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Vermi bagnati

Gli invertebrati più famosi dei videogiochi tornano in una nuova, sfavillante versione: ma è davvero una rivoluzione?

RECENSIONE di Christian Colli   —   19/10/2012

Quello con i vermi del Team 17 è un appuntamento fisso da, beh, praticamente diciassette anni. Un appuntamento a volte riuscito, a volte un po' meno, ma sempre irresistibile. I giochi della serie Worms non sono per tutti, attenzione. Ibridi un po' action e un po' strategici con una spruzzatina di platform e tanta, tantissima ironia, i Worms bisogna prenderli con lo spirito giusto:

Vermi bagnati

ci vuole pazienza, attenzione e un bel po' di abilità per padroneggiare ogni mappa, arma o situazione, e questo i fan lo sanno bene. Il franchise, però, è rimasto perlopiù cristallizzato nella sua forma originale per tutti questi anni, senza mai proporre nulla di drasticamente diverso da ogni precedente iterazione, a parte quando è passato al 3D con risultati francamente discutibili. In occasione di questo specialissimo anniversario, Team 17 ha deciso cambiare un po' le carte in tavola: ci saranno riusciti davvero?

Vermi senza gloria

La prima cosa che salta all'occhio, a un veterano della serie, è la cosmesi nuova di zecca: Team 17 in realtà è tornato al 3D, ma soltanto per finta. Worms Revolution adopera un engine completamente poligonale, ma l'azione è ripresa sempre lateralmente, come se il gioco fosse bidimensionale a tutti gli effetti. Il risultato è decisamente piacevole: i modelli poligonali dei vermi, per quanto semplici, sono colorati e animati ottimamente e ogni mappa gode di numerosi dettagli, a cominciare dagli sfondi animati. La sensazione è in effetti quella di trovarsi di fronte a un Worms di nuova generazione senza prendere però le distanze da un'impostazione collaudata e, anzi, necessaria. La telecamera che riprende la mappa deve sempre permettere di avere un'idea veloce e precisa di ciò che sta succedendo, consentendoci di analizzare la mappa in pochi attimi e senza tribolare con tutte le variabili legate allo spazio tridimensionale. Il passo indietro a metà di Team 17 ci è sembrato quindi piuttosto azzeccato: non ci sono rischi né innovazioni in questo approccio, ma la grafica più sofisticata fa certamente la sua parte.

Vermi bagnati

L'intero gioco, peraltro, è commentato sarcasticamente dalla buffa voce del britannico Matt Berry (The IT Crowd) che non perde occasione di sottolineare l'assurdità delle nostre azioni, sopratutto durante la Campagna: non aspettatevi una vera trama, intendiamoci, quanto svariate dozzine di missioni che spesso metteranno a dura prova i vostri nervi grazie alla soprannaturale e poco opportuna precisione dell'intelligenza artificiale e all'intricata, geniale complessità di alcune mappe. La modalità Rompicapo è invece una solida aggiunta per i giocatori solitari, che potranno cimentarsi in una serie di sfide in cui è necessario utilizzare saggiamente l'ambiente e i pochi oggetti a disposizione per raggiungere alcuni particolari obiettivi. Tra l'altro, il gioco ha il brutto difetto di spiegare ben poco delle sue meccaniche, come se fosse diretto principalmente ai veterani del franchise: perlopiù bisognerà esplorare l'apposita guida nel menù delle opzioni, piuttosto che affidarsi al risicato tutorial, ma le tattiche più raffinate si impareranno soltanto tramite i consigli nelle missioni avanzate della modalità Rompicapo.

Il buono, il verme e il cattivo

Worms Revolution brilla naturalmente nella modalità multigiocatore, che offre un'inaudita possibilità di personalizzazione delle partite. Si può alterare praticamente qualunque parametro, dalla fisica al numero di oggetti in campo, passando per il consumo dei singoli oggetti o la frequenza di determinate circostanze. Si può, insomma, creare la partita dei propri sogni. Peraltro, è possibile sfidare fino a un massimo di tre giocatori online in tre diverse modalità di gioco in partite personalizzate e classificate. Aggiungete a tutto questo un editor di mappe, e di certo non ci si può lamentare dei contenuti.

Vermi bagnati

Per il resto, Worms Revolution si gioca come qualsiasi altro Worms, con le dovute eccezioni. Il vostro scopo sarà ancora una volta eliminare la squadra avversaria sfruttando armi e ambiente durante i vostri turni, ma questa volta si dovranno gestire quattro tipi diversi di vermi. Non siamo sicuri che l'introduzione di un sistema di classi abbia giovato al franchise, ma di sicuro ha reso un po' più interessante una meccanica che non sembrava avere più nulla da dire. Al verme tradizionale, o Soldato, si aggiungono adesso il Bruto, l'Esploratore e lo Scienziato. Il primo è una versione più grossa e coriacea del Soldato, ma anche più lenta e ingombrante; l'Esploratore è un verme veloce ma vulnerabile, particolarmente adatto alle tattiche mordi e fuggi; l'ultima classe, infine, permette di rigenerare un po' di energia ad ogni turno ed è più efficace quando utilizza le armi tecnologiche. Imparare a gestire ogni classe nel modo opportuno è la chiave del nuovo Worms, ma alcune di esse non ci hanno completamente convinto, il Bruto in particolare. Non troppo convincente neanche l'enfasi riposta sulla nuova "fisica" che caratterizza alcuni elementi ambientali, manipolabili a piacimento tramite alcuni gadget come l'UFO o la Telecinesi:

Vermi bagnati

in teoria è possibile utilizzarli per ostacolare i nemici o causare distruzioni a catena, in pratica però il controllo è abbastanza scomodo e impreciso, tant'è che raramente si ricorre ad essi. Lo stesso concetto vale per l'altra feature principale di questa edizione, presente perfino nel logo del gioco: l'acqua. Più simile a gelatina che ad acqua, per la verità, questo fluido non è più presente soltanto sul fondo della mappa, morte certa per chi ci cade dentro, ma si accumula anche in posizioni strategiche nella mappa stessa, pronta a essere manipolata dal giocatore tramite gadget o accorte modifiche dell'ambiente stesso per trascinare via i nemici, ferirli o letteralmente affogarli. Questa aggiunta dal fascino strategico non indifferente è in realtà estremamente difficile da gestire e non sembra comportarsi in modo davvero realistico: meglio ricorrere alle classiche mine e armi da fuoco o, perché no, alle nonnine esplosive e agli altri folli gadget. Del resto, chi vorrebbe giocare a Worms senza sparare una pecora kamikaze almeno una volta a partita?

Conclusioni

Versione testata: PC
Multiplayer.it
7.7
Lettori (44)
8.6
Il tuo voto

Rivoluzione, secondo il Treccani: mutamento, trasformazione, innovazione radicale. Worms Revolution non è assolutamente una rivoluzione. Da questo punto di vista, già il titolo dell'ultima fatica di Team 17 tradisce le aspettative dei giocatori. Ma un'innovazione radicale serve davvero, quando una formula così ben collaudata continua a garantire ore e ore di divertimento? A i fan più sfegatati del franchise, Worms Revolution offre tutto quello che desiderano e anche di più. Chi invece non è perdutamente innamorato dei temerari vermi da battaglia, si ritroverà tra le mani un divertentissimo strategico come tanti altri Worms, ma nulla di davvero rivoluzionario.

PRO

  • Worms, l'unico e inimitabile
  • Modalità single e multiplayer robuste
  • Cosmesi 2D e 1/2 molto piacevole

CONTRO

  • Non c'è nessuna rivoluzione
  • Gestione di acqua e fisica migliorabili
  • Le classi potevano essere sviluppate meglio

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7 2600
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore: 2 GHz Intel Core Duo o equivalente
  • Scheda video: 256 MB RAM video, Nvidia 6000-series, AMD 800-series o Intel GMA-300
  • RAM: 512 MB
  • Sistema operativo: Windows XP
  • 2 GB di spazio libero nell'hard disk

Requisiti consigliati

  • Processore: Dual Core Intel Core 2 Duo o AMD Phenom X2
  • Scheda video: 512 MB RAM video, Nvidia 400 / AMD 5000 series GPU o Intel HD4000
  • RAM: 1 GB
  • Sistema operativo: Windows 7
  • 2 GB di spazio libero nell'hard disk