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La nobile arte della spada

Casomai non ce ne fossimo ancora accorti, Nintendo ci ricorda che ha intenzione di fare molto sul serio col suo servizio di Digital Download

RECENSIONE di Michele Maria Lamberti   —   18/10/2012

Un articolo del genere, vale a dire la recensione di un bel titolo per l'eShop, ormai non dovrebbe essere più una novità per nessuno: dal classico Pullblox a Mighty Switch Force, da VVVVVV a Picross-e, senza contare i vari titoli DSiWare, la Virtual Console, le riedizioni in 3D di grandi classici dell'era NES e il recente arrivo di software retail in formato scaricabile, il negozio virtuale Nintendo è diventato uno dei punti di forza dell'offerta 3DS; si tratta senza dubbio di una premessa molto gustosa se vogliamo guardare all'arrivo di Wii U, che promette di porre un accento ancora maggiore su simili servizi, ma, come c'insegna la più profonda filosofia zen, perché guardare con ansia al futuro, quando già il presente è decisamente accattivante?

Guerrieri sì, ma delicati

Disponibile solo recentemente in Europa, Hana Samurai: Art of the Sword è in realtà un gioco che ha quasi un annetto sulle spalle, essendo stato pubblicato nel novembre 2011 in Giappone e a febbraio in America, col titolo leggermente diverso di Sakura Samurai: Art of the Sword.

La nobile arte della spada

Il perché dei diversi tempi di pubblicazione resterà un mistero comprensibile solo agli esperti di marketing; i due titoli occidentali invece, coi loro riferimenti a ciliegi, fiori e boccioli, ci portano diritti allo spirito del prodotto che, lungi dall'essere una rappresentazione realistica del crudele e violento Giappone feudale, ne sviscera piuttosto l'aspetto più delicato, fiabesco ed elegante. Tutto questo senza rinunciare ad una vena di comicità che richiama tanti manga e anime sull'argomento, e che in chiave videoludica può trovare un antecedente illustrissimo nella serie di Ganbare Goemon!, il cui episodio per Game Boy è tra l'altro disponibile proprio sull'eShop. Una volta completato il download e fatto partire il gioco, ci troviamo per esempio di fronte ad un'introduzione semplice ma spettacolare, che con uno stile a metà tra l'ukyo-e (le stampe giapponesi, una delle più distinte forme d'arte del Sol Levante) e l'anime, e sottolineata da una riuscitissima composizione musicale sempre a tema nipponico, ci racconta l'essenziale premessa: in una parte del mondo che anni fa viveva felice e in armonia, ora la fanno da padroni la violenza e l'odio, e tutto ciò perché tempo prima la principessa Cherry Blossom, figlia degli dei, fu rapita da non meglio precisate forze malvagie. Col passare del tempo la popolazione ha finito col dimenticare quell'epoca di benessere; tutti a parte un solitario Kappa, uno spirito acquatico, convinto che un giorno si manifesterà un guerriero capace di liberare la divina principessa e riportare la pace nel mondo. Inutile dire che l'improbabile guerriero siete proprio voi, un giovane samurai che un giorno s'imbatte nel simpatico Kappa il quale, senza troppe cerimonie, lo investe dell'arduo ma importantissimo compito e gli insegna i fondamenti dell'Arte della Spada.

L'effetto 3D

A chi gioca action game in 3D dagli anni '90, la stereoscopia, che pure dovrebbe aiutare a determinare le distanze in maniera più immediata (c'è un intero minigioco che si basa su questo concetto) non sarà di alcun aiuto pratico. Anche per questa tipologia di giocatori però l'effetto 3D è la solita piacevole aggiunta che dona maggior senso di profondità senza, stavolta, andare ad incidere sulla fluidità. C'è da dire che talvolta gli sviluppatori hanno indugiato un po' troppo sull'esasperazione "tridimensionale" di certi elementi (gli spadoni che i boss vi puntano minacciosamente in faccia, per esempio) e ciò sembra stonare un poco con lo spirito di serenità orientale che permea tutto il prodotto.

Non è un paese per smanettoni

Il breve tutorial si rivela però fondamentale, e difatti non è possibile evitarlo: Hana Samurai: Art of the Sword è un action game per nulla paragonabile a un classico hack 'n' slash alla Samurai Warriors, giusto per citare un famoso rappresentante del genere. Il cuore del gioco risiede nel padroneggiare non già il momento del colpo, ma quello della schivata, in quanto l'avversario sarà vulnerabile solo ed esclusivamente durante o subito dopo il suo attacco.

La nobile arte della spada

In questo modo pur con un sistema di controllo molto semplice (un tasto per la schivata, uno per il colpo, uno per la parata, da usare con attenzione perché potrebbe rendere la spada inutilizzabile, ed uno per il colpo speciale effettuabile previo riempimento della classica barra) gli sviluppatori sono riusciti a creare un gameplay che è un misto di azione e strategia e che soprattutto richiede riflessi e precisione ai massimi livelli; non solo infatti ci sono diverse tipologie di nemici, ognuno con la propria arma (semplici guerrieri armati di spada, feroci samurai "cattivi" molto abili, soldati dotati di lunghe lance fino ai temibili ninja che sfoggiano shuriken e congegni vari nel più rigoroso rispetto della tradizione), ma ciascuno di essi potrà attaccarvi in più maniere, con un fendente dall'alto o di lato, avvicinandosi lentamente o correndovi incontro, portandovi un colpo diretto o effettuando una finta per cercare di spiazzarvi. Pur essendo effettivamente ben poco esteso, tre grandi aree per un totale di una trentina di stage, il viaggio del nostro anonimo samurai potrà rivelarsi ben più lungo del previsto, e questo in virtù della difficoltà che raggiunge molto presto livelli degni di nota e che in occasione dei tre scontri con i boss (epico, in particolare, l'ultimo) richiede estrema dedizione ed attenzione, degne dei più grandi classici del genere; vengono in mente, ad esempio, i primi due Ninja Gaiden dell'epoca poligonale. Non è solo la difficoltà a rendere i 7 Euro richiesti forse anche troppo poco, ma tutte le feature simil-RPG aggiunte ad un sistema di base già solido di suo: ogni schivata effettuata col giusto tempismo, ad esempio, elargisce un punto precisione, il cui conto si azzera quando si viene colpiti o quando un nostro fendente non va a segno; questi punti oltre a costituire un record di per sé, possono essere venduti nei villaggi, i quali presentano poi numerose altre opportunità quali minigiochi superati i quali si può accedere ad un nuovo colpo speciale, negozi per acquistare diverse tipologie di oggetti, esperti armaioli per riparare o rendere più potente la katana, locande per recuperare le forze e tutta una serie di piccoli "segreti" che ricordano, in piccolo ma con eleganza, l'esplorazione dei villaggi della saga di Legend of Zelda. E probabilmente non potremmo fare a questo gioco un complimento più gradito.

Il giardino dei ciliegi

Art of the Sword quindi può essere abbastanza lungo, senza però diventare mai frustrante: pian piano, applicandosi, si supereranno tutti gli ostacoli, in perfetto spirito zen. E una volta finito? Beh, che ne dite di una modalità difficile, nella quale avrete meno vite a disposizione e i nemici saranno più tosti? La cura per i dettagli che c'è dietro questo gioco si evince anche dall'aspetto estetico: la grafica è forse il punto debole del tutto, più adatta ad un Nintendo DS che ad un 3DS, anche se ciò già è meno vero per i personaggi, decisamente più ricchi di dettaglio dei paesaggi; la fluidità è poi impeccabile così come le belle animazioni di protagonista e comprimari, animazioni che peraltro sono anche indispensabili al sistema di gioco indicando qual è l'attacco che state per affrontare. Ma è dal punto di vista dello stile che Hana Samurai sorprende e conquista, a partire dalla bellissima introduzione di cui abbiamo già parlato per continuare con personaggi che riescono ad essere allo stesso tempo, nella loro rappresentazione, comici e leggiadri; per non parlare delle musiche, una veramente ben realizzata commistione di strumenti tradizionali giapponesi e tecniche più moderne. Paradossalmente, ma neanche tanto, si capisce cos'è Hana Samurai: Art of the Sword nella sua modalità secondaria, che non prevede alcuna interazione ludica. Si tratta di un giardino dove fanno la loro presenza dei possenti ciliegi, che all'inizio sono del tutto spogli, e che si riempiono di meravigliosi fiori a seconda dei passi che effettuate con il vostro Nintendo 3DS in modalità riposo. Una volta ricoperti? Niente, li contemplate. Alla ricerca della serenità necessaria per affrontare una nuova, difficile sessione di gioco.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.7
Lettori (12)
8.1
Il tuo voto

Una nuova killer application per l'eShop? Se non lo è, poco ci manca, e per di più in un genere, quello degli action, non troppo frequentato sul servizio digital download Nintendo. Hana Samurai: Art of the Sword è un gioco intelligente, realizzato con cura, esigente senza essere mai frustrante, molto divertente, a suo modo originale e con momenti che vanno dallo spettacolare sin quasi all'intimista. L'unico difetto concreto potrebbe essere che, in fin dei conti, la meccanica degli scontri, sebbene resa varia in mille modi e contornata da diverse caratteristiche in stile RPG, si riduce sempre alla sequenza di schivata-colpo; ma considerando i 7 Euro richiesti per un'esperienza molto più solida e divertente di titoli che costano dieci volte tanto, criticare oltremodo quest'aspetto sarebbe come cercare il classico pelo nel sashimi.

PRO

  • Action ragionato e ben studiato
  • Esigente e rigoroso, ma sempre divertente
  • Possiede uno stile che conquista

CONTRO

  • Paesaggi un po' troppo spogli