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Dalla parte degli zombie

Dopo che per anni la caccia agli zombie è stato uno degli sport preferiti dei videogiocatori, ecco finalmente giunta l'inevitabile vendetta

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   14/05/2012

L'origine dell'inossidabile connubio tra non morti e giocatori di videogames si perde quasi nella notte dei tempi; nel corso delle diverse generazioni di hardware sapienti sviluppatori hanno saputo cogliere questa passione portando alla luce veri capolavori di divertimento ma, soprattutto, violenza gratuita e sangue ad ettolitri. La presenza degli zombie, che in queste produzioni avevano solitamente il ruolo di coloro da squartare/massacrare, ha avuto anche l'indubbio merito di far sembrare politically correct persino la più efferata delle uccisioni, come sempre effettuata in nome della "salvezza dell'umanità". Il punto di vista delle fetide creature, restando almeno sul piano prettamente videoludico, non è stato tuttavia mai del tutto analizzato a fondo; immaginare il motivo di questa scelta non è certo difficile, visto che ad un primo sguardo non sembra particolarmente divertente impersonare corpi putrefatti che si muovono lentamente alla ricerca di carne umana. Dopo tanti anni di sacrifici e oblio, Brainsss prova a ridare dignità a questi poveri cadaveri semoventi, spingendo il giocatore a tentare di far estinguere la razza umana.

Accerchia l’umano!

In Brainsss l'obiettivo ultimo è dunque quello di infestare e "convertire" più persone sane possibili in modo da rinforzare la propria armata di non morti. L'unico metodo per ottenere un simile risultato è quello, secondo la consuetudine, di aggredire e mordere gli umani, trasmettendo così il virus "zombieficante". L'impostazione scelta per l'approccio di gioco è quella di uno strategico in tempo reale, a cominciare proprio dalla visuale prospettica dall'alto impostata di default; a differenza dei classici RTS però non esistono risorse da accumulare per creare le truppe. L'espansione della propria orda dipende infatti interamente dalle scelte tattiche intraprese nel corso dell'azione: gli zombie, guidati dal sapiente "tap" del giocatore, cercano di agguantare i civili sparsi per la mappa di gioco, inseguendoli a piedi. Ovviamente gli esseri umani sono generalmente più veloci rispetto ai propri pericolosi assalitori, ragion per cui non basta certo lanciare all'inseguimento scriteriato le propriet truppe dell'oltretomba; la tattica migliore per poter agguantare i fuggitivi è dunque quella dell'accerchiamento. Ogni livello di gioco è formato da numerose e piuttosto varie strutture, collegate da strade e vicoli; grazie al particolare level design non sarà certamente difficile circondare un palazzo e bloccare così le strade, intrappolando gli umani. Gli zombie, una volta selezionati, possono essere divisi in due o più gruppi (compatibilmente al loro numero iniziale), per cercare di coprire più territorio possibile; ogni minuto circa hanno a disposizone un potere supplementare, la rabbia, utile ad aumentarne velocità, forza e resistenza.

Dalla parte degli zombie

Gli stage più avanzati offrono ovviamente una sfida maggiore rispetto ai primi (che sono sostanzialmente dei tutorial), per via dell'inevitabile resistenza che anche gli uomini cercheranno di opporre all'invasione: i civili ad esempio tenderanno a riorganizzarsi e saranno aiutati da alcuni coraggiosi polizioti, armati e molto pericolosi. In questo caso prima di cominciare le manovre di accerchiamento definitive è bene infoltire la propria schiera di zombie, andando a cercare gli individui più isolati (nonchè incauti) nascosti in molte parti della mappa; per uccidere i poliziotti salvando la "non-vita" è invece necessario aggredirli da dietro, senza farsi scoprire. Il punteggio finale è dato dal raggiungimento degli obiettivi di livello ma soprattutto dal minor tempo impiegato per ottenerli; esiste poi un negozio interno in cui è possibile acquistare potenziamenti sia con valuta di gioco sia con denaro reale, continuando quindi nel solco non molto sportivo delle microtransazioni che spingono a "barare". Le maggiori criticità di Brainsss si riscontrano purtroppo nel sistema di controllo a "due dita", macchinoso da controllare almeno inizialmente, e nel rischio di finire le partite nella più completa confusione del "tutti contro tutti", mettendo da parte i ragionamenti tattici e limitando così il tutto ad un'aggressione di "quantità" senza criterio. L'aspetto tecnico non brilla certo per bellezza o ricchezza di dettagli; tutto il gioco è pervaso però da un'atmosfera molto umoristica, complici anche le simpatiche musichette di sottofondo e la grafica in stile cartoon, con i personaggi appena abbozzati. I livelli disponibili inizialmente non sono moltissimi, ma già in queste ore stanno per essere rilasciati aggiornamenti gratuiti in grado di aumentare di molto la longevità.

Conclusioni

Versione testata: iPhone (1.1.1)
Prezzo: 2,39€
Multiplayer.it
6.5
Lettori (6)
2.0
Il tuo voto

Brainsss è un esperimento che propone una rivisitazione originale di due grandi classici del videogioco, gli RTS e gli Zombie. Uno strategico senza grossi vincoli di tatticismo e un gioco di zombie in cui non si massacrano zombie però lasciano per lo meno perplessi sia il giocatore "storico" sia quello nato con le nuove piattaforme, iOS compresa. L'idea è quindi, come spesso capita, potenzialmente interessante ma la realizzazione risulta approssimativa e priva di particolare mordente.

PRO

  • Atmosfera umoristica
  • La vendetta degli zombie era una buona idea
  • Grafica 3D in stile cartoon gradevole

CONTRO

  • Controlli inizialmente macchinosi
  • Poco appassionante
  • Gameplay senza una vera anima