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Un pianeta tutto mio

Il nuovo manageriale gratuito per il portatile Sony ci permette di creare il nostro mondo alieno personale

RECENSIONE di Christian Colli   —   02/10/2012

Non è la prima volta che abbiamo a che fare con un software gratuito per PlayStation Vita, e bisogna ammettere che finora di grosse delusioni non ce ne sono state. Dopo Frobisher Says! e Treasures of Montezuma Blitz, Ecolibrium è una solida aggiunta a un parco giochi tutt'altro che scontato, anche se probabilmente non abbastanza da stabilizzare la delicata situazione commerciale della console. Peraltro, a differenza dei titoli menzionati, Ecolibrium non è decisamente un prodotto "casual":

Un pianeta tutto mio

punta, infatti, a una precisa e ristretta cerchia di utenti, quegli appassionati di simulatori e manageriali che raramente si imbattono in titoli di questo tipo in ambito console, figuriamoci su portatili. Non si tratta dunque di un titolo per tutti, ma dato che è gratuito, pesa poco (appena duecento mega o giù di lì) e non richiede tantissimo tempo da dedicargli quotidianamente, vale la pena dargli una chance.

Genesis

L'universo (anzi, il multiverso) di Ecolibrium ha un aspetto pulito e colorato, ma non aspettatevi una meraviglia della tecnologica grafica: sfruttare la potenza della console Sony in questi termini non è il suo scopo, eppure il comparto audiovisivo si rivela insospettabilmente piacevole, grazie a una buona cura del dettaglio, sopratutto per quanto concerne gli effetti sonori ambientali che includono anche una buona varietà di condizioni atmosferiche.

Un pianeta tutto mio

L'ambientazione ricorda volutamente il nostro pianeta, ma piante e animali sono decisamente alieni: nonostante gli ovvi richiami a creature realmente esistenti, come cavalli o leoni, lo stile di questi animali extraterrestri è decisamente azzeccato. La pressione del tasto R ci permette di entrare in una modalità di visualizzazione libera: muovendo la console nello spazio tridimensionale reale è possibile osservare il nostro mondo a trecentosessanta gradi, una caratteristica che non solo aumenta il grado di immersione, ma che permette di vedere da vicino il frutto del nostro operato.

Un pianeta tutto mio

E qualunque cosa esista in questo mondo è opera nostra, dalle piante più piccole ai predatori più feroci. Qualcuno si ricorderà probabilmente di Black & White, uno storico manageriale del 2001 realizzato da Lionhead Studios e Peter Molyneaux; i due giochi si assomigliano nella premessa, pur sviluppandosi in modo completamente diverso: siete sostanzialmente il Dio di questo mondo e potete plasmarlo a piacimento, o quasi. Tutto sommato, come dei fate un po' schifo perché ci sono varie limitazioni a frenare i vostri poteri creativi: denaro ed energia, in primis, ma anche l'equilibrio precario dell'ecosistema che avete creato. Fare il Creatore è una cosa seria, e i concisi ma chiari tutorial introduttivi, completamente in italiano, ce lo ricordano costantemente. I nostri progressi, oltretutto, possono essere condivisi con i nostri amici del PlayStation Network, in una sorta di leaderboard che permette di scoprire chi è il Creatore più bravo dell'universo.

Trofei PSVita

Come se non bastasse, Ecolibrium propone anche un discreto numero di Trofei: 7 bronzo, 4 argento e 1 oro. Sbloccarli non è affatto facile: per esempio, bisogna completare alcune sfide, soddisfare precisi requisiti degli ecosistemi, scambiare creature con gli altri giocatori e classificarsi nella top100.

Da grandi poteri...

Ma cos'è davvero Ecolibrium? Come abbiamo detto si tratta di un gioco a metà tra il simulatore e il gestionale e, come avrete sicuramente capito, il vostro ruolo è quello di creare un ecosistema funzionante e bilanciato, come lascia intuire il titolo. Farlo è, apparentemente, semplicissimo. Il gioco propone pochi menù, intuitivi ed essenziali, attraverso i quali è possibile conoscere la situazione del nostro pianeta e scegliere cosa aggiungere all'ambiente. Ci sono dei parametri e dei rapporti, però, da tenere bene a mente. Per esempio, l'ecosistema deve presentare un certo tasso di umidità e minerali nel suolo e per controllarlo dovremo piantare alberi e funghi di vario genere. Ma troppi alberi aumenterebbero eccessivamente l'umidità, dunque è necessario qualcosa che ne limiti l'espansione, come per esempio degli animali erbivori. Collocandone due ci assicureremo la continuità della specie, ma anche l'estinzione delle piante di cui si nutrirebbero. Ecco allora che entrano in gioco i carnivori, il cui scopo è, naturalmente, nutrirsi degli erbivori. Ma ci sono anche dei carnivori più grossi che si pappano i carnivori più piccoli, animali che si nutrono soltanto di pesci e via dicendo, ognuno con le proprie esigenze in fatto di ecosistema.

Un pianeta tutto mio

Bilanciare il tutto seguendo la catena alimentare non è affatto facile, anche se è possibile barare con creature e congegni che alterano direttamente certi parametri: queste unità costano una valuta virtuale che è possibile acquistare nel negozio digitale o che talvolta si ottiene vincendo le Sfide, "missioni" slegate dal nostro ecosistema personale in cui dovremo alterare una situazione critica con poche risorse e un limite di tempo. Il tempo, tra l'altro, è l'avversario più spietato del giocatore: il marchingegno che ci permette di creare le varie unità animali e floreali ha una batteria che si consuma nel giro di poche selezioni e richiede circa un giorno per ricaricarsi. Questo significa che potrete dedicare a Ecolibrium effettivamente non più di qualche minuto al giorno: se per alcuni pianificare in anticipo può rappresentare una sfida appetibile, per altri potrebbe trattarsi di un freno eccessivo alla fruizione del titolo.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (21)
8.5
Il tuo voto

Ecolibrium è un titolo così ingegnoso e curato che si sarebbe meritato una release vera e propria. Non è un titolo di serie B, ma un manageriale intrigante e profondo per il quale i fan del genere avrebbero sborsato probabilmente un po' di euro: pensate che è possibile perfino creare delle aste virtuali con le creature trovate nel proprio ecosistema, magari assenti in altri. È raro imbattersi in un prodotto gratuito di questo tipo, ma bisogna ammettere che le restrizioni imposte dal limite di tempo, la costante complessità gestionale e la sua natura profondamente di nicchia non lo rendono un gioco adatto a tutti. Non dargli un'occasione, comunque, sarebbe un vero delitto.

PRO

  • Decisamente curato per essere gratuito
  • Sistema intuitivo quanto ingegnoso
  • I fan del genere avranno pane per i loro denti

CONTRO

  • Limite quotidiano di tempo di gioco
  • Ci vogliono giorni per capirne la complessità
  • Adatto a una ristretta cerchia di giocatori