di Luca Olivato   —   14/03/2012

I giochi indipendenti ci portano con la memoria agli albori degli anni Novanta, quando le risorse tecnologiche erano limitate e la spada di Damocle dei publisher non era così minacciosa sulla testa degli sviluppatori: si assisteva così alla nascita di veri capolavori che facevano del divertimento prima di tutto la propria ragion d'essere.

Indie e strategia

In questi ultimi anni le attenzioni di addetti ai lavori (e non) è tornata a catalizzarsi su titoli di software house di ridotte dimensioni, ma che hanno avuto il merito di far parlare di loro ben oltre i meriti visivi: parliamo ad esempio di Dear Esther, To The Moon, UnEpic che, pur appartenendo a filoni ben diversi, sono tutti caratterizzati da un'eccellente qualità di intrattenimento. Tra questi entra a pieno diritto l'opera prima della società croata 2x2 Games, edita dalla veneranda Matrix Games, al cui sviluppo il capo programmatore Tomislav Uzelac e i suoi tre collaboratori hanno lavorato per quasi un lustro.

Tutti al fronte

Ambientato nella seconda guerra mondiale, e più precisamente nel teatro dell'Europa orientale, Unity Of Command si presenta come un classico strategico a turni sulla falsariga di Panzer General o Steel Panthers: le unità sono distribuite su di un reticolato esagonale e lo scopo del giocatore è quello di conquistare gli obbiettivi indicatigli all'inizio della partita nel minor tempo e con il minor dispendio di uomini.

Indie e strategia

Detto così sembrerebbe sin troppo semplice, ed in effetti è proprio l'immediatezza il punto di forza del gioco di 2x2 Games, complice una realizzazione tecnica tanto deliziosa quanto funzionale. Bastano infatti i pochi minuti necessari a completare il primo scenario per capire le dinamiche di un titolo che si fa controllare con il solo tasto sinistro del mouse. A dispetto dell'ambientazione e della vastità delle manovre che si sono susseguite nell'ambito dell'Operazione Barbarossa, da cui scaturisce l'ispirazione di Unity Of Command, le battaglie si svolgono su mappe che spesso vengono visualizzate in un'unica schermata, dando così al giocatore la visione unitaria delle forze in campo.

Indie e strategia

Lo stile grafico, rigorosamente in due dimensioni, è adorabile nella sua pulizia e nella scelta della palette di colori, tanto da ricordare i francobolli d'annata; l'interfaccia, pur minimalista, fornisce tutte le informazioni necessarie senza appesantirsi in inutili fronzoli. Gli aspetti relativi alle risorse economiche sono stati cassati in toto, pertanto il gioco si concentra completamente sulla gestione tattica delle truppe che si possono suddividere sommariamente in fanteria, cavalleria e carri armati; in linea di massima la Wehrmacht risulta più potente ma meno numerosa, l'esatto contrario rispetto all'Armata Rossa.

Indie e strategia

La chiave di volta strategica che rende tremendamente tattico Unity Of Command è la linea del fronte. All'inizio della partita le armate sono già disposte e pronte ad essere mosse: ciascuna dispone di un determinato quantitativo di punti movimento (che può essere modificato da fattori geografici e atmosferici) e attacco, variabile in base all'esperienza e agli aggiornamenti a cui le unità sono state sottoposte.

Indie e strategia

Le due compagini si trovano nel territorio di competenza (tipicamente la parte destra dello schermo per le forze sovietiche) ed è fondamentale che tutte le unità ne rimangano all'interno: se il nemico riuscisse a "tagliare" il fronte isolerebbe le truppe che in un paio di turni sarebbero penalizzate sia con la riduzione dei movimenti sia con l'impossibilità di portare attacchi (in quanto verrebbero a mancare i rifornimenti). Questo concetto viene perfettamente controbilanciato dalla brevità delle partite che si devono completare mediamente in una decina di turni: bisognerà pertanto calibrare ogni singola mossa sia per evitare che l'esercito venga decapitato mentre avanza alla volta degli obbiettivi, sia, di contro, per portare l'attacco prima dello scadere dei turni. Ne scaturisce un gameplay che i colleghi d'oltreoceano definirebbero addictive e che risulta essere perfetto per delle frenetiche partite nei piccoli ritagli di tempo, considerato che di norma non sarà necessaria più di mezz'ora per portarle a termine. Il gioco offre anche un arcaico supporto al multiplayer, che si affida al collegamento IP diretto o alla modalità hot seat di crammondiana memoria, ma il vero piatto forte è rappresentato dalle due campagne (l'una tedesca, l'altra russa), che possono mettere con le spalle al muro anche gli strateghi più smaliziati.

Indie e strategia

Si tratta in buona sostanza di un canovaccio che lega i singoli scenari (comunque giocabili singolarmente) e che in pratica tiene in memoria i risultati con cui si sono completate le missioni: non sarà cioè possibile affrontare certe mappe se in quelle precedenti si sono ottenute vittorie con dei bassi punteggi. Il compito viene reso arduo dall'incredibile intelligenza artificiale sviluppata dai programmatori: l'avversario controllato dalla CPU sembra conoscere in anticipo le mosse del giocatore e riesce sempre a rispondere di conseguenza, non ricorrendo quasi mai all'attacco diretto ma sfruttando il ventre molle dell'esercito per tagliarlo dai rifornimenti. Dopo essere stati stupiti, nelle prime battute, dall'abilità del computer, ci sarà da spremere le meningi per cercare di averne la meglio: ogni partita è una storia a sé stante e non esistono tattiche predeterminate per garantirsi la vittoria. Il fatto che ci sia un unico livello di difficoltà potrebbe scoraggiare gli utenti meno smaliziati, che non sono evidentemente i destinatari di Unity Of Command che, pur nella sua accessibilità, necessita di una buona dose di esperienza per poter essere padroneggiato a dovere. Vale la pena comunque aspettare qualche giorno (sul forum ufficiale Uzelac ha confermato di esserne al lavoro) per poter provare una versione dimostrativa che, oltre a fugare ogni ragionevole dubbio sulla bontà del prodotto, possa far definitivamente innamorare di questa piccola gemma.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (5)
7.3
Il tuo voto

Unity of Command, titolo di debutto di 2x2 Games, è incantevole, ma può essere pienamente apprezzato, nella sua crudezza, soltanto da quella nicchia ben definita di utenza che vive di pane e strategia e non si lascia spaventare da un grado di sfida impegnativo. Il prezzo a cui viene proposto, 29,99$, è sicuramente adeguato alla qualità del titolo ma impedisce di consigliarlo a chi cerca un divertimento leggero e spensierato.

PRO

  • Eccellente IA
  • Meccaniche di gioco immediate e intelligenti
  • Ottimo stile grafico

CONTRO

  • Curva d'apprendimento non perfettamente bilanciata
  • Supporto multiplayer troppo acerbo
  • Comparto audio sterile

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Intel Core i7 2600K
  • 16GB ram
  • 2X GTX 580 SLI

Requisiti minimi

  • Processore 1.6 GHz (2.0 GHz raccomandati)
  • 1 GB ram (2 GB raccomandati)
  • Scheda video con 32 MB di memoria DirectX Compatibile
  • 100MB di spazio su disco fisso

Requisiti consigliati

  • Processore 2.0 GHz
  • 2 GB ram
  • Scheda video con 32 MB di memoria DirectX Compatibile
  • 100MB di spazio su disco fisso